Studiare Anatomia

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Ken quel pomeriggio decise di andare a studiare a casa di Daisuke

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Ken quel pomeriggio decise di andare a studiare a casa di Daisuke.

L'argomento che dovevano studiare lo metteva un po' in imbarazzo, ma forse studiarlo con il ragazzo che si era accorto di amare poteva facilitargli il tutto.

Si presentò a casa sua per le quattro suonando al campanello.

Daisuke appena uscito dal getto caldo della doccia andò ad aprire la porta tenendo legato attorno ai fianchi un asciugamano.

Ken si lasciò scappare un urletto sorpreso nel vederlo in quello stato per poi coprirsi gli occhi con le mani esclamando: «Vestiti!»

«Su, entra» rispose lui facendosi da parte per farlo entrare in casa.

Il ragazzo varcò la soglia chiudendosi la porta alle spalle mentre l'amico tornava in camera per potersi vestire velocemente.

Una volta che si fu vestito si diresse fino al salotto dove lo attendeva Ken:

«Andiamo in camera mia. Possiamo metterci più comodi senza essere disturbati»

I due andarono nella stanza del ragazzo dove si misero al lavoro cercando di studiare nel modo migliore.

Dopo diversi minuti Daisuke esclamò: «Io non ci capisco niente. Che ne dici se usiamo il nostro corpo per memorizzare meglio?»

«Non capisco...» ammise Ken sperando di aver capito veramente male la sua domanda.

Daisuke, però, si tolse la maglietta dicendo: «Bene. Iniziamo...» sorrise divertito nel vedere l'amico arrossire aggiungendo: «Tranquillo. Non ti chiedo di spogliarti. So che soffri il freddo»

Poco dopo usando quel metodo ripresero a studiare.

Ken si accorse subito che in quel modo aveva la possibilità di toccare il ragazzo che amava senza sembrare molesto per questo ne approffittò.

Una volta che ebbero imparato a memoria tutto quello che era stato assegnato loro, Daisuke, indossò nuovamente la maglietta sorridendogli: «Sai a dire il vero non ho voluto farti togliere la maglia solo per il freddo, ma anche perchè ho capito cosa provi per me, ma soprattutto il tuo disagio nel non potermi toccare come vorresti»

Quelle parole fecero arrossire il ragazzo che abbassò lo sguardo cercando di non guardarlo negli occhi.

Daisuke si avvicinò a lui accarezzandogli il volto attirando la sua attenzione per poi dargli un tenero bacio: «Puoi toccarmi quando vuoi»

«Davvero?» gli chiese con un filo di voce sorpreso da quel suo bacio inaspettato.

«Sì» rispose lui dandogli un altro piccolo bacio prendendolo per mano portandolo a distendersi sul letto assieme a lui dove lo strinse con dolcezza al suo corpo coccolandolo. 

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