Una Settimana E Ne Parliamo

527 27 1
                                    


Una settimana,
Una dannata settimana da quando Cassiopea aveva baciato Sirius.
Una settimana in cui non si erano parlati, e neanche baciati!
Avevano passato sette giorni e  centosessantotto ore ad ignorarsi.

Cassiopea si sveglió alle 6:30 come suo solito per prepararsi con calma e fare per prima la doccia.
Scese alle 7:30 in sala comune, incontró Aaron, si avviarono in sala grande e fecero colazione senza fretta.
Insomma la solita routine quotidiana di cui la Black si stava leggermente stancando. Era strano. Aveva passato i quattro anni prima di quello in questo modo, senza colpi di scena nè qualcuno con cui arrabbiarsi, e le era andato sempre bene.
Ma ora, ora che il suo bellissimo, magnetico e casinista cugino era tornato nella sua vita le cose erano cambiate.
Anche lei era cambiata.
Aaron, lo aveva capito anche lui, ma sapeva che chiedere non sarebbe servito a nulla.
Cassiopea era una che si teneva tutto dentro, risolveva ds sola i suoi problemi, aveva solo bisogno di qualcuno che ci sarebbe stato sempre, e questo Mulciber lo aveva sempre fatto.
Tra i due amici c'era sempre stato un forte legame.
Si erano conosciuti in modo effettivo solo il primo anno ad Hogwarts, ma in realtà già si erano incontrati parecchie volte.
Le due famiglie erano legate ed erano entrambe nobiliari, poi i due padri dei ragazzi erano grandi amici e questo aveva facilitato l'amicizia tra i due.

Aaron Mulciber pensava che Cassiopea fosse davvero una bella ragazza, credeva che avrebbe meritato molto di meglio di quel Traditore del suo sangue di Black, ma tuttavia non si sarebbe mai candidato come promesso dell'amica.
Erano troppo amici e col tempo avevano iniziato a comportarsi come fratelli, ma questo Sirius Black non lo sapeva.
Si, Mulciber l'aveva capito.
Cassiopea quel bacio in sala grande glielo aveva dato per far ingelosire il grifondoro, non ne era infastidito, ma avrebbe preferito che lei gliene avesse parlato.

D'altra parte Cassi invece stava cercando di negare a sé stessa l'attrazione verso il Black.
Non le piaceva sentirsi vulnerabile ed era per questo che non ne parlava ad Aaron. Le dispiaceva mentire al suo migliore amico, ma l'orgoglio vinceva questo dispiacere.
Ah e non aveva neanche il coraggio di parlare con quel cretino del suo promesso! Cavolo era lui il grifondoro si sarebbe dovuto fare avanti lui... No?
Salazar se era confusa! Cosa erano? Lui perchè continuava a stare appiccicato alla McKinnon? Perchè non riuscivano ad avere una conversazione senza baciarsi?
Queste domande vorticavano nella testa della corvina mentre fissava il vuoto avanti a sè.
Lri e Aaron alle 8 in punto uscirono dalla sala grande e si avviarono verso i sotterranei alla lezione di pozioni.
In classe erano i primi arrivati così presero il tavolo per due in seconda fila verso sinistra.
Dopo poco arrivarono anche il resto dei Serpeverde e dei Grifondoro, tuttavia l'occhio attento della Black non mancó di osservare che mancavano quattro grifoni... E chi potevano essere?
I malandrino entrarono con dieci minuti di ritardo spalancando la porta dell'aula ed entrando in fila indiana con Potter a capofila.
Senza farci caso Cassi guardó il secondo ragazzo... Insomma sappiamo chi è non c'è bisogno che lo dica! Ma insomma quella mattina era davvero bello.
I capelli leggermente lunghi erano raccolti in un piccolo chignon disordinato, la divisa malmessa appositamente e la cravatta allacciata larga. I primi bottoni della camicia erano sbottonati e questo lo rendeva ancora più sexi.
Sexi?
Come le era venuto in mente?
La giovane Black si rimproveró mentalmente per i pensieri poco pudici che aveva avuto e si concentró sull'Amortentia che nolliva nel calderone.
Quando capì che con la pozione doveva aspettare di giró verso Aaron.
L'amico era concentrato nel mescolare la porzione in modo giusto e Cassiopea lo trovó davvero bello.
Non era una novità la bellezza fulminante di Mulciber, era sempre stato bellissimo, gli occhi blu e il ghigno caratteristico; poi con la pubertà i tratti da infante si erano smaterializzati dal suo volto.
La mascella era diventata squadrata, il naso era diritto e all'insù, gli zigomi erano diventati alti e ben visibili... Insomma era il sogno erotico di tutte le ragazze della scuola , quelle che non avevano paura ovviamente.
La corvina si ritrovó a fissarlo per troppo a lungo probabilmente perchè il ragazzo sentendosi osservato si giró.
Si stupì quando capì chi lo stava fissando e decise che smorzare la tensione sarebbe stato utile, così domandó:
"Che c'è, so di essere bellissimo, ma mi consumi Cassi"
Cassiopea a quanto pare aveva apprezzato il sarcasmo perchè rise sottovoce e gli diede un colpetto dietro la testa.
Poi le due serpi si resero conto che avevano finito l'Amortentia così la misero in una fialetta e la consegnarono a Lumacorno, che li guardó orgoglioso congedandoli.
Uscirono dalla classe e constatando di avere un'ora buca andarono al parco del castello a leggere e rilassarsi.
Il clima in quel periodo era davvero strano. La settimana prima c'erano i camini accesi, mentre ora il sole risplendeva nel cielo.
Cassiopea e Aaron stessero una tovaglia verde sull'erba e si stesero proprio come sul treno.

Sirius dopo aver fatto scoppiare l'Amortentia uscì dall'aula e con lui i malandrino e le ragazze.
Come ogni volta quella gallina della McKinnon gli stava appiccicata!
Godric se l'avrebbe schiantata prima o poi.
Scoprirono di avere un'ora libera e uscirono al parco del castello per un pó di riposo.
Superato il ponte il Black notó la sua serie stesa come sul treno sulle gambe di quello che aveva scoperto essere Aaron Mulciber. Decise di non farsi prendere dalla gelosia e di avvicinarsi ai due serpeverde.
Camminó senza dare spiegazioni ai suoi amici verso la coperta verde e quando si avvicinó abbastanza Cassiopea lo vide e si avvicinó.
Si guardarono e la ragazza usando la legimanzia capì che il grifone voleva parlare.
Sirius si dimostró confuso quando vide che si stavano dirigendo verso i dormitori di serpeverde, e ancora di più quando lei lo fece entrare nella sala comune e poi nella sua stanza singola.
Una volta chiusi nella stanza da prefetto decise di dirle l'unica cosa che gli era venuta in mente in quel momento, così chiese:
"Cosa siamo noi in realtà?"



Spazio autrice:
Non mi ammazzate!
Co sono pochi momenti Cassiopea-Sirius lo so.
In questo capitolo volevo spiegare che rapporto hanno Cassiopea e Aaron.
Ah nei commenti se vi va inviatemi il nome della ship di Sirius-Cassi.
Io pensavo tipo SIRIOPEA? o CASSIRIUS?
Penso la prima sia più bella... Fatemi sapere.
Un bacio

Il dubbio di chi siamoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora