7

142 10 1
                                    

Michael si svegliò la mattina seguente con un senso di smarrimento incredibile. Si guardò attorno e capì di aver dormito sul divano, sbadigliò e si stiracchiò. La TV era ancora accesa e il rimanente della pizza giaceva, indisturbato, sul pavimento.

Clifford fece un verso di disapprovazione, doveva assolutamente dare una pulita...ma non gli andava.

Poi in un attimo sgranò gli occhi. Il lavoro, lui doveva andare a lavoro. Girò la testa verso il suo cellulare e lo accese per guardare l'ora.

10:20

Cazzo.

Michael entrò in panico e si alzò velocemente per andarsi a preparare. Si catapultò nella sua stanza e prese i primi vestiti che gli capitarono in mano, corse nel box doccia e si lavò velocemente.

Rischiò anche di spaccarsi la testa, mentre usciva dalla doccia, scivolando sul bagnato e aggrappandosi al lavandino.

Si vestì e cercò di dare una sistemata e un senso ai suoi capelli. Tutti i tentativi furono vani e sbuffando tornò in salotto. Afferrò il cellulare e lo sbloccò.

10:45

Si maledisse interiormente e si appuntò mentalmente che, ora, doveva sempre mettere la sveglia.

Uscì di casa e corse come un forzennato verso la fermata del bus. Si, lui non aveva la macchina...

Non seppe come, ma riuscì a prendere il bus e ad arrivare in tempo all'orfanotrofio.

Entrò e, ad accoglierlo, trovò Debs che alzò lo sguardo e lo squadrò da testa a piedi.

"Sei sempre così puntuale...e...uhm...che stile unico..."

Ella ridacchiò all'ultimo.

Michael quasi le sputò in un occhio, ma si trattenne, e realizzò ciò che la razza aveva detto.

Abbassò lo sguardo per vedere i suoi vestiti.

Portava delle Vans nere, degli skinny jeans azzurri e una maglietta nera dei Nirvana.

Ridicolo. Si sentiva ridicolo.

"Vado a cambiarmi."

Lei annuì.

"Michael poi vai nella saletta comune, sono tutti lì. Sta un pò coi bambini e se ti chiamo per dare una pulita vai. Io arrivo tra poco."

Il tinto non la degnò neanche di una risposta e si andò a mettere il camice, per poi salire e raggiungere i bambini.

Intercettò subito Emily che, appena lo vide, urlecchiò felice.

Michael si mise a giocare con lei e le bambine, ma la sua mente era altrove. Stava cercando di fare il vago eh...ma il suo sguardo vagava da una parte all'altra in cerca di una chioma bionda.

Ma non lo trovava. Non trovava Luke.

Debs lo raggiunse e si mise seduta vicino a lui, cominciando a fare delle treccine ad una bambina che stava giocando con delle bamboline. Michael prese la palla al balzo.

"Debs?"

Quella girò lo sguardo.

"Si?"

Clifford si morse il labbro.

"Luke...Luke dov'è?"

La ragazza lo guardò confusa e alzò un sopracciglio, poi parve perdere tutto l'interesse.

"A scuola."

Rispose secca alzando le spalle.

"A scuola? Non studia qui?"

Chiese Michael.

Debs scosse la testa in segno di negazione.

"No, le spese scolastiche le paghiamo noi. è una storia lunga, Mike."

Michael si finse non infastidito dal nomignolo e annuì tornando a giocare con Emily.

"Oh...e Michael?"

Continuò Debbie.

"Quando Luke torna, verso le 14, lasciamolo un pò stare. Dopo dovrei andare da lui a dargli una...uhm...notizia. Vieni con me?"

Michael annuì, felice di poter rivedere quel ragazzino.

Eyes ||Muke||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora