L'amore oltre la fama || Niall Horan

M'ama, non m'ama

"Buongiorno amore, io e i ragazzi siamo allo stadio per le prove. I manager ci hanno comunicato di andarci prima e, per un pelo, non ci hanno scoperti insieme. Ci vediamo stasera dopo il concerto, ti amo.
Niall xx

P.S. È stata la notte più bella della mia vita!"

Presi quel bigliettino che trovai sul tavolo della sala e lo misi nel portafoglio sorridendo. Erano appena le due del pomeriggio e chissà quando fosse andato via Niall. Verso le quattro di mattina ci eravamo svegliati ed avevamo chiacchierato un po' per poi riaddormentarci dopo l'alba. Era tutto così surreale e meraviglioso che quando lo raccontai ad Alice, quasi stentò a crederci.

«E voi come avete passato la serata?» chiesi dopo il dettagliato racconto della mia notte perfetta.

«Abbiamo parlato molto, abbiamo cenato e infine siamo andati a letto, ovviamente separati.»

«Quindi solo amici?»

«Certo, che ti aspettavi?»

«E di cosa avete parlato, visto che avete fatto praticamente solo quello?»

«Mah, niente di che, del più e del meno.» Alice si era irrigidita.

«Alice, dimmi la verità.»

«Okay, ma non ti arrabbiare. Ti giuro mi è scappato, io credevo lo sapesse o lo sospettasse e a cena avevamo bevuto qualche bicchiere di vino e sai che non reggo molto bene l'alcool.»

«Hai detto a Harry di me e Niall?»

«Sì, ma gli ho fatto promettere di non farne parola con nessuno. Scusami Amy.»

«Fa niente, l'importante è che non lo sappiano i manager.»

«Sì, ma lo sospettano: ieri sera sono uscita in terrazzo per prendere un po' d'aria e, affacciato alla finestra accanto alla mia, c'era uno dei manager che parlava al telefono. Diceva che era quasi certo che tu e Niall steste insieme, ma di non preoccuparsi.»

«Niall aveva ragione quando mi diceva che la loro vita è un caos.»

«E per fortuna le fan non sanno ancora di voi.»

«E non lo scopriranno.»

«Amy, parliamoci chiaro: siete due ragazzi che stanno insieme da poco e, perciò, volete passare più tempo possibile insieme, anche perché non vi vedrete per mesi. Le fan sono troppo impiccione e noi lo sappiamo bene. Riescono a scoprire qualsiasi cosa e la trasformano immediatamente in uno scoop. Inoltre non potrete tenerlo nascosto per sempre. Quanto avete intenzione di andare avanti in questo modo?»

«Ali, per me non ci sarebbero problemi. Io sono pronta a ricevere tutti i peggiori insulti e me ne aspetto molti visto che sono la sua prima ragazza da quando è diventato famoso, ma lui no. Evidentemente non vuole ferire le fan o non vuole fare scandalo, però anche io ci sto male e credo anche lui.»

«Proprio per questo dovrebbe dirlo e basta. Tutti gli altri ragazzi hanno avuto una fidanzata e non mi sembrano così afflitti e, francamente, neanche le fan.»

«Io la penso come te, ma forse questo non è il momento adatto: Zayn ha appena lasciato la band e Louis ed Eleanor hanno rotto da poco. Magari fra qualche mese se ne riparlerà.»

«Amber, finirai per soffrire tu, come al solito.»

«Alice, lo so, ma cosa dovrei fare? Lasciarlo? Io lo amo davvero.»

«E lui? Te lo sta dimostrando?»

Non riuscii a rispondere a quella domanda e mi ammutolii. Niall me lo diceva, ma se mi avesse amato davvero non ci sarebbero stati problemi di questo tipo. Pensai che amava più le fan di me. Alice tornò nella sua stanza e io rimasi da sola a pensare a quelle parole che mi avevano abbattuto, ma che mi facevano riflettere.

Nel tardo pomeriggio, io e Alice raggiungemmo i ragazzi allo stadio e durante il viaggio, non dicemmo una sola parola. Una volta arrivate, salutammo tutti con un abbraccio.

«Ragazzi potete fare la coppietta felice, tanto sappiamo che c'è qualcosa tra di voi.» disse Louis con un sorriso beffardo sulle labbra.

Io diventai tutta rossa e abbassai lo sguardo, per poi guardare Niall che si avvicinò e mi baciò di sfuggita. Alice mi fissava seria e infastidita, anche se quella che avrebbe dovuto essere arrabbiata sarei dovuta essere io.

«Noi andiamo a prepararci, ci vediamo dopo ragazze.» disse Niall, scappando letteralmente dalla situazione.

Fermai Harry e gli chiesi di parlare per un secondo.

«L'hai detto tu agli altri?»

«Amber, non ce n'è stato bisogno. Si vede come vi guardate e poi lui parla in continuazione di quanto tu sia dolce, presente e altri complimenti vari.»

«Non capisco, perché non vuole farlo sapere? Non ve l'ha detto neanche a voi che siete i suoi migliori amici, i suoi fratelli. Voi vi siete comportati così quando vi siete fidanzati?»

«No, ma noi ci facciamo molti meno problemi. Le nostre ragazze sanno in che mondo vanno a infilarsi. Lui ha paura che tu possa stare davvero male per le critiche e che non possa sopportarlo, tiene troppo a te per immergerti in un mondo del genere.»

«Io sono pronta, so di cosa parli. Però, facendo in questo modo, mi fa stare peggio. So che può sembrare una sciocchezza, però sembra che si vergogni di me.»

«In questo periodo, sei la persona più importante per lui. Vedrai che, se dovessero chiederglielo, direbbe che sei la sua ragazza, senza però svelare il tuo nome o cognome, ma solo per proteggerti.»

«Lo spero.»

«Vedrai che sarà così. Adesso devo andare, ci vediamo dopo. Salutami Ali.»

Speravo davvero che quelle parole lo rispecchiassero, io tenevo troppo a lui e se lui non avesse provato gli stessi sentimenti per me, i pensieri di Alice si sarebbero avverati.

Il concerto fu meraviglioso, ma io non riuscii a godermelo al meglio: la relazione nascosta tra me e Niall mi faceva soffrire e non riuscivo a pensare ad altro. Alice sorrise per tutta la durata del concerto e gli occhi le brillavano, mentre io stavo seduta e fissavo il palco. Niall era proprio a suo agio lì e anche gli altri ragazzi. Riuscivano a dare il meglio di loro cantando per le loro amate fan e si divertivano tantissimo. Una volta concluso il concerto, lasciammo che tutti gli spettatori uscissero e, dopo quasi un'ora e mezza, potemmo andare nel backstage. I ragazzi erano seduti su enormi divani di pelle e scorrevano lo schermo dei loro ultra moderni cellulari. Io mi sedetti vicino a Niall che non mi degnò nemmeno di uno sguardo, troppo impegnato a leggere i tweet delle fan e a commentare lo show concluso da poco.

«Ragazzi, abbiamo un problema, se così si può chiamare.»