Scuola.
La cosa peggiore del trasferirsi è cambiare scuola.
Non capisco perché nonna non mi lasci frequentare la scuola online dato che è più facile per noi. Non dovrei svegliarla presto per farmi accompagnare a scuola dato che mi ha tolto la patente. Sono stata beccata a bere una volta e ha preso quella merda seriamente. Ora devo riprendere i corsi quando compirò diciotto anni mentre le persone diciottenni normali frequentano strip club, godendosi la vita. Ma questo era così quando vivevo a Los Angeles.
“Buongiorno classe. Dato che oggi abbiamo una nuova studentessa, vorrei ripresentarmi.” Sento uno sbattere provenire dalla parte avanti della classe e alzo lo sguardo dal mio telefono. E’ lui. Harry. “Il mio nome è Signor Styles e non tollero che qualcuno parli senza che abbia alzato la mano, che qualcuno si sposti dal proprio banco senza permesso, gomme da masticare anche se siete autorizzati in questo istituto, lamentarsi di avere troppi compiti, o quando non si ride alle mie battute. Dovete ridere alle mie battute, anche se la risata è la più falsa in assoluto.” Beh, diamine. Siamo in prigione?
“Ora, se non vuoi seguire queste regole, esci dalla porta, a sinistra, cammini per il corridoio e prendi a sinistra. Troverai l’ufficio del preside e puoi discuterne lì. E’ tutto chiaro Amber?”
Merda. Tutti mi stanno fissando e posso sentire le mie guance diventare rosse. “Sì, ma-” Vengo interrotta da Harry che sbatte il suo pugno sul banco.
“Cos’ho appena detto due secondi fa?” Harry dice, stringendo i denti.
“Uh… non ricordo.” Balbetto mentre sento la mia gola diventare asciutta.
“Non parlare a meno che tu non abbia alzato la mano. Ora, riproviamo. Cosa stavi dicendo?”
“Uh, non si preoccupi signore, non era così importante.” Parlai tranquillamente, in un tono appena udibile.
“Resterai dopo scuola. Devo darti una lezione.”
La campanella suona indicando la fine della giornata ma resto seduta mentre tutti preparano la loro borsa.
“Hey, ragazza nuova!” Mi giro per incontrare un ragazzo dai capelli biondo cenere con un piercing al labbro, che sembra davvero sexy.
“C’è una festa venerdì sera a casa mia. Dammi il tuo numero.” Mi passa il suo telefono e inserisco il mio numero. “Sono Luke comunque, e te sei?”
“Amber Malik.”
“Bene, ti messaggio dopo.” Mi rivolge un occhiolino per poi girare i tacchi e lasciare la classe.
La porta si chiude bruscamente facendomi saltare e far cadere il mio telefono.
“Ma che cazzo?” Urlo.
“Non andrai alla festa venerdì sera. Non scriverai a Luke e non indosserai più gonne o maglie corte per venire a scuola.” La sua voce è bassa e roca.
“Che succede se lo faccio?” Lo prendo in giro.
“Ti punirò. Ti farò piegare sulla mia cattedra e ti scoperò finchè non mi pregherai di smetterla.”
“Allora domani indosserò una gonna.”
“Cazzo. Non era programmato che mi prendessi per culo. Andiamo piccola, siediti sulla cattedra.” Cammino verso la sua cattedra, dandogli un piccolo spettacolino. “Ho bisogno di darti una lezione dato che non riesci a seguire le mie regole.” Comincia a sbottonarsi la cintura ma allontano le sue mani e lo faccio io. I suoi pantaloni sono stretti intorno al suo bacino quando salto dalla cattedra per mettermi in ginocchio. “Sai cosa- oh cazzo. Piccola. Mmmmh.” Probabilmente è il più grosso che io abbia mai visto. E ne ho visti molti.
Inclina la sua testa mentre spinge la mia testa più vicino a lui. La sua intera lunghezza è nella mia bocca facendomi trasalire. “Proprio lì. Ah, cazzo Amber! Sto per-” Prima che possa finire la frase sento il suo sperma nella mia bocca. “Cazzo, ti hanno mai detto che fai i miglior pompini?” Harry sorride. Mi alzo dal pavimento, pulendomi i vestiti e sistemando i miei capelli.
“Continueremo dopo il nostro appuntamento venerdì sera. Scrivi il tuo numero.” Mi porge il suo telefono e mi siedo sulla cattredra mentre lui si risistema i pantaloni.
“Devo andare, nonna mi sta aspettando. D’ora in poi potresti darmi un passaggio a casa dato che nonna ti conosce?” Chiedo, sperando che dica sì, in modo che non debba tornare subito a casa.
“Se sarai una brava ragazza venerdì.” Sorride malizioso mentre prende il cappotto e la borsa, guidandomi fuori dalla classe.
“Grazie, allora ci vediamo domani.”
“Ti messaggio.”
A/N: Okay, non sono morta, ma scusatemi sono riuscita a riprendermi l’influenza dopo un mese yaaay. Per fortuna è durata solo due/tre giorni aw.
Ceh ma omg, vi rendete conto che siamo tipo a tremila e passa letture e di media circa 50 voti a capitolo? omg, vi amo troppo.
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harlot ❀ h.s. [ita]
Fanfic❝papino, ti prego❞ Prima e unica traduzione ufficiale di questa storia, è assolutamente vietato copiarla. [written by @cerealmanlukey; translated by @cercamiharry] h.r. #37 in Fanfiction