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Michael era lì ad osservare il cellulare, che teneva in mano, sul quale spiccava il numero dell'orfanotrofio.

Si stava mordendo il labbro a sangue e dopo un lungo respiro, si decise a selezionare il numero e chiamarlo.

Uno squillo.

Due squilli.

Tre squilli e Michael voleva riattaccare.

Lo frenò la voce acuta di una ragazza che quasi gli spaccò un timpano.

"Orfanotrofio Sydney, buongiorno. Come posso aiutarla?"

Michael tentennò per qualche secondo ma cercò di parlare e di spiegare correttamente ciò che voleva.

"Ho...uhm...ho visto l'annuncio che-che avete lasciato e s-sono interessato."

Bhè, meglio di quanto si aspettasse.

"Quello per prendere lavoro da noi?"

Chiese ancora la signorina, la cui voce stava cominciando ad irritare Michael.

"Si"

"Bene allora si presenti domani verso le 11:00 al seguente indirizzo, così le faremo una sorta di colloquio e, nel caso vada bene, ci accorderemo sull'orario lavorativo e sulla paga. Grazie e buona giornata."

Michael non ebbe neanche il tempo di sussurrare un ringraziamento che, la ragazza, aveva già riagganciato.

Cercò di assimilare tutto ciò che gli era stato detto, prese un foglio e ci scrisse l'indirizzo, pregando che fosse giusto e che la sua memoria non gli giocasse un brutto scherzo.

Alzò gli occhi e poi sorrise.

Aveva trovato un possibile lavoro e ne era davvero entusiasta. Così entusiasta che, dalla felicità, si mise a fare dei biscotti.

Quando li infornò, realizzò una cosa importante.

Doveva chiamare Ashton.

Recuperò il cellulare sporco di impasto e chiamò il suo migliore amico.

"Pronto...?"

"ASH AMORE DELLA MIA VITA HO TROVATO UN FOTTUTO LAVORO. CIOÈ PIÙ O MENO. MA L'HO TROVATO"

"Ma chi sei?"

Si...neanche Ashton era molto presente a se stesso...queste sue uscite capitavano molto spesso.

"Michael..."

"Oh ciao Mike. Sono felice per te. Ciao."

E riattaccò.

Ma Michael era troppo felice per arrabbiarsi o richiamarlo quindi sorrise soltanto e guardò il vuoto sognante.

Questa sua euforia durò poco, infatti incominciò a sentire uno strano odore per tutta la casa.

Aveva bruciato  i biscotti.

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