IT WAS YOU ALL ALONG {Fred Weasley} [HARRY POTTER]

8. L'amara verità

L'intrusione nel ripostiglio era avvenuta un mese fa, eppure ad Hogwarts non si faceva che parlare della possibile storia d'amore tra Cedric Diggory e Evelyn Butler.

Ad incentivare le voci, c'era il fatto che i due stessero sempre di più insieme in pubblico, che fosse tra una pausa tra le lezioni o in Biblioteca, dove il castano la raggiungeva ogni volta che lei se ne stava lì a studiare, o ancora in Sala Grande, dato che alla fine di tutti i pasti lui la attendeva con fintissima nonchalance davanti all'entrata. Erano sulla bocca di ogni studente che, anche solo per sbaglio, si ritrovava a parlare con qualcuno che li aveva visti in prima persona quel fatidico giorno e forse per questo il pettegolezzo non era arrivato alle orecchie di Evelyn o dei suoi compagni.

La corvina infatti ignorava totalmente ciò che si dicesse su di lei e, benché di solito il Tassofrasso non apprezzasse troppo i pettegolezzi di turno, questa volta era troppo impegnato a realizzare ciò che dicevano su di loro per farglielo notare.

Tutto sommato la vita ad Hogwarts procedeva nel più tranquillo dei modi, tra le lezioni e, ovviamente, gli allenamenti.

-Se continuiamo a giocare così battere i Serpeverde si rivelerà una passeggiata!- esclamò la sempre ottimista Katie Bell.
-Per Merlino Katie- si girò di scatto Wood e si fermò di punto in bianco, sbarrando la strada per gli spogliatoi a tutta la sfinita squadra dei Grifondoro -Ricordate: mai abbassare la guardia. Mai!-.

Lanciò poi uno sguardo truce a tutti i suoi compagni, perché non lasciassero cadere nel nulla le sue parole, ma erano tutti troppo stanchi per prestargli attenzione.
-Lasciaci passare- diede voce al gruppo Fred, per poi avanzare fino a superare il capitano della squadra ed entrare negli spogliatoi con tutti gli altri al seguito. Solo Harry e Evelyn si degnarono quantomeno di fare spallucce ad Oliver, che avrebbe protestato se non avesse avuto anche lui così freddo da bramare il calduccio degli interni, anziché impartire l'ennesima lezione inascoltata ai suoi compagni di squadra.

Tutti, dopo aver riposto le rispettive scope negli appositi ripostigli, si buttarono sulle panche, quasi simultaneamente, come se fossero stati abbattuti da un colpo di fucile ben piazzato. Il tepore, provocato dal passare da un luogo all'aperto a uno al chiuso, avvolse tutti in una stretta potente che li inchiodò in quello spogliatoio che non era mai sembrato loro tanto ospitale.

-Accidenti, ho dimenticato la mia borraccia in campo!- Evelyn si battè una mano sulla fronte, parlando tramite un mugugno quasi impercettibile. Ma ovviamente c'era sempre chi, oltre ad Harry che era accanto a lei, era pronto a recepire ogni  sussurro che uscisse dalla sua bocca.
-Vado io, tanto anche io ho dimenticato la mia- George però anticipò il gemello, lasciandolo un tantino interdetto. Fred poi entrò ancora più in confusione quando vide che l'altro gli aveva appena fatto l'occhiolino. Che cosa mai poteva avere in mente?

Infatti, se mezza Hogwarts aveva assistito alla scena eclatante di Cedric ed Evelyn che camminavano per mano per i corridoi, soltanto una persona li aveva visti entrare nello stanzino. George non era un fan del gossip della sua scuola, ma quella volta si trattava della ragazza per cui suo fratello aveva una cotta mastodontica e perciò si vide quasi costretto a dover origliare.

I gemelli Weasley erano molto più furbi e intelligenti di quanto non dessero a vedere e perciò George aveva capito più degli stessi Cedric ed Evelyn cosa fosse realmente successo quel giorno. Lei non si era resa conto di esser stata sottoposta al test dell'Amortentia, mentre invece il Tassofrasso credeva che i profumi che la corvina aveva rivelato riportassero a lui.

Ma ahimè quanto si sbagliava.

George perciò si ritrovava in possesso di informazioni di estrema importanza, le quali però non potevano essere rivelate senza un buon piano, né ai due diretti interessati, né tantomeno a Fred. Doveva quindi trovare il modo di far andare le cose nella giusta direzione, facendo in modo che le informazioni balzassero fuori da sole.