5. Qualcosa che ricorderò sempre.

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"Sembra di stare,
sopra una giostra,
si scende e si sale.
Continuo a guardare giù
perché ho paura di farmi male.
Non riesco a godermi la vista che c'è. "

☀️☀️☀️

☀️☀️☀️

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2015

Giulia

Sono intenta a fare colazione fuori al balcone. Mordo il cornetto ripieno di cioccolata mentre scrollo passivamente la home di Facebook fino a notare una foto di Chris.

Mi prendo qualche secondo di tempo per ammirarla: la foto ritrae Chris nel bel mezzo di una partita. Deve essere recente, ma non troppo in quanto gli manca il tatuaggio dell'ancora sul braccio sinistro.

È letteralmente appeso al canestro con una mano mentre l'altra spinge il pallone da basket dentro il cestino. Sebbene non sia un primo piano, si possono notare le vene rialzate sugli avambracci che dimostrano la forza celata dietro quel gesto.

Arrossisco improvvisamente quando vedo il suo nome spuntare sul display.

Mi sta chiamando.

Mi sento colta in fallo, ma aspetto qualche secondo prima di rispondergli, il tempo di due squilli.

«Ehi, perché hai aspettato per rispondere?», domanda fingendosi offeso, ma dal tono che sta utilizzando capisco che scherza.

Mi guardo intorno sul mio stesso balcone e ne scorgo la figura in lontananza. Alza il braccio chilometrico per risaltare ai miei occhi, inconsapevole che lo avevo già notato.

Oramai riesco a riconoscerlo involontariamente. E non parlo di riconoscerlo in mezzo alla folla, in quel caso sarebbe facile vista la sua altezza.

La sua figura risalta ai miei occhi anche quando è seduto sul muretto del lungomare o quando è in acqua a nuotare o è seduto ad un tavolino con la testa chinata a giocare a carte.

Chris ha gli avambracci poggiati al muretto dell'affacciata situata dietro il palazzetto sportivo del quale ho una perfetta visuale da casa mia, nonostante la distanza.

«Stavo leggendo una cosa su Facebook, mancavano solo due righe dunque prima ho finito di leggere.» Mento, mentre mi avvicino alla ringhiera del balcone.

Non posso di certo dirgli che ero intenta a scannerizzare con gli occhi la foto che aveva postato e che non avevo risposto subito poiché non voglio dargli l'idea di stare in ansia, in attesa di una sua chiamata.

«Ah, quindi uno stupido post su Facebook è più importante di me?», chiede indispettito, questa volta sul serio.

Alzo gli occhi al cielo, infastidita dal suo voler stare perennemente al centro dell'attenzione. Anche se nessuno lo direbbe, conoscendo un po' di più Chris, ho capito che è parecchio insicuro e vorrebbe essere costantemente rassicurato circa i sentimenti che una determinata persona prova nei suoi confronti.

Resta Ancora Un Po'Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora