Come un libro

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Due mesi dopo

Merda.

Corro giù per le scale, cercando a tentoni di infilarmi la giacca senza inciampare. Pammy mi starà già aspettando e mi vorrà ammazzare di certo.

È quasi finita la scuola e questa sera abbiamo il ballo di fine anno. Ho sempre odiato questo evento perché lo trovo sopravvalutato e imbarazzante a momenti. Ci andavo solo perché ero la più popolare e sapevo che avrei trovato carne fresca da portarmi a casa.

Ora però è tutto diverso.

Ho indosso uno smoking verde petrolio, leggermente brillantinato, con una camicia nera sbottonata. Anelli immancabili, ovviamente. Resto pur sempre lesbica.

"Io vadoooo" urlo afferrando per la testa Giulio e lasciandogli un bacio tra i capelli. Mi fissa attonito per qualche istante, poi torna a giocare con la sua console.

Sono quasi riuscita ad aprire la porta, quando Elio mi chiama da sopra le scale. "Aspetta un secondo G!"

"Dai cazzo! Sono in ritardissimo!" Mi volto e lo trovo fermo davanti a me con una macchina fotografica davanti al viso.

"Ma che stai facendo? Non è mica il primo anno che vado al ballo." Lui mi sorride e scatta una foto.

"Lo so, ma quest'anno hai una nuova luce negli occhi e voglio immortalarlo". Scatta altre due foto e poi mi si avvicina abbracciandomi. "Ma di cosa..."

"Quest'anno non vai sola e si capisce. Hai il viso che brilla, Guendi." A volte mi fa un pò paura la sua capacità di capirmi al volo.

"Ehm si, forse hai ragione. Sicuramente è stato più stressante prepararsi questa volta." Scoppiamo a ridere ed Elio mi sistema la giacca leggermente stropicciata dal suo corpo.

"Ci credo! Hai un'accompagnatrice da sballo." Gli tiro un calcio sullo stinco e apro la porta.

"Mi spiace, ma è solo mia."

Mi chiudo la porta alle spalle e noto subito l'auto di Pammy ferma davanti al mio cancello.

Insieme a lei, ci sono anche Sofia e Nadia. Tutte tre indossano un vestito non eccessivamente lungo. Pammy , ovviamente nero, con i glitter sul seno; Sofia indossa un vestito rosso scuro che le arriva leggermente sopra le ginocchia; infine, Nadia con un tubino blu scuro e una giacca lasciata aperta.

"Ragazze siete uno schianto!"

"Detto da te proprio." Sofia mi si avvicina e mi abbraccia. Adoro il modo in cui mi passa le braccia lungo tutta la schiena durante i suoi abbracci.

"Non vorrei intromettermi, MA SIAMO FOTTUTAMENTE IN RITARDO". Pammy ci urla contro mentre sale nella sua macchina.

"Merda. Spero che non finiscano tutto il ponch". Nadia mi da un bacio sulla guancia per poi sedersi dietro di me insieme a Sofia.

"Ehm, Nadi, non so a che balli sei abituata, ma qui da noi non c'è alcol". Mi volto verso le mie due amiche che si scambiano due rapidi sguardi.

"Beh, non ancora." Esordisce Sofia, agitando la sua pochette che fa un rumore metallico e liquido allo stesso tempo. Come... ecco diciamo... una FIASCHETTA!

"Vi siete portate dell'alcol ?!" Pammy inizia ad agitarsi in parte a me. "Cazzo, non provate a finirlo tra di voi. Come minimo, mi merito almeno tre sorsi."

"Siete proprio assurde". Passiamo tutto il tragitto a ridere. Uno dei sottofondi migliori che esistano.

***

Dopo circa venti minuti arriviamo davanti alla scuola. Ci sono una miriade di coppiette sdolcinate che ci circondano.

D'un tratto provo come un vuoto al petto. Anche io voglio essere come loro.

Il coraggio di amareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora