Annego ogni volta

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Non senti più nulla quando qualcuno ti rompe il cuore.

Tutti i grandi dicono, alla luce delle loro grandi esperienze, che quando qualcuno ti spezza il cuore, il dolore è talmente forte che nemmeno riesci ad alzarti dal letto.

La verità è che non senti più niente. Ti resta solo il silenzio. Un silenzio necessario per riempire quel solco appena creato.

Non ti fa più paura il rumore del silenzio. Quel rumore invisibile che un tempo cercavi in tutti i modi possibili di eliminare. Musica, chiacchiere, pensieri, facevi il possibile per sfuggire dalle grinfie del Signor Vuoto.

Questo nuovo silenzio ti sembra diverso. Ti circonda e ti stordisce, lasciandoti a galleggiare in una distesa infinita di niente, senza più sentire neanche la voce di chi ti circonda. Anche la tua voce ti giunge muta.

Non fa male e non fa paura. Non fa nulla.

***
La voce di Olivia mi arrivò dritta al cuore, incasinandomi un'altra volta i pensieri.

Senza ragionare, mi avvicinai al corpo di Nadia, una ragazza che conoscevo da pochissimo, ma che mi faceva sentire più protetta di colei che aveva promesso di farlo per sempre.

"Ti prego piccola ascoltami. Non è come credi. Io non ho..." Oli provò ad afferrarmi un braccio, ma Alice e Sofia la bloccarono, spingendola indietro.

"Lasciatemi parlare con lei cazzo! Devo spiegare." La sua voce trema e si spinge ancora contro alle due ragazze cercando invano di raggiungermi.

Tutto il mio corpo urla. Ha bisogno di essere toccato da lei. Ha bisogno di sentirsi stretto e mai lasciato andare. Vorrei che anche il cuore potesse dire lo stesso...

"Senti facciamo un gioco: ora io chiudo gli occhi e appena li riapro, come per magia, tu te ne sei andata a fanculo." Alice è davvero convincente. Vorrei avere la sua stessa forza.

Mi sono sempre mostrata forte e quasi indifferente a tutto quello che mi circondava, solo per non mostrare alla luce del sole le mie crepe. Ero un vaso in mille pezzi celato sotto un telo bianco.

Ora il telo è volato via ed io provo tanto freddo, ma più di tutto vergogna, come se fossi stata messa a nudo davanti ad una folla di guardi curiosi e invadenti.

"Non immischiarti tu. Non centri nulla con sta storia quindi levati dalle palle." Non voglio che si mettano a litigare con Olivia. Non perché lei non se lo meriti o perché non mi fidi di loro, ma la cosa è mia e non voglio coinvolgerle più di quanto non lo siano già.

Mi allontanai da Nadia e picchiettai incerta la mano sulle spalle di Sofia. Si spostò quanto bastava per vedere il viso di Olivia. "Va bene parleremo." Tutti i suoi muscoli si sono lasciati andare all'improvviso, come se tutto il suo organismo avesse preso un respiro di sollievo.

"Grazie. Grazie davvero io..."

"Ma noi rimaniamo." Mi voltai verso quelle tre ragazze che avrebbero tutto il diritto di scappare dai miei problemi. Mi guardano e sorridono calorosamente, annuendo al mio ringraziamento implicito per non avermi abbandonata.

"Io ti amo. Non devi dare retta alle cose che ha detto Marta. Sai com'è lei."

"So benissimo com'è fatta Marta. La conosco fin troppo, ma è proprio questo il fatto. Me lo sarei tranquillamente aspettata da lei una roba del genere, ma non da te. Mi sono confidata con te cazzo! Ti ho detto cose che non avevo mai detto nemmeno ad alta voce. Ti ho dato letteralmente la mia anima e tu l'hai usata per saltarci la corda." Non posso trattenermi. Devo vomitarle addosso tutto il male e il disgusto che mi ha fatto provare.

"Non l'ho fatto G, io ci tengo a te." Mi metto a ridere alle sue ostinate e continue negazioni. Ma con chi pensa di avere a che fare?

In questi mesi ho dimenticato la vera me. La migliore della scuola, la più popolare, la più temuta e allo stesso tempo ammirata. Mi sono fatta risucchiare da una persona che non meriterebbe nemmeno di incrociare il mio sguardo.

Il coraggio di amareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora