La mia mano era stretta sulla bretella della borsa posata sulla mia spalla e avevo il fiatone.
Avevo corso senza pensarci due volte verso la biblioteca.
Oggi avrei dovuto vedermi con Draco al solito tavolo nell'ala dei libri di magia oscura, ma erano giorni che evitavo di incontrarlo.
Ma dopo aver scoperto che mi aveva coperta per averlo preso a pugni quando sapevo che avrebbe potuto fare in modo che venissi espulsa, avevo deciso di vederlo.
Quando attraversai la soglia della biblioteca presi un lungo respiro per cercare di calmare il mio fiatone e non essere troppo rumorosa in un ambiente così silenzioso.
Camminai lentamente fino al tavolo dell'ultima volta, quello in cui avevo conosciuto Aron.
Lui non mi vide, ma io invece lo vidi eccome.
Era seduto su una sedia che sotto di lui sembrava minuscola davanti al tavolo in legno scuro.
Era tutto stravaccato, le gambe incrociate e posate sopra il tavolo mentre il suo sguardo corrucciato e concentrato era immerso a leggere le parole di un libro che teneva ben aperto tra le mani.
I suoi capelli biondo platino erano leggermente spettinati sulla fronte, la mascella era serrata ed era di profilo rispetto a me.
Indossava una camicia bianca che risultava larga sul suo corpo ma ben sistemata sulle larghe spalle; i polsini erano slacciati per mantenere le maniche sopra i gomiti.
Mi ricordava Aron in quella posizione: era sempre stato rilassato a lezione e in luoghi pubblici, fin troppo rilassato. A volte lo riprendevo per farlo restare composto e lui abbassava le gambe dal tavolo con una risata, prendendomi in giro per come mi comportassi da "mamma" con lui.
Vedere Draco così su quella sedia mi aveva mozzato il fiato e un crampo al petto che mi veniva ormai ogni volta che ricordavo Aron mi aveva fatta fermare, a guardarlo per un po' prima di avvicinarmi finalmente al biondo.
Lui avvertì che mi stavo avvicinando, e capì anche che ero io perché quel suo solito sorrisino beffardo che gli curvava solo un angolo della bocca gli era spuntato in viso.
Ma non aveva alzato lo sguardo sulla mia figura.
Aveva solo girato una pagina del suo libro, ancora sorridente.
Io infastidita dai suoi modi arroganti spinsi giù le sue gambe dal tavolo, anche per fare spazio ai libri che poi avrei posato su di esso.
Lui ridacchiò a quel mio gesto mentre in silenzio sfilavo dalla borsa il libro di Pozioni.
"Allora finalmente ci si rivede huh? Che c'è, Piton ti ha minacciata che se non fossi venuta ti avrebbe espulsa o sei qua per chiedermi scusa per tutti i pugni che mi hai tirato?" fece lui in tono di scherno.
La mia gola era asciutta.
Avevo alzato lentamente lo sguardo sul suo viso ora, quello che non vedevo dall'ultima volta che lo avevo picchiato.
Schiusi leggermente le labbra mentre osservavo con gli occhi spalancati i lividi violacei che aveva sulla mascella e sotto l'occhio, il labbro inferiore spaccato e un sopracciglio ferito.
"Perché mi hai coperta?" chiesi io in risposta ignorando la sua provocazione.
Lui inizialmente non disse nulla, richiudendo poi il libro e posandolo sul tavolo.
Si portò una mano dietro il capo, le gambe allargate sulla sedia posta alla mia destra su cui era seduto da un lato del tavolo.
Mi guardò per un po', ancora quel sorrisino del cazzo in viso.
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you warm my cold heart {Draco Malfoy ff}
Fanfic["Immagini bene Abbott. Dall'ultima volta che sei venuta in camera mia e mi hai riempito il viso di pugni non faccio altro che pensare di sbatterti sulla mia scrivania" sussurrò. Io respirai tremolante. Cazzo. La sua mano era arrivata sul bordo dell...