-Per la barba di Merlino!- esclamò Percy, avvicinandosi a grandi falcate verso Evelyn, che era appena entrata nella sala comune -Ma quello è un Kneazle!-.
La ragazza sorrise, mentre stringeva, ancora incredula che fosse davvero suo, il cucciolo tra le braccia. Annuì e fece per avvicinarlo al suo prefetto, sul cui volto si stava però disegnando già la sua solita espressione severa.
-Tranquillo, Silente ha dato il suo consenso affinché lo tenga- Evelyn sorvolò su tutte le condizioni che le aveva elencato suo zio, perché non voleva agitare Percy proprio ora che sembrava un po' più calmo.
-Oh, allora perfetto!- concluse lui e si sporse ad osservarlo meglio, senza però accarezzarlo e non facendosi venire nemmeno il dubbio di dove accidenti la mora avesse trovato un Kneazle.-Ron è ancora giù?- chiese la ragazza, mentre guardava in direzione del dormitorio maschile di Grifondoro. Voleva davvero vedere il suo amico e ringraziarlo per aver parlato con suo zio, anche perché era curiosa di sapere come si fosse svolta una così insolita conversazione.
-In realtà è andato via da un bel po'- fece per ragionarci un po' su -Non so dove sia andato, spero solo che non si stia cacciando in qualche guaio. Certo non sarebbe una novità!-.La poca scioltezza che aveva acquisito per quel breve istante svanì del tutto e lanciò uno sguardo inquisitore a Evelyn.
-Non guardarmi in quel modo, io non so niente, altrimenti non te l'avrei chiesto- alzò le spalle la ragazza, la quale era sempre un po' in soggezione e intimorita dagli interrogatori del suo prefetto. E menomale che erano amici!
-Già, lo immaginavo, tu sei una ragazza diligente e rispettosa delle regole, al contrario di mio fratello- si fermò un attimo a riflettere -Anzi dei miei fratelli-. A Evelyn scappò una risatina, che, non si sa come, contagiò anche Percy, rendendo il suo animo più leggero, ancora una volta.-Gli hai già trovato un nome?- domandò poi il ragazzo, degnando finalmente il piccolo Kneazle, il quale iniziò subito a fare le fusa, di qualche carezza sulla testa.
-No, ma mi piace tanto Orpheus. Tu che ne pensi?- Evelyn prima si beò della splendida vista del suo cucciolo che giocava con la mano del prefetto e poi indirizzò verso di lui i suoi occhi neri.
-Mi piace, vado matto per i nomi mitologici- affermò Percy, palesando una realtà che era già nota alla ragazza.
-Per questo te l'ho chiesto, sapevo che me l'avresti approvato- rispose lei, facendo riferimento al gufo del riccio, Hermes.-Beh sono molto più maestosi, bisogna ammetterlo- si lasciò coinvolgere un po' di più dalla conversazione e anche dalle coccole all'ormai battezzato Orpheus, accostandosi sempre di più, per forza di cose, a Evelyn. Lei stava per dargli ragione, quando uno scatto, provocato dal quadro della Signora Grassa, preannunciò l'arrivo di qualcuno all'interno della sala comune.
-Ti sbagli, perché così ci sgameranno!- i gemelli si palesarono davanti ai loro occhi, mentre confabulavano fra loro, senza dubbio, su qualche nuovo scherzo che avevano in mente di fare.
-Oh, ciao ragazzi!- li salutò George, agitando il braccio, nonostante fossero a pochi metri di distanza, mentre con l'altro assestava una gomitata al suo gemello affinché si zittisse. Iniziò a sorridere, tentando di fare l'innocente, ma Fred non era così contento di ciò che aveva davanti e non finse di esserne felice.Ma forse era meglio se lo avesse fatto.
-George veloce, andiamocene via, credo che abbiamo interrotto qualcosa- lanciò uno sguardo sprezzante a suo fratello Percy e si sforzò di mantenere la stessa intensità anche quando lo spostò sulla mora. Lei stava per andare a fuoco, ma non per la vergogna o l'imbarazzo questa volta: la sua era rabbia, una di quelle nervose e decisamente irritate. Cosa accidenti voleva Fred da lei? Se non gli stava simpatica, non poteva, che so, semplicemente lasciarla in pace?
-Ma che stai dicendo?- la precedette Percy, che non capiva il perché di tutto quel disprezzo negli occhi del fratello. Evelyn per il momento non aprì bocca, ma cercò lo sguardo di George, per captarne un qualche segnale, come "sta solo scherzando" o "anch'io la penso così". Lui però non la ricambiava, perché, anche se non capiva e assolutamente non condivideva il discorso del suo gemello, non lo avrebbe mai dato a vedere e lo avrebbe spalleggiato come sempre.
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IT WAS YOU ALL ALONG {Fred Weasley} [HARRY POTTER]
Fanfiction> Questa storia segue gli eventi di secondo, terzo e quarto libro, ma ci sono alcuni piccoli spoiler dei seguenti. I personaggi avranno gli aspetti degli attori nei film, mentre invece i nomi usati sono quelli della seconda edizione dei libri. Non c...