Capitolo 14

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Rosy si svegliò stranamente di buon umore. Scese di sotto, passando per il salotto vide Nathan sul divano, ma lo ignorò e proseguì verso la cucina. Lui si voltò sentendo dei passi e vedendo la ragazza con la camicia di Michael spalancò gli occhi e per poco non cadette da divano. < Non ci credo!> esclamò Rosy aprendo il frigo < Oltre alle tonnellate di sangue, c’è anche succo d’arancia e un po' di latte> aggiunse con sarcasmo. < E tu che ci fai qua?!> Domandò Nathan < In questo momento? Sto cercando un bicchiere. Avete anche il caffè per caso?> rispose secca frugando negli armadietti < Hai dormito qua?> Chiese lui. Rosy trovò un bicchiere e si versò il succo dopo di che si girò appoggiando sì sul lavandino della cucina. <Si a quanto pare > rispose con disinvoltura sorseggiando il succo < C'è qualche problema? > aggiunse < Si direi che ci sia un problema questa è il mio succo e la mia cucina!> Esclamò Nathan < A dire la verità è anche mia la cucina> disse Michael entrando in cucina e fece un occhiolino a Rosalynn che si avvicinò a lui e gli diede un bacio sulla guancia < Buongiorno > disse piano < Buongiorno, faccio il caffè > rispose lui e Rosy sorrise <Come hai dormito?> domandò Michael prendendo il caffè <Benissimo, è davvero comodo il tuo letto> rispose con sorriso provocante e guardò Nathan che si innervosiva sempre di più. < Hai programmi per oggi? > chiese avvicinandosi a Michael e li poggiò una mano sulla schiena. Cercava di far ingelosire Nathan, ma si rese conto che in questo modo avrebbe dato false speranze al ragazzo e rischiava di ferire più lui che Nate e questa era l'ultima cosa che volesse, così si allontanò subito. < Non so non ci ho pensato ancora> rispose Michael passando la tazza con caffè alla ragazza e sorrise < Si continuate pure non fate caso a me. Volete che vi liberi il tavolo?> domandò con sarcasmo <Si potresti pure farlo> rispose Rosy e Michael rise. Nathan non si aspettava questa risposta < Si da il caso che stai nella mia cucina e stai bevendo il mio succo! Se vuoi fare altro dovresti andare a casa tua! Tuo padre sarebbe sicuramente felice sapendo che suo futuro genero è un vampiro!> passò sulla difensiva e Rosy lo fulminò con lo sguardo < Allora perché me lo hai chiesto scusa? E poi tu non eri il tipo da whisky forever?> radicchio Rosy ignorando la provocazione di Nathan. <Si io bevo anche il succo! Brava hai scoperto un'altra cosa su di me!> rispose avvicinandosi a lei. Erano faccia a faccia e si guardarono dritto negli occhi < Beh non ci tengo a scoprire cose su di te mi basta e avanza quello che so già!> disse. <Ehi ragazzi basta, sembrate una vecchia coppia sposata che litiga. Datevi una calmata> Michael cercò di calmarli prima che la cosa degenerasse. Rosy e Nate lo guardarono e smisero di parlare < Vado a cambiarmi> disse lei ancora con la rabbia nella voce e fulminò Nathan con lo sguardo facendo una smorfia e salì di spora. < Allora come va?> Domandò Nathan a Michael versando si una tazza di caffè < Bene> rispose < Avete dormito insieme?> Domandò cercando di essere più indifferente che potesse < Come mai ti interessa? > Chiese Michael < Non mi interessa, era giusto per fare conversazione. Non è di questo che parlano i fratelli? Delle loro conquiste?> Nathan lo guardò < Non so, non abbiamo mai parlato di questo> rispose < Comunque no> aggiunse <No cosa?> Domandò Nathan < Era questo che volevi sentirti dire giusto. No. Non abbiamo dormito insieme, ho dormito nella stanza degli ospiti> rispose Michael < Era solamente una semplice curiosità. Per me potete dormire insieme dalla mattina alla sera. Non mi importa > disse Nathan con disinvoltura < Lei ti piace. Ho visto come la guardi > annunciò Michael < Non farmi ridere Miky.  Preferisco piantarmi un paletto nel cuore piuttosto che stare con una rompi palle come lei > Nathan rideva nervosamente mentre parlava < Certo come dici tu. Ma secondo me ti piace proprio per questo. Perché è una rompi palle ed è unica che riesce a tenerti testa, lei non ha paura di te. Non ti era mai capitato prima giusto fratellino. Neanche quando eri umano nessuno è mai riuscito a tenerti testa> replicò Michael < Però c'è il problema che lei sarebbe una distrazione per la tua vendetta in più è identica a lei. Ma magari è anche per questo che ti piace? Alex però non è una sociopatica omicida senza cuore> aggiunse < Hai ragione l'unica cosa che mi interessa è la vendetta. E tra qualche giorno finalmente la otterrò > Nathan fece il sorriso di trionfo. Rosy entrò in cucina e non appena ebbe sentito queste parole lasciò cadere la borsa e chiavi a terra < Ehi principessa, perché questo faccino dovresti essere contenta tra poco riuscirai finalmente liberarti di me. Così potrete tutti tornare alle vostre noiose vite di provincia> Disse passando vicino a lei e uscì di casa. Michael si avvicinò a lei e le prese la mano < Tranquilla non gli permetterò di farti del male e tanto meno di riportare quella pazza scatenata in vita> disse piano, Rosy guardò la mano e poi rivolse lo sguardo a lui e sorrise < Grazie Mike > tolse via la mano < Non ho paura, e spero che lo fermeremo, e che non mi sono resa conto che manca soltanto una settimana> aggiunse subito < Senti, ora devo andare. Passo prima per casa mia. Ci vediamo a scuola ok?> disse e Michael annuì.
<A dopo principessa > non appena fuori senti la voce beffarda di Nathan, si fermò un secondo senza girarsi, strinse il pugno con le chiavi, ed andò verso la sua macchina, salì dentro, mise le mani sul volante, prese un respiro profondo e alzò leggermente lo sguardo verso Nate e i loro occhi si incrociarono. Rosy accese la macchina e parti sgommando. Non pensava al fatto della luna di sangue, in mente aveva solo il bacio tra di loro. Era confusa non sapeva se essere triste o felice. Nathan non era una persona con la quale potrebbe avere un futuro e in fondo al cuore non vorrebbe che lui uscisse dalla sua vita. Non sapeva neanche bene cosa provasse per lui. Se era solamente il fascino del ragazzo cattivo che svanirà tra qualche giorno oppure qualcosa di più. Ma decise comunque di non pensarci perché tra poco comunque tutto sarebbe finito.
Non andò a casa, fece un giro per rinfrescare la mente. Si fermò di fronte al Royal e decise di prendere un caffè prima di andare a scuola. Non appena scese dalla macchina la moto di Nathan si fermò di fronte a lei di colpo. < Ma che credi di fare imbecille!> esclamò < Non so magari volevo metterti sotto e ci ho ripensato all’ultimo > sorrise maliziosamente. < Sei solamente un idiota Nate> disse < Senti, farò quello che vuoi, la prossima settimana verrò con te dove ti pare, ma fino a quel momento sta lontano da me e i miei amici. Smettila di seguirmi> aggiunse seccata superando il ragazzo e proseguì verso il bar < Guarda che non ti seguo, ero venuto a prendere il caffè > rispose e partì.
Mentre Rosy prendeva il caffè le venne in mente che doveva dare qualche spiegazione a Mason e Jennifer. Era riuscita a mantenere il segreto per due anni, e poi è arrivato lui e tutto andò a rotoli. Non sapeva proprio come doveva dirgli quello che era lei o Michael. In quel momento avrebbe voluto piangere dal nervoso.
