«Che ne dici?»
«Niall, stai scherzando spero.»
«Perché no? Invita anche quella tua amica, Allyson.»
«Prima di tutto tutto si chiama Alice, inoltre è dall'altra parte del mondo!»
«Fidati, vi divertirete. In più conoscerete tutti i ragazzi, cosa vuoi di più dalla vita?»
«Niall, sei gentilissimo, ma l'Australia è troppo lontana e Alice impazzirebbe, lei non sa contenersi.»
«Va bene.»
Niall prese dalla sua tasca il cellulare e digitò qualcosa, poi si mise l'apparecchio accanto all'orecchio.
«Buongiorno Anne, come stai? Io tutto a posto, grazie. Volevo proporti un bel viaggio da fare con tua figlia e la sua amica, Alice. Il programma consisterebbe in un soggiorno a Sydney per 2 notti e 3 giorni tutto a spese nostre, in più assisterete a 2 nostri concerti dal backstage. Con noi ci sarà anche mia mamma, Greg, Denise e il piccolo Theo. Allora, accetti?»
«Niall, dimmi che non lo hai fatto sul serio!» dissi io, mentre lui mi sorrideva.
«Perfetto Anne, grazie mille. Dei dettagli te ne parlerà Amber o mia madre. È stato bello sentirti, buona giornata.»
«Sei un'idiota.»
«No, sono il mago della lampada.»
«Ma smettila!» gli diedi una lieve pacca sulla spalla.
«Non resta che dirlo ad Alice.»
«Non andrà a finire bene questa storia.»
«E chi se ne frega! Faremo un po' di casino, ma va bene così. Siamo giovani, se non ci divertiamo adesso quando potremo farlo?»
«Come fai a essere sempre così spensierato?»
«Non sono spensierato, mi godo semplicemente la vita!»
«Se riuscissi io a godermi la vita come fai tu, probabilmente adesso sarei in carcere.»
«Sempre la solita esagerata!»
«Comunque, che ne dici di un film?»
«E se facessimo qualcosa di un po' più movimentato?»
«Non vorrei deluderti, ma ti ricordo che sei Niall Horan degli One Direction e di uscire non se ne parla proprio. Non ci tengo a essere etichettata come la "nuova fiamma" del componente irlandese della band più famosa al mondo.»
«Mia nonna ha più energia di te! La vuoi vivere questa maledetta vita sì o no?»
«Sì, ma non ci tengo a ricevere minacce di morte su Twitter. Grazie, ma per questa volta passo.»
«Perfetto, stasera Funky Buddha. Mettiti un vestito e un paio di tacchi, okay?»
«No!»
«Bene, ti passo a prendere per le 11. Vado a casa a prepararmi.»
Le sue labbra sfiorarono la mia guancia sinistra e prima che me potessi accorgere, Niall aveva già chiuso la porta dietro di sé, facendomi l'occhiolino prima di uscire. Sbuffai e avvertii mia mamma di quello che sarebbe accaduto quella sera. Lei era contenta che uscissi un po', visto che non lo facevo quasi mai. Diceva che Niall "mi stava facendo bene" e la cosa mi provocò una strana sensazione a cui non diedi particolarmente importanza.
Decisi di riposarmi un po' sapendo che quella sera non avrei chiuso occhio. Al mio risveglio, mia mamma mi preparò una tazza di tè per tenermi sveglia e dopo averla sorseggiata, mi diressi in bagno per una lunga doccia fumante che durò più del previsto. Quando uscii dal bagno, Niall era già arrivato e stava programmando attentamente il viaggio che ci aspettava di lì a poco. L'idea di esplorare l'Australia mi elettrizzava, ma non volevo ammetterlo perché Niall me lo avrebbe rinfacciato per sempre.
Scelsi dall'armadio un vestito corto celeste ed estrassi un paio di tacchi a spillo neri. Tornai in bagno per truccarmi e, a metà dell'opera, Niall irruppe nella mia camera ricordandomi di essere in ritardo.«Non vorrei metterti fretta, ma avremmo dovuto partire mezz'ora fa e tu sei ancora in accappatoio.»
«Devi sapere che sono lenta e che se mi metti fretta, ci impiego soltanto di più per prepararmi.»
«Voi donne, cosa fate pur di compiacerci!»
«Guarda che non lo facciamo per voi, io lo faccio per me stessa!» menzogna più grande mai detta.
«Quindi tu staresti insinuando che non lo fai per me?»
«Assolutamente no!»
«Farò finta di crederci.»
Quando finalmente uscii dal bagno, Niall tirò un sospiro di sollievo e andò in sala per lasciarmi vestire. Non so per quale motivo, ma davanti a lui non mi sentivo in imbarazzo, non mi ero mai sentita così con nessuno.
Presi la pochette e ci infilai portafogli, chiavi e cellulare, calzai le scarpe e mi diedi un'ultima sistemata prima di uscire. Tutto in ordine, più o meno. Scesi le scale stando attenta a non inciampare e guardai Niall seduto sul mio divano. Era davvero meraviglioso e non mi resi conto di che persona fantastica fosse fino a quel momento.«Wow, sei uno schianto!»
«Grazie mille, ma non so come riuscirò a camminare su questi trampoli per tutta la sera.»
«E io cosa ci faccio qui?»
«Il bastone della mia vecchiaia.»
Salutammo mia madre e uscimmo di casa a braccetto. Niall mi accompagnò alla macchina e mi aprì la portiera da vero gentiluomo, per poi mettersi alla guida. Il locale non era molto distante da casa mia, ma il traffico londinese era più del solito e ci mettemmo un po' per arrivare. Per nostra fortuna, nessuna fan era nei dintorni e quasi tutti i clienti della discoteca erano entrati, nessuno poteva creare scoop.
«Mi tieni il portafogli nella borsa? Nelle tasche non ci sta.»
«Certo, però te lo devi ricordare perché sicuramente io non lo farò.»
Lui mi sorrise e me lo porse. Quel gesto mi fece immaginare di essere la sua ragazza e fantasticai sull'argomento tutta sera. Ogni millimetro che percorrevamo, Niall incontrava qualche suo conoscente che salutava e a cui mi presentava. Mi sentivo un po' fuori luogo, ma mi stavo divertendo.
«Perché non andiamo a ballare?» mi chiese Niall all'orecchio.
«Okay, ma sono una frana!»
«Tranquilla, non sarai mai peggio di me!» mi sorrise e mi prese la mano trascinandomi in pista.
Ballammo per quasi un'ora senza mai fermarci e io iniziavo a sentire la stanchezza e i tacchi mi dolevano. Niall se ne accorse e ci avviammo verso i bagni per riuscire a scambiare due chiacchiere senza la musica frastornante che ci rimbombava nelle orecchie. Mi appoggiai al muro per non cadere e Niall si posizionò davanti a me.
«Allora, ti stai divertendo?»
«Tantissimo, anche se sono un po' stanca. E tu?»
«Ovvio, adoro le feste!»
Entrambi avevamo bevuto due o tre drink, ma eravamo comunque lucidi, intorno a noi non c'era nessuno e la musica era più bassa. Un ragazzo ubriaco si scontrò contro Niall, spingendolo verso il muro. I nostri visi erano molto vicini e guardai i suoi occhi azzurri molto intensamente. Niall si avvicinò ancora di più, questa volta però senza alcuna spinta da nessun ubriacone, e mi diede un leggero bacio a stampo sulle labbra. Il mio cuore stava battendo fortissimo e credevo che sarei svenuta da un momento all'altro. Non riuscivo a capire perché l'avesse fatto e speravo non ci fosse nessun paparazzo o nessuna fan che stesse riprendendo il momento, se così fosse stato sarebbe scoppiata la terza guerra mondiale.
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L'amore oltre la fama || Niall Horan
FanfictionAmber è la classica fan della boy band anglo-irlandese più famosa al mondo, di cui fa parte Niall, ventunenne che sta vivendo il suo sogno.