Il viaggio verso il centro commerciale è lungo e stancante anche se sono solo quindici minuti. A nonna piace ascoltare la sua musica mentre guida e che Dio mi proibisca di mettere altro di questo secolo.
“Ecco duecento dollari. Entra e prendi tutto ciò di cui hai bisogno. Devi esser pronta per le sei, quindi sbrigati per favore.”
“Non vieni dentro? Ti prego, ho bisogno del tuo consiglio su cosa indossare.” Non ho bisogno della sua opinione ad essere onesta, è peggio di quella delle persone che vivono con un dollaro al giorno, sono solo spaventata di andare dentro il centro commerciale da sola per la prima volta.
“Devo chiamare Harry prima di andare, quindi resto qui.” Prendo i soldi e apro lo sportello proprio quando apre la bocca.
-nel centro commerciale, da Michael Kors-
“Ciao, benvenuta da Michael Kors, ti piacerebbe partecipare al nostro grande concorso?” Sono accolta dalla persona più felice al mondo, ma in realtà mi fa venire voglia di lasciare il negozio.
“Uh, certo, quanto durerà? Perché devo finire per le sei.”
“Ho solo bisogno del tuo nome e annunceremo il vincitore in cinque minuti, quindi sei fortunata!” Il suo sorriso mi ricorda quello di un cavallo: da truffatrice e troppo grande. Sono qui da qualche minuto e già la odio. Non menzionando la quantità di trucco che ha in questo momento.
“Grazie…” Dico e le restituisco il foglio con la penna.
“Non c’è di che! Buona fortuna!” Ugh, grazie a Dio è finito. Mi dirigo verso il retro del negozio dove tengono gli articoli più economici e per economici voglio dire mille dollari. E’ un bene che abbia rubato la carta di credito di mia nonna.
Sto cercando tra i ripiani e sento una voce dietro di me. “Dovresti provare questo. Staresti dannatamente sexy.”
Mi giro per incontrare la voce e rimango sopraffatta dalla bellezza. I suoi lunghi capelli ricci e scuri, occhi verde smeraldo, labbra rosa e piene e quelle gambe dannatamente lunghe. Non riesco a mettere insieme una frase e mi prendo un minuto prima di realizzare che ho la bocca aperta. “Ecco, aprirò il camerino per te.”
“Um, gra-grazie… ma non penso di potermelo permettere, ho solo duecento dollari con me.” Faticai per far uscire le parole dalla mia bocca.
“Non ti preoccupare bambolina, come ti chiami?”
“Amber. Amber Malik.”
“Okay Amber, Amber Malik, permettimi di dirti una cosa. Io scelgo il nome del vincitore del concorso dato che mio zio è il proprietario di questo negozio, quindi posso chiamare il tuo nome invece di quello che uscirà, se fai qualcosa per me.”
“E cosa sarebbe?”
“Andare ad un appuntamento con me, Amber.”
“Non so nemmeno il tuo nome e sembri troppo vecchio per me.” Dico mentre faccio un passo indietro.
“Ho solo ventotto anni e te sarai circa sui diciotto, diciannove. Non c’è nulla di illegale, giusto?” Sogghigna.
“Beh, ci sarebbe se ti dicessi che ho sedici anni.” Dico prendendo il vestito dalle sue mani e dirigendomi verso il camerino.
“Come fai ad essere una sedicenne con un corpo così? Sembri diciottenne e poi papino ottiene sempre ciò che vuole, e papino vuole te.”
“Papino non può ottenere quello che non può avere.” Rispondo.
“Quindi suppongo sia un no…”
Esamino le mie opzioni per un momento a prima che la mia mente possa pensare ad una risposta, la mia bocca ne sceglie una per me.
A/N: o emme gi, ceh, non dico niente, 800 letture con tre parti wow ed è già in classifica, non ci credo, non mi è mai successo. sclero.
ve se ama
soph
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harlot ❀ h.s. [ita]
Fiksi Penggemar❝papino, ti prego❞ Prima e unica traduzione ufficiale di questa storia, è assolutamente vietato copiarla. [written by @cerealmanlukey; translated by @cercamiharry] h.r. #37 in Fanfiction