Parcheggiò di fronte alla scuola vide Mason e Jennifer seduti sulla panchina e lentamente andò da loro pensando ancora alle parole giuste da dire. Infatti appena arrivata i ragazzi l’hanno riempita di domande. Non era stato facile ma riuscì a spiegare tutto ai suoi amici. Non sapeva bene neanche lei come. Mason e Jennifer rimasero senza parole, non riuscivano a crederci nonostante tutto ciò che avevano visto la sera prima. In questo momento arrivò Ivy saltellando. < Vedo che sei di buon umore, ed essendo che sono le 8 del mattino non è normale. Hai vinto alla lotteria per caso?> domandò Rosy < Una cosa del genere> sorrise < C’entra per caso un ragazzo alto e tatuato?> chiese sorridendo Rosy < Può darsi.> I ragazzi la guardarono curiosi. Rosy non c’è l’ha faceva più se Ivy non avesse parlato le avrebbe cacciato le informazioni a forza. < E va bene! Ieri quando siete andati via Jack mi accompagnò a casa e portò la ragazza a scuola e ritornò da me. Abbiamo parlato e parlato e poi beh, ve lo lascio immaginare> sorrise. Era davvero radiosa, da molto tempo Rosy non la vedeva così. E anche se non si fidava di lui del tutto era felice per Ivy. < Ma tu non sembri molto contenta. E per il ballo?> chiese Ivy accarezzando l'amica sulla schiena < A dire la verità no. Stamattina ero contenta. Quasi quanto te. Poi sono scesa in cucina e ho visto Nathan > raccontava Rosy < Aspetta è venuto a casa tua?> domandò Mason perplesso < No.... io beh...ehm. ho dormito da Michael > abbassò la testa e si morse il labbro. Lo faceva sempre quando era in difficoltà o quando sapeva di aver sbagliato. <Hai dormito con Michael?!> Esclamò Jennifer sorpresa < No! C'è io ho dormito a casa sua nel suo letto ma lui ha dormito nella stanza degli ospiti. Ero andata a vedere come stava e poi si era fatto tardi, ma non è successo nulla> spiegò <Neanche un bacio?> Ivy diventò curiosa <No… Comunque, mi ha ricordato che tra una settimana c’è la luna di sangue> disse < E cosa vuol dire?> chiese Mason < Che Rosy ha stretto un patto con Nathan e dovrà andare con lui. Vuole riportare qualcuno in vita, secondo Michael è Cora. Lei è come la gemella di Rosy ma è molto cattiva. Rosy dovrebbe fermarlo ma non abbiamo idea di come fare> spiegò Ivy < Non ci andare> disse Jennifer < Magari fosse cosi facile, se non ci vado morirò > rispose Rosy e Jennifer spalancò gli occhi.  <Giuro che da una parte voglio con tutto il cuore che lui se ne vada ma...> Rosy non riuscì a finire la frase che fu interrotta da Ivy < Alex temo che nella tua affermazione ci so o parole che non vanno... tipo da una "parte vorrei" e il "ma" > disse con tono nervoso Rosy abbassò la testa< Beh... magari... io non so... è cosi male pensare che lui non sia cosi cattivo? Magari mi dispiace> disse sotto voce <Rosy!!!> Esclamò Ivy alzandosi dalla panchina e questo non era un buon segno < Ti dispiace?! Ti dispiace per cosa?! Perché ti sta rovinando la vita? E anche a noi? Rosy ma ti rendi conto di quello che dici? Lui è peggio di chiunque altro da quando è arrivato siamo sempre nei guai. Lui è un pazzo omicida! Non si fa scrupoli basta che sta bene lui. Non voglio neanche pensare a quante persone ha ucciso. Non dimentichiamo che ha cercato di uccidere anche te! Pensi che cambierà? Non lo farà Rosy non lui. Non è un comune ragazzo cattivo> Ivy era furiosa solo al pensiero che alla sua migliore amica dispiace per una persona spregevole come Nathan <Ho capito Ivy...non guardarmi come un fenomeno da baraccone. Lo so sono stupida a pensare che nel profondo c'è del buono anche in lui, ma ha qualcosa negli occhi che non so spiegare. > replicò Rosy  < Si molto nel profondo direi> commentò Ivy con ironia <  Dovremmo scavare per anni con due scavatori per arrivarci al punto dove sta quel qualcosa di buono, nei suoi occhi hai visto il fascino del ragazzo cattivo, ma lui non è come quelli che hai incontrato fin ora Rosalynn, lui è peggio di tutti loro messi insieme > aggiunse, < Sono stupida ok?!