Parte 1 ~ Capitolo 2

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Mi è crollato addosso il mondo, una sorella, una sorella gemella. Magari uguale a me con la mia faccia in giro per il mondo, che magari sa anche della mia esistenza e mi ha rubato l'identità. Non ci posso credere una sorella gemella... ora che ci penso bene ho sempre sentito che mi mancava una parte, come se fossi stata divisa in due. Ora capisco tutto. Però non posso perdonarla, mi ha nascosto la verità, e soprattutto perché me l'ha nascosta, perché ha dato in adozione mia sorella. Ad un certo punto mi sento cadere, mi sento vuota, cado all'indietro sul letto. Mi sento svenire. La novità mi ha fritto il cervello. qualche secondo dopo riapro gli occhi e trovo mia madre preoccupata vicina a me. - Levati - le ho detto in modo minaccioso - come hai potuto farmi questo. Mi alzo e mi dirigo verso il lavandino, dove mi rinfresco un po' con dell'acqua fredda. L'acqua scende dalla mia faccia, mi alzo verso lo specchio e realizzo che il mondo è falso, un mondo di bugie, un mondo in cui tutto è falso. Ho sempre voluto una sorella e ora scopro di averne una, una sorella gemella addirittura!

Mi giro verso mia madre, che mentre piange prende la sua borsa e se ne va verso la porta con l'intenzione di uscire. Le dico di sedersi, perché avrebbe dovuto spiegarmi tutto. Con tono calmo le dico: " Voglio delle spiegazioni... perché hai abbandonato mia sorella, perché mi hai mentito per tutto questo tempo?". Lei angosciata mi risponde: - So che vuoi delle spiegazioni e io ho il dovere di dartele. Quando sei nata, insieme a te è uscita una seconda bambina, del tutto inattesa. La nostra situazione finanziaria non era il massimo, non potevamo permetterci di crescere due figlie, due gemelle. Allora sotto consiglio del nostro medico, abbiamo dato in adozione tua sorella. Ovviamente ci siamo assicurati che lei andasse in una buona famiglia, con le migliori condizioni possibili e così fu. So è che una famiglia di ricchi sfondati qui a New York non riusciva ad avere figli, così adottarono tua sorella.-

Una sorella, una sorella che vive in una famiglia ricca, con tantissimi soldi. Fortunata lei. Avevo bisogno di stare un po' da sola così accompagno  mia madre, ancora in lacrime verso la porta del mio appartamento, la abbraccio e la saluto.

Mi allungo un attimo sul letto, prendo il telefono con l'intento di scrivere un messaggio a Lizzie per annullare la festa dei miei 21 anni, a causa del carico eccessivo di emozioni procuratomi da mia madre. Ma ripensandoci ho pensato che una bella ubriacata non ci sarebbe stata male, cosa c'è di meglio di tanta musica e tanto alcol.

Finisco di asciugarmi i capelli, tutti i pianti che mi sono fatta mi hanno fatto venire delle occhiaie grandi quanto delle case, così decido di provare la nuova maschera per il viso comprata qualche giorno fa online. Allora apro il cassetto del bagno e la prendo. La apro, è molla è viscida. "Speriamo che funzioni che altrimenti mi sono messa questa cosa in faccia per niente" penso mentre me la metto. Nel mentre mi dirigo verso l'armadio. Ho un sacco di vestiti che non metto più e qualcuno dovrei toglierlo anche perché alcuni sono proprio brutti. Prendo diversi vestiti e li lancio sul letto. Me li provo tutti, fino a limitare la scelta a 2 vestiti. Chi sarà il vincitore? Per 10 minuti continuo a mettere e togliere i vestiti, finché non ne scelgo uno: il secondo. Un vestito abbastanza stretto, pieno di brillantini argentati, che in discoteca mi faranno fare un figurone.

Sento un clacson, guardo il telefono "CAZZO sono le 22 devo andare!". In fretta e furia prendo la mia borsettina e esco di casa, chiudo a chiave la porta del mio appartamento e entro in macchina di Liz.

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