CAPITOLO 4

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Mi porge un inchino
"Salve signorina, cos'è successo? Come mai siete a terra?"
Arrossisco davanti a tanta bellezza... ma cosa faccio?! Non posso!
"Salve mio signore, mio cugino non sta tanto bene, ha bevuto un pò troppo e mi ha trascinato con lui a terra, a me fa male la caviglia e non ce la faccio ad alzarmi e sicuramente non ce la farei a sostenere anche il suo peso. Non si preoccupi per noi, ora chiamo la servitù."
Abbasso lo sguardo per la vergogna, vorrei uccidere Tristano in questo momento!
"Voi dovreste essere la signorina Isabella Ruspoli giusto?!"
"Sì, sono proprio io. Voi signore chi siete? Come fate a sapere il mio nome?"
"Piacere, sono Alessandro Del Medici di Firenze, sua madre si trova nella nostra proprietà. Sono arrivato ora per darvi notizie sulla situazione. Se mi permette le do una mano e le racconto tutto."
Alza subito mio cugino che non ne vuole sapere di svegliarsi, chiama il suo servitore che prende Tristano sotto braccio per portarlo al castello e lui prende me in braccio e ci dirigiamo tutti verso la dimora.
Una volta entrati mi adagia sul divano della sala dove riceviamo gli ospiti e portano, insieme al suo servitore, mio cugino in camera da letto e lo distendono sul letto.
Appena ritornano il ragazzo mi inizia a raccontare lo stato salutare della mamma;
"Signorina, vostra madre, come già sapete è molto malata... il peggio è passato, non si preoccupi. Ora sta in via di miglioramento e fra poco tempo tornerà come nuova. Non rischia più la vita."
Un sospiro di sollievo inonda la stanza, un peso grande si è tolto dal mio stomaco, non ce la facevo più a pensare a tutto, al ballo, a mia mamma in quelle condizione, a mio cugino in queste altre condizioni... basta! Un bel pezzo di dolore e ansia se ne era andato dopo questa dichiarazione.
"Vi ringrazio signore di avermi portato queste informazioni più che gradevoli ma non vi dovevate disturbare così tanto, potevate mandarmi una lettera."
"Oh no signorina, il dolore che state provando voi l'ho provato anch'io e so, di conseguenza, come ci si possa sentire. Poi sua madre mi ha raccontato di lei in questi due giorni, di come è fisicamente, caratterialmente, delle sue abilità... vi conosco più di quanto crediate!".
Faccio un piccolo sorriso timido e lo ringrazio per tutto.
"Mio signore avete un posto dove andare questa notte?"
"No signorina Isabella, ora affitterò qualcosa nei dintorni, non si preoccupi."
"Oh no, lasciatemi offrirvi una camera nel castello, sarete stanco e poi nel paese, quasi sicuramente, non ci sono posti alla sua altezza."
Mi sorride, annuisce e mi bacia la mano in segno di ringraziamento.
So che è tardi ma ho bisogno della donna delle pulizie...
"Dora... Dora... Doraaa!"
"Eccomi signorina, sono a vostra disposizione"
"Dora prepara una camera per il signore, la numero 4 sarebbe perfetta"
"Subito signorina, ha bisogno di altro?"
"Per ora no, grazie Dora. Scusami se ti ho svegliato a quest'ora, domani ti do il permesso di uccidere Tristano"
Dora rimane interdetta.
"Dora sto scherzando. Mio cugino ha fatto festa questa sera ed è colpa sua se mi ritrovo con una caviglia dolorante ed è colpa sua anche se ti ho svegliata"
Si mette a ridere e mi fa un segno come per dire "Tranquilla signorina"
Dora esce dalla sala e si dirige subito nella stanza numero 4, proprio vicina alla numero 3, la mia! Sì,  abbiamo le camere da letto numerate... la 1 è della mamma, la 2 è di Tristano, quel farabutto, la 3 è la mia e la 4, per questa sera, sarà del signore Alessandro.
"Signorina Is..."
"Oh no, mi chiami solo Isabella..."
"Oh... Isabella, vuoi che ti porti in camera?"
"Ce la posso fare da sola, credo..."
Provo ad alzarmi ma il dolore è forte e quindi cado nuovamente sul divano. La mia femminilità credo che sia andata persa questa notte.
Vedendo quella scena, Alessandro si lascia sfuggire una risatina, si avvicina, mi solleva e si dirige verso le stanze sotto mie indicazioni.
Arrivato davanti alla 3 si blocca e mi chiede: "Posso?" Annuisco debolmente per la stanchezza e mi accoccolo nelle sue braccia finché non mi posa sul letto e mi da la buonanotte.
"Isabella, dov'è la numero 4?"
Io immersa nei miei pensieri riguardanti lui non capisco e lo guardo con aria interrogativa
"Isabella, dov'è la numero 4? La stanza!"
"Ah... Ehmm... Di fronte a questa!"
"Oh, okay. Grazie e buonanotte!"
Dopo poco cado in un sonno profondo con la mente più leggera grazie alle buone notizie di poco fa riguardanti la mamma.
Apro un occhio per colpa delle urla che si sentivano poco più in là della camera e capisco che sono mio cugino e il signor Alessandro...

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Salve ragazzi, come state?
Sono tornata con un nuovo capitolo, spero vi piaccia. Da qui partiranno vari episodi che renderanno la storia ricca di intrighi. Siete pronti? Tenetevi forti che questo è solo l'inizio!
Votate e commentate! Voglio sapere cosa ne pensate. Love you!❤

CI SONO CASCATA DUE VOLTE MA...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora