Merito di sapere

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15:07
Ciao piccola! Coccole oggi?

17:30
Va tutto bene? xx

20:15
Mi sto preoccupando... rispondimi!

22:02
Leggi e non rispondi? Puoi darmi una spiegazione almeno?

00:00
Libro mi manchi...

Non sento Olivia da ormai tre giorni. Non mi risponde ai messaggi e a scuola non viene dall'ultima volta che l'ho accompagnata io in auto insieme a Pammy.

Ho provato ad andare a casa sua per assicurarmi che stesse bene, ma non mi ha aperto nessuno. Sono stata fuori al freddo per tre ore prima di arrendermi.

Diciamo che non l'ho presa molto bene, anche perché sto vivendo la cosa da sola. Pammy è andata a casa di sua mamma per tutta la settimana a festeggiare il suo cinquantesimo compleanno e con Elio non ci penso nemmeno a parlarne: me lo aveva detto molto chiaramente di non buttarmi in cose del genere perché ne sarei uscita bruciata, ma non gli avevo dato retta.

Mi ero addirittura incazzata con lui, sostenendo che non poteva vietarmi una cosa del genere. Tirando le somme, l'unica cosa che ha portato il non avergli dato retta è che sono per bene abbrustolita.

Non riesco a chiudere occhio e la fame mi è passata completamente. Non faccio altro che rimanere tutto il giorno a fissare la nostra chat e a maledirmi per essere stata così ingenua.

Ho passato ore al telefono con Pammy, dove l'unica nostra conversazione sono state le sue parole di conforto, coperte dai miei singhiozzi sconnessi.

Mi odio perché ho sempre passato la vita da sola, aspettando solo il giorno in cui il mio cuore si sarebbe sdoppiato per una persona, ma ora mi trovo ancora più sola e con metà del mio cuore persa per sempre.

Sono nel mio letto e dovrei preparare gli esami, invece passo la mano sulla parte del letto fredda in cui una volta dormiva beata lei, con i capelli biondi che le coprivano leggermente il viso e la mano sinistra ancora intrecciata alla mia. Non avevo il coraggio di spezzare quel legame.

Bussano alla porta.

"Non ceno!" Pensavo fosse Elio che veniva a chiedermi un'altra volta se avevo fame. Sono sicura che abbia intuito qualcosa, siccome non sono mai stata brava a nascondere le mie emozioni. E poi, sono le esatte cose che ha fatto lui mesi prima a causa del suo cuore spezzato.

Dalla porta vedo spuntare una testolina bionda che rimane ferma sulla soglia della porta indecisa sul da farsi. Giulio mi stava guardando, chiedendomi con lo sguardo di farlo rimanere.

"Giu, è successo qualcosa?" Mi sembra strano, quasi assente. È sempre stato un bambino particolarmente vivace, quasi fastidioso. Ora è come scarico.

"No... beh ecco, mi manca la mia sorellona." Sentì un tuffo al cuore. Per colpa del mio cuore spezzato avevo ignorato le persone che mi amano davvero. Che stupida.

Battei una mano sulla parte del letto vuoto. "Dai vieni qui".

Come se gli si fosse riaccesa una fiamma dentro, saltò sorridente sul letto, accoccolandosi per bene a me. I suoi capelli profumano di vaniglia e il suo corpicino è davvero caldo. Forse sono io che mi sono raffreddata in questi ultimi giorni.

Gli passai la mano sui capelli, consapevole di quanto lo facesse rilassare. Da piccolo era l'unico modo per calmarlo dopo un pianto isterico e farlo addormentare. "Mi dispiace tanto se sono stata assente, ma ho tanto da studiare." Mentii.

Alzò lo sguardo verso di me e rimase alcuni secondi in silenzio a fissarmi. "Guendi, tu hai sempre studiato dieci volte di più di una persona normale, ma non hai mai fatto sentire la tua mancanza. Sono due giorni che non mangi insieme a me ed Elio. Hai addirittura saltato la serata film e non era mai successo." L'ho sempre detto che è il più intelligente della famiglia.

Il coraggio di amareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora