«Te ne sei andata?!»
«Che avrei dovuto fare?»
«Non lo so, ma di certo non scappare via.»
«Non sapevo che dire o che fare, ero estremamente in imbarazzo. Insomma, lui mi aveva appena dato un due di picche.»
«Però ti ha baciata.»
«Era solo un bacio di compassione.»
«Io non credo proprio. Comunque io adesso devo scappare, ci sentiamo tesoro.»
Alice uscì dal portone di casa e io finii di bere il mio tè amaro. Un ticchettio dolce provenne dalla finestra, aprii la porta credendo che Alice si fosse scordata qualcosa, come suo solito. Ma mi sbagliavo perché un ciuffo biondo tirato all'insù entrò. Niall si sedette nello stesso modo del giorno prima.
«Ciao, come stai?»
La sua voce era stranamente rilassata e calma, come se non fosse successo niente.
«Che ci fai qui?»
«Beh, ormai sono sempre qui. Passo più tempo qui dentro che a casa mia.» accennò un piccolo sorriso.
«Ma te fai sempre finta di niente?»
«Cosa?»
«È già la seconda volta, Niall. Credi che fingendo che non sia successo niente, tutto si sistemi?»
«Cerco di evitare le situazioni imbarazzanti.»
«Peccato che vadano affrontate.»
«E di che dovremmo parlare? Ti ho già spiegato come vanno le cose e tu l'hai presa piuttosto male, quindi almeno restiamo amici.»
«È proprio vero che la fama ti lacera le emozioni. Diventate tutti uguali, non ridete veramente, non piangete veramente, siete dei robot, non provate neanche un briciolo di sentimenti. mi chiedo semplicemente come facciate a vivere così.»
«Tu non capisci.»
«Sai dire solo questo.»
«Se non provassi sentimenti non verrei tutti i giorni qui, ieri non ti avrei lasciata andare e non avrei pianto sulla tua spalla.»
«Nessuno ti impedisce di esprimere le tue emozioni o i tuoi sentimenti, Niall.»
«Non direttamente. È vero, sul mio contratto non c'è scritto, però...»
«Niente ma o però. Devi fare quello che è bene per te, Niall.»
«Io faccio quello che è bene per te.»
«Se fosse così, non mi avresti lasciato andare.»
«Amber, è troppo difficile.»
«Non lo è.»
«Questa vita ti sfinirebbe: Eleanor non può uscire di casa, Perrie è odiata da mezzo fandom e Sophia è considerata una poco di buono.»
«Non tutte le fan la pensano così e poi, secondo questa logica, non potrai mai avere una relazione.»
«Aspetterò fin quando non saremo più così famosi e celebri.»
«Infatti sei l'unico che non ha ancora avuto una relazione da quando avete formato la band. Non ti pare un po' strano compromettere la tua vita per colpa del tuo lavoro? È assurdo.»
«Tutta la mia vita è assurda oramai.»
«Dovresti pensare un po' più a te stesso, lo dico per te.»
«Se avessi pensato a me stesso, saremmo già sposati.» un lieve sorriso si posò sulla sua bocca.
«Così non migliori la situazione, per niente.»
«Lo so.»
«Perciò, a questo punto, dovremmo far come se non avessimo mai avuto questa discussione?»
«Ti prego, non ne parliamo più.»
«Okay, ma a una sola condizione: io ti bacio e tu mi dici in faccia, guardandomi negli occhi, che non mi ami.»
«Lo sai che non riesco a dirtelo.»
«Appunto per questo, se riesci a dirmi che non mi vuoi, io non aprirò mai più questo argomento.»
«Amber, peggioriamo solo le cose.»
In quel momento non me ne importò più niente delle discussioni, della fama o di cosa pensavano gli altri. Mi avvicinai velocemente e, prendendo il suo viso tra le mani, lo baciai alzandomi in punta di piedi. Lui non cercò di allontanarsi o scansarsi, ma, al contrario, mi abbracciò stringendomi nella parte bassa della schiena. Non riuscivo e non volevo staccarmi dalla sua bocca e dal suo corpo e Niall neppure.
«Se mi innamoro di te è finita.»
«Per me credo sia troppo tardi.»
«Mi fai impazzire, devi smetterla di essere così.»
«Credo sia inevitabile.»
Ci baciammo ancora e ancora su quel divano che ormai era il nostro nido d'amore. Era arrivata l'ora di cena e il tempo era volato.
«Resti qui stasera?»
«No, piccola. In questi giorni sono sempre stato qui e non ho praticamente visto la mia famiglia, devo tornare a casa.»
«Non ho voglia di stare da sola stanotte.»
«Allora vieni a dormire a casa mia.»
«Non disturbo?»
«Non credo proprio.»
Prendemmo la macchina e andammo a casa di Maura. Salutammo tutta la famiglia e mangiammo qualcosa tutti insieme. Mi sentivo a casa: a casa mia ero sempre sola perché mia mamma era sempre via per lavoro, l'ultima volta che la nostra famiglia si era riunita era stata quando avevo cinque anni. In quella villa si sentiva il calore e l'amore che una casa dovrebbe sempre avere.
Finita la cena, Maura, Denise ed io sistemammo la cucina e la sala da pranzo.«Quindi tra te e Niall c'è qualcosa?» chiese sfacciatamente Denise.
«Sì, sembrate molto uniti. Insomma, ha un periodo di stacco dal lavoro e non è mai a casa.» disse Maura.
«Siamo solo amici.» dissi con un leggero sorriso.
«Faremo finta di crederci.»
«A cosa?» chiese Niall spuntando dalla porta.
«Niente tesoro, cose da donne.» gli rispose Maura con un lieve ghigno sul viso.
«Mmh okay. Amy, ti aspetto su in camera.»
Niall salutò sua mamma e Denise e si avviò verso la sua camera. Io finii di asciugare i piatti, diedi la buonanotte a tutti e salii. Una volta chiusa la porta dietro di me, aprii la mia borsa e non riuscii a trovare il pigiama che effettivamente avevo lasciato a casa. Guardai sotto il cuscino di Niall e trovai una maglia, me la infilai e aspettai che finisse di fare la doccia, mentre mandavo un messaggio a mia madre.
«Ti dona la mia maglia.» disse Niall appoggiato allo stipite della porta con solo i boxer addosso.
«Mi hai fatto prendere un colpo.»
«Mette in risalto le tue gambe.»
Niall continuava a fissarmi immobile con le braccia conserte. Ero un po' in imbarazzo per il complimento, ma mi aveva fatto estremamente piacere. Si avvicinò all'armadio ed estraendo un altra maglia da un cassetto, se la infilò.
«Quando partiamo?» chiesi per rompere il silenzio.
«Fra due settimane.»
«Beh allora possiamo stare un altro po' da soli.» dissi stendendomi accanto a lui e abbracciandolo.
«Sai che dopo l'Australia ci vedremo pochissimo, vero?»
«Lo so, mi mancherai tantissimo.»
«Anche tu, piccola.»
Ci addormentammo abbracciati per la seconda volta, però con un pizzico di tristezza.
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L'amore oltre la fama || Niall Horan
FanfictionAmber è la classica fan della boy band anglo-irlandese più famosa al mondo, di cui fa parte Niall, ventunenne che sta vivendo il suo sogno.