La figlia del fondatore ||Draco Malfoy

4: Lago Nero

Kate pov's
Dopo l'allenamento torno in camera per ripulirmi e darmi una sistemata prima di andare a cena; dopo essermi pulita sto un paio di minuti davanti al mio armadio indecisa su cosa mettere, alla fine dopo tante indecisioni opto per un corpetto argentato con le maniche lunghe in pizzo, una gonna stretta e lunga verde anch'essa in pizzo, delle scarpe verdi glitterate con il tacco, e al collo il bellissimo medaglione di mio padre.
Una volta pronta esco dalla camera e trovo Adrian e Marcus ad aspettarmi penso..
" Ragazzi che ci fate qua? "
" Ti stavamo aspettando per andare in sala grande " risponde Adrian.
" Oh bene andiamo " affermo.
" Comunque sei bellissima stasera " affermano in coro i due ragazzi.
" Grazie ragazzi, siete molto gentili " affermo accennando un sorriso.
Tra una chiacchiera e l'altra arriviamo in sala grande, e sotto gli delle altre case ci sediamo al nostro tavolo; poco dopo arrivano Blaise, Tiger, Goyle, Pansy, Draco e Astoria mentre io sto ridendo e scherzando con Flint e Pucey.
" Ciao Kate " afferma Pansy, la mia migliore amica sedendosi di fronte a me.
" Ciao Pansy " la saluto ridendo appoggiando la testa sulla spalle di Adrian che anche lui sta ridendo come un matto seguito da me e Marcus.
" Ma perché state ridendo? " domanda Blaise.
Adrian, io e Marcus cerchiamo di spiegare a Blaise e Pansy il motivo delle nostre risate ma falliamo miseramente.
Ridiamo ancora di più quando Goyle e Tiger si ingozzano di cibo accompagnati dai sospiri di Draco.
" Ragazzi calmatevi " afferma Blaise ridendo.
" Non riesco " diciamo io, Marcus e Adrian all'unisono.
Pansy ridacchia.
Dopo qualche minuto la cena si conclude e insieme ai miei nuovi amici torno in dormitorio e una volta arrivata in camera mi siedo sul letto in attesa che arrivi Malfoy.
Qualche minuto dopo qualcuno bussa alla porta di camera mia, e senza aspettare un secondo rispondo avanti.
La porta si apre rivelando Draco Malfoy.
" Perché volevi vedermi? " domanda sedendosi sulla sedia difronte a me.
" Devi migliorare Malfoy, sei troppo lento devi essere più veloce "
" Ma è impossibile che io sia lento, ho la nimbus 2001, la scopa più veloce degli ultimi tempi "
" Vuoi vincere tutte le partite? "
" Ovvio, che domande "
" E allora cerca di migliorare, voglio che la mia squadra sia la migliore "
" Va bene va bene lo farò buonanotte Harper "
" Buonanotte Malfoy "
Detto ciò il biondo va via chiudendo la porta; dopo essermi messa il mio pigiama vado a dormire pensando ai miei nuovi amici.
IL GIORNO DOPO...
Mi sveglio un pò più tardi dato che è sabato, sono le otto e mezza e decido di prepararmi per andare al Lago Nero.
Dopo aver fatto una doccia calda indosso una gonna argentata non troppo elegante fatta in pizzo, una maglia verde anch'essa in pizzo con il logo della mia casa posto in alto a destra e del scarpe verdi con il tacco non troppo alto.
Una volta pronta esco dalla camera.
Arrivo e mi siedo sotto un albero, inizio a pensare a mio padre, al mio risveglio, ai miei nuovi amici, a mio fratello Tom che presto risveglierò e....a Adrian Pucey?!
Tesoro sei innamorata di luii
Ohh sta zitta tu e vattene
Vorrei ma non posso sono la tua coscienza....Comunque non puoi dire che non sia carino
Ok va bene lo ammetto: è bellissimooo
Ecco sei innamorata di luii..peròò non è male dai
Ehh lo so lo so comunque chissà se a lui piaccio..
Tempo al tempo, sei arrivata a Hogwarts da poco
È vero però adesso sparisci
Va bene va bene  me ne vado
Sono ancora avvolta nei miei pensieri fino a quando sento:" Ehi Kate "
Mi giro e vedo Adrian!
" Ehi Adrian "
Si siede accanto a me.
" Come mai sei qui? " mi domanda.
" Mi piace questo posto, mi aiuta a pensare tu invece? "
" Anch'io sono qui per pensare, o meglio per pensare a una ragazza "
" Ti sei innamorato? Di chi? "
Non penso che stia parlando di me..
" Di una Serpeverde, ancora non la conosco benissimo ma mi piacerebbe conoscerla meglio..è una ragazza stupenda, solo che è più piccola di me "
" Di che anno è? "
" Secondo anno, è in classe con Malfoy e te "
Annuisco per poi appoggiare la testa sulla sua spalla.