> Mormorò Rosy < No Rosy. Non sei stupida > replicò Mason e Rosy alzò lo sguardo verso di lui < Tu non sei stupida, tu sei semplicemente Rosalynn Blackwell. Sei la persona più straordinaria che io conosca.> Rosy lo guardò perplessa < Tu sei così, cerchi sempre di cacciare il meglio di tutti chiunque sia. Vedi la parte buona in tutti e tutto anche se altri non la vedono. Si certo, sei una stronza, la più perfida dell'universo, se lo vuoi, guai a chi ti si mette contro. E a proposito dei guai beh si tu non fai altro che metterti nei guai> diceva Mason < Grazie dell'incoraggiamento > sospirò Rosy < Però sei anche la persona più dolce, più sensibile > continuava < Sempre pronta ad aiutare gli altri senza preoccuparsi delle conseguenze > lo interruppe Michael arrivando si sedette vicino ad Rosy e con lui arrivò anche Jack che andò da Ivy e la baciò abbracciando la da dietro < Esatto! Sei pronta a rinunciare a tutto. Pur di aiutare chi vuoi bene e non solo> Finì Mason. < Grazie> sorrise e abbracciò il ragazzo. < Non per interrompere ma credo che siamo in ritardo> disse Jennifer. Entrarono dal retro visto che Ivy e Rosy erano già abbastanza nei guai.
Le ore passavano velocemente. Rosy era sempre più in ansia. Tra una settimana Nathan uscirà finalmente dalla sua vita e questa cosa...beh non sapeva nemmeno lei se esserne contenta o meno. Da una parte era un sollievo non doverlo più vedere, ma.... Si sentiva un nodo alla gola che la faceva soffocare, poteva scoppiare a piangere da un momento all'altro. Sapeva però di dover scacciare quel sentimento verso il ragazzo perché era sbagliato. Era seduta in classe sommersa dai pensieri. Michael la fissava dal banco dietro, Ivy si volta a ogni tanto da lui con tristezza negli occhi. Non riusciva a capire come fare ad impedire tutto questo. L'ultima campanella suonò <Ehi come ti senti?> Michael si avvicinò ad Rosy <Beh direi bene a parte il fatto che tuo fratello sta per riportare in vita una persona con il mio sangue e aspetta come che hanno detto le streghe?> Rosy si interruppe, il suo tono era pieno di ironia. < Oh sì "ci saranno le conseguenze terribili per tutta l'umanità > aggiunse mettendo il libro nella borsa< Ehi Rosy lo fermeremo. Non so bene come ancora ma troverò un modo> la assicurò Ivy < Ragazzi è inutile, abbiamo avuto mesi per trovare una soluzione e non l'abbiamo trovata cosa vi fa pensare che troveremo una soluzione ora> prese la borsa e uscì dalla classe. <Grandioso > disse Ivy. <Rosalynn Blackwell! > gridò Mason, Rosy si fermò e lo guardò l'amico < Allora non hai capoto nulla di quello che ho detto prima? Tu non puoi arrenderti così > Michael raggiunse la ragazza < E perché no? Anzi e meglio,  così Nate andrà via e ci lascerà in pace> rispose < E se questo che ne uscirà sarà peggio di lui> domandò Ivy < Ehi sarà un tentativo disperato ma possiamo sempre nasconderti. Senza il tuo sangue non può fare nulla> suggerì Ivy < Si, si! Hai ragione, potresti fare un incantesimo e nascondere Rosy. In casa tua non può entrare> disse Michael con la speranza < Si ma ce sua nonna come glielo spieghi?> obbietto Rosy < I miei sono partiti per weekend puoi venire a casa mia> disse Mason < Ecco fatto > Ivy sorrise. < Non va bene neanche questo, se vi è per caso sfuggito, ho stretto un patto e se non lo rispetto morirò> fece presente < Ha ragione purtroppo, non può scappare o nascondersi> disse Michael < E allora che facciamo?> chiese Ivy < Non facciamo niente, ora devo andare> rispose Rosy e andò via. I ragazzi si guardarono a vicenda < Abbiamo ancora una settimana> gli incoraggiò Michael, anche se pure lui in fondo stava perdendo la speranza.















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