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Quando Luke tornò da scuola non ebbe nemmeno il tempo di posare la sua cartella che il tornado Clifford lo travolse.

"Dio Luke. Mi sei mancato. Le mettine qui sono noiose senza di te."

E davvero...il cuore del biondino non poteva battere più velocemente di così.

"Mikey...mi sei mancato anche tu..."

Il tinto sorrise ampiamente prendendo la mano del minore nella sua.

"Senti...visto che qui ho fatto tutto, ti va se usciamo un'attimo e poi raggiungiamo la mensa?"

Il biondino annuì e si lasciò trasportare fino al giardino dell'orfanotrofio.

"Eccoci qua."

Michael, toccandolo sempre delicatamente, fece sedere Luke sul prato e poi si stese vicino a lui.

"Mikey?"

Lo chiamò il più piccolo.

"Dimmi dolcezza."

"Perchè siamo qui?"

Michael rimase un minuti in silenzio riflettendo.

Perchè erano li? Oh...non lo sapeva.

"Sinceramente? Non ne ho idea. Mi andava solo di stare qui fuori all'aperto con qualcuno di speciale."

Il biondo sobbalzò ed emise un verso strozzato.

"I-io sono speciale? Per te?"

Michael si tirò su.

"Cazzo se lo sei. Volevo dire, lo sei eccome. Non riesco a spiegare che sento quando sono con te ma so di essere felice. Non vedo l'ora che tu venga da me."

Esclamò entusiasta il maggiore.

Seguirono attimi di silenzio in cui entrambi erano persi nei loro pensieri.

"Balliamo."

Balzò in piedi Michael.

"C-cosa?"

Balbettò Luke.

Il tinto sorrise intenerito.

"Balliamo."

Prese la mano di Luke, facendolo arrossire, e tirandoselo al petto poggiando una mano sul suo fianco.

"M-ma io non s-so ballare."

Michael scoppiò a ridere.

"Oh neanche io."

E così cominciarono a ballare, come due stupidi, in quel giardino, ondeggiando e muovendosi in modo scordinato creando, nella loro testa, una melodia tutta loro, ma gli andava bene così.

Michael era felice.

Luke era felice.

Erano felici.

E forse era ciò che mancava nella vita di entrambi. La felicità.

"Arte..."

Sussurrò Michael vicino all'orecchio di Luke, mentre muovevano ancora dei passi scordinati.

"Cosa?"

Chiese Luke.

"Sei arte. La mia."

E in quel momento i cuori di entrambi battevano allo stesso tempo...allo stesso ritmo.

"Hai fame?"

Continuò Michael.

Luke si apprestò a scuotere la testa in segno di negazione.

"No...io...io voglio solo rimanere qui con te."

Michael sorrise e tenne ancora di più il biondo vicino a se.

"Mi piace 'ballare' con te. Ma siamo due incapaci."

Scoppiarono entrambi a ridere ma, nelle risate, Michael scivolò cadendo e trasportando Luke sopra di sé.

Continuarono a ridere.

"Ops"

Sussurrò Luke.

"Ehy"

Rispose Michael.

"Ti sei fatto male?"

Continuò.

Il biondo negò.

"Bene...Luke posso farlo?"

Il minore non sapeva a cosa si riferisse Michael ma annuì.

Il tinto si avvicinò piano alle sue labbra e ci lasciò un semplice bacio a stampo.

Un bacio intimo e delicato...quasi impercettibile.

Le guance di Luke si colorarono di un rosso acceso e si accoccolò maggiormente al petto dell'altro ragazzo.

Forse si stavano innamorando.

Forse si erano già innamorati.

Eyes ||Muke||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora