Capitolo 12

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4 Giugno

~ Chiamata in arrivo Numero sconosciuto a Stiles Stilinski

"Si? Pronto?"

"Stiles?"

"Susane..."

"Si. Come stai?"

"Bene"

"Vivienne?"

"Benissimo. Perché mi hai chiamato?"

"Mi andava di sentirti. Le è piaciuto il mio regalo di Natale?"

"Sai che è giugno, vero?"

"Ho avuto un po' di impegni"

"Cosa vuoi?"

"Ho perso il tuo indirizzo e tra poco è il suo compleanno. Non posso spedire il regalo, me lo potresti ridire?"

"Il fatto che tu l'abbia perso significa che era qualcosa a cui non tenevi particolarmente. Non vedo perché ridartelo"

"È mia figlia, Stiles"

"Si, biologicamente. Potrei dire che è più figlia di tutti miei amici, che tua! Non abbiamo bisogno dei tuoi regali, Vivienne ha tutto ciò di cui ha bisogno. Continuerò a mantenere la promessa, Susane, le dirò che ha una mamma che le vuole bene e che non può stare con lei. Ma anche i bimbi crescono e capiscono, non crederà per sempre alle favole. Non chiamare più"

"Papi? Chi era?"

"Nessuno, tesoro. Cosa state facendo?"

"Zia Lydia mi aiuta a cololare, Drek ha fatto il disegno. Non lo boleba fare, poi zia ha detto che urlava e lui ha detto si. Guadda che bello, papi, è un aquilone. Me lo compri un aquilone?"

"Si, certo, te lo compro. Vado a preparare la merenda, ti va bene un frullato?"

"Tiiii!"



"Quella frutta non si frullerà solo se la guardi male"

"Dio, Derek! Quando cammini cerca di fare rumore, striscia anche i piedi a terra se aiuta a non far venire infarti alla gente!"

"Ho ascoltato la telefonata"

"Sul contratto per la casa non c'erano clausole che specificavano la morte della mia privacy"

"Eri agitato, ti ho spiegato come funziona. Poi urlavi, anche Lydia ha sentito qualcosa... Vivienne no, non preoccuparti, era impegnata"

"È una... Una cattiva persona, ecco"

"Già"

"Non credevo fosse così, dopo il regalo di Natale pensavo che avrebbe voluto riagganciare almeno i rapporti con la bambina, ma è sparita di nuovo. Ed è toccato a me il compito di spiegarle perché mamma manda regali e non si fa vedere. O dirle perché la mamma della foto lei non la ricordasse per nulla o spiegarle perché non sapevo dirle dov'era o ancor, dirle-"

"Stiles, non urlare"

"Sono così stanco, a volte vorrei solo dormire per giorni"

"Ti sta suonando il cellulare, è sul divano"

"Oh, grazie. Sarà Cameron"




"Tia, perché papi è sempre a telefono?"

"Avrà molto di cui parlare, piccola"

"Ma già ha pallato prima"




"Cam. Ti prego. Oggi non è giornata"

"Ma non ho detto nulla di che"

...and I'm feeling goodDove le storie prendono vita. Scoprilo ora