a riportarti alla realtà fu il dolore che si faceva sentire intorno al tuo stomaco.
"a quindi non era stato un sogno" pensi tristemente. prendi il telefono e noti diverse chiamate perse da Finn. ti eri dimenticata che non gli avevi più chiamato alla fine. prendi il telefono e lo chiami. volevi parlargli di quello che era successo ma non ne avevi le forze.
"mh buongiorno"
"buongiorno dormito bene?" gli chiedi per far sì che la tua voce sia serena e tranquilla.
"si ma mi sei mancata sai" ti dice lui
"anche tu a me"la tua voce era spezzata a forse lui lo aveva capito perché ad un tratto lui ti chiese "oi stai bene piccola?"
"si tranquillo"
"sicura?" "sicura" "ok dai ci sentiamo più tardi" "ah più tardi".
chiudi la chiamata e ti viene solo da piangere.*Pov Finn*
si era preoccupato quando lei la sera non gli aveva scritto,ma aveva pensato che era stata per tutta la sera da sua zia e si era dimenticata di scrivergli.(qualche ora prima)
decide di uscire e andare a fare una passeggiata. passa da casa sua ma nota qualcosa di strano. la macchina di sua mamma era lì e le luci di casa erano accese. ma lei gli aveva detto che sarebbero stati a cena fuori. magari ancora non era ora di andare. decise allora di andare a suonare al campanello.
-hey Finn entra pure- gli rispose sua mamma in tono gentile
-no non c'è bisogno grazie,stavo solo cercando *tuo nome*-gli rispose lui.
-oh non la trovi qui - rispose sua mamma.
al suo cuore manca un battito.
-ah dove la posso trovare-gli disse lui in toto triste.
-non lo so,mi ha detto che usciva ma non mi ha detto dove andasse,ed io pensavo venisse da te- rispose lei
-ah okok,grazie mille-rispose lui deluso.
-se vuoi puoi aspettarