Capitolo 18

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«Non tornerai più lì.»
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Era arrivato il momento di tornare a casa per le vacanze, avevo già le valigie pronte e il pensiero di stare lontana dai miei amici e da Fred per così tanto tempo mi demoralizzava.

Scesi in sala comune portando giù anche le valigie, alcuni dei miei amici erano già scesi mentre altri erano ancora nelle camere a sistemarsi. Fred scese e non appena mi vide mi corse incontro, stringendomi in un caloroso abbraccio che ricambiai, <<mi mancherai tanto, piccola tigre>>, mi stampò un bacio sulla fronte.

<<Inizio già a contare i giorni>>, risposi, con un leggero sorriso triste.

Scesero tutti e ci dirigemmo verso la stazione dove avremo preso il treno per tornare a casa. La folla fuori dal binario era abbastanza notevole e gli studenti si scambiavano vari saluti, parvero tutti quanti impazienti di tornare dalle loro famiglie e passare con loro il natale.

Tutti, tranne me.

Salimmo sul treno e prendemmo posto all'interno di uno scompartimento privato, ero seduta insieme a Fred, George e Ginny. Stringevo la vita di Fred in un abbraccio sperando che quel momento non finisse mai, lui nel frattempo mi accarezzava dolcemente i capelli passando le dita tra le mie morbide ciocche.

<<Vado un attimo in bagno>>, dissi loro.

Gli altri annuirono ed io mi allontanai verso il bagno, dove notai una ragazza dai capelli leggermente rossi attendere fuori la porta, <<scusa, il bagno è occupato?>>, chiesi, indicando con il pollice la porta del bagno femminile.

La ragazza sussultò non appena mi vide, parve nervosa, <<oh ehm, sì, beh, c'è una mia amica>>, fece un sorriso forzato annuendo e girò subito lo sguardo con gli occhi spalancati.

La porta del bagno si aprì, da cui uscì una ragazza bionda, che non appena mi vide si fermò di botto davanti a me con uno sguardo quasi maligno e mi squadrò dalla testa ai piedi, per poi farmi un sorrisino palesemente finto.

La guardai confusa ricambiando il sorriso mentre tentavo di comprendere quella sua reazione, la sua amica la prese per il braccio e l'allontanò sibilando, potei udire un: <<è lei?>>

Non ci feci molto caso, così andai in bagno e non appena finii tornai dagli altri. Fred continuò ad abbracciarmi e coccolarmi, godendosi ogni secondo con me dato che non ci saremmo visti per tutte le vacanze natalizie.

Arrivammo a destinazione, ci demmo tutti un ultimo abbraccio che avrei voluto non finisse mai e attraversai il muro, ritrovandomi alla stazione di King's Cross. Camminai verso l'entrata della stazione, in cui vidi i miei genitori lì ad aspettarmi mangiandosi le unghia impazienti e girando lo sguardo dappertutto cercandomi.

Andai loro in contro, non appena mi videro vennero verso di me e mia madre mi accolse con un abbraccio, mentre mio padre si limitò a fare un sorriso imbarazzato;

Ma io l'avevo ancora con loro. Mi avevano migliorato la vita mandandomi lì, ma nutrivo rancore verso di loro per non avermi avvertita o, in particolare, per non avermi mandato alcuna lettera mentre mi trovavo lì.

Durante il tragitto in macchina mi riempirono di domande chiedendomi come fosse andata lì e se stessi bene;
Risposi loro con riluttanza, senza troppo impegno. Non appena arrivammo davanti casa, scesi dalla macchina e mi diressi davanti il cancello di casa mia, mentre tenevo in mano le valigie, <<casa. Dolce. Fottuta. Casa>>, sibilai, ruotando gli occhi e sbuffando seccata.

Volevo stare ad Hogwarts, ne avevo bisogno. Non riuscivo più a stare tra i babbani, non era il mio mondo.

Non appena entrata in casa, andai subito in camera mia. Non disfai neanche le valige che mi sedetti subito alla scrivania con l'intento di scrivere delle lettere ai miei amici maghi, dicendo loro che ero appena arrivata e non vedevo già l'ora di tornare.

What If We Rewrite The Stars? | Draco Malfoy - Fred WeasleyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora