capitolo 4

306 15 1
                                    

"Richard non farlo, farai del male a Lilith" mia madre supplicava mio padre, con le lacrime agli occhi e la voce roca.

"Non me ne frega un cazzo Julie, se lo merita"
le lacrime iniziavano a rifarmi il viso, cercavo di mantenere la calma mentre ero nascosta dietro al muro del salotto, sentendo papà dire che avrebbe voluto punirmi.
Corsi subito in camera mia e mi nascosi sotto il letto.

"Dove sei piccola, vieni a giocare con papà"

La lezione di trasfigurazione era finita, finalmente. Odiavo quella materia, la trovavo piuttosto inutile.

"Avete sentito il pettegolezzo su Parkinson?"
Abby amava i pettegolezzi, sapeva praticamente tutto di tutti.

"che pettegolezzo?" chiesi.

"A quanto pare si è messa con Blaise due giorni fa" mi misi a ridere, insomma Pansy e Blaise? Davvero? Blaise era un bravo ragazzo, cioè non lo conoscevo benissimo, però eravamo amici ed è un ragazzo completamente affidabile, non farebbe del male nemmeno a una mosca. Invece Pansy, cavolo lei è tutto l'opposto. Non era affidabile per niente, era permalosa, troppo permalosa, e immatura.

Raven rimase a bocca aperta. Blaise era la sua crush più o meno da due anni e sapere che si fosse messo con una come Pansy, non era di certo bello per lei.

Abbiamo trascorso il resto dei minuti a cercare di consolare Raven, per poi andare alla lezione di cura delle creature magiche, con i grifondoro oggi. Era abbastanza interessante quella materia, e Hagrid era bravo ad insegnare, solo che colmava un odio profondo verso i serpeverde, e ovviamente aveva la preferenza in grifondoro.

"Ciao Lilith" la voce di Hermione mi risvegliò dai pensieri. Era con Harry e Ron, che mi salutavano con la mano.

"Ciao ragazzi, come state?"  in quel momento passò Malfoy di fianco a noi.

"Adesso parli anche con i grifondoro?" Malfoy si riferiva a me, ma i cazzi suoi?

"Sta zitto Malfoy" Hermione parlò prima di me.

"Sta zitta tu sudicia mezzosangue" lo odiavo. Era così antipatico e prepotente, come faceva ad avere degli amici?

Hermione fece una smorfia e quando Malfoy si allontanò, la lezione cominciò.
Hagrid ha svolto la lezione sui giganti, dico solo che mi sono annoiata.

Ogni tanto mi giravo e vedevo che Draco mi  guardava.
Per quanto possa avere un brutto carattere, ha degli occhi stupendi, davvero stupendi.
Ogni volta che incrociavo il suo sguardo mi sentivo come se fossi pesante e leggera nello stesso momento, non so spiegarlo.

Finita l'ultima lezione, vado come sempre nel dormitorio per togliermi la divisa.

"Ragazze andiamo in giardino?" io mi stavo cambiando e Raven era seduta sul davanzale della finestra, guardando fuori.

"Non perché c'è Zabini vero?" dissi io, ironicamente; sapevo già la risposta.

"no assolutamente, solo che è una bella giornata" era una bella giornata, okay.
Abby e io scoppiamo a ridere e quando finimmo di cambiarci andammo in giardino.
Ci siamo sedute sull'erba, vicino ad un albero. In quel momento passò Blaise, fortunatamente senza Pansy. Raven iniziò a sclerare, e noi cercavamo di calmarla.

"Uhh a quanto pare qualcuno qui ha una cotta per Zabini"

Malfoy.

Perché non si fa i cazzi suoi?

"Stai zitto" dissi.

"Lilith non ti conviene" credeva davvero che avrei smesso?

"non mi conviene fare cosa?" mi alzai e mi avvicinai a lui.

"metterti contro di me" mi stava guardando dritto negli occhi e io stavo usando tutta la forza che era in me per non farmi mettere i piedi in testa.

"credi veramente di farmi paura?"
si avvicinò a me, i nostri corpi quasi si toccavano. Non distolsi lo sguardo nemmeno un secondo, e lo stesso fece lui.

"dovresti averne" cosa pensava di farmi? ammazzarmi?

"perché?" alzò le sopracciglia, non so cosa pensava, ma ero ipnotizzata dai suoi occhi. Nonostante stessimo discutendo, provavo un' attrazione verso di lui molto forte.

"non hai idea di cosa posso farti" questa volta alzai io le sopracciglia. Continuavo a pensare che si credeva troppo, ma l'attrazione non era diminuita.

"sentiamo allora, cosa potresti farmi?" notavo lo stupore nei suoi occhi, nessuna ragazza, anzi nessuna persona, lo aveva mai sfidato o gli era mai andato contro. Non sapevo cosa stessero pensando gli altri intorno, in quel momento c'eravamo solo io e lui, nessun'altro.

not enough Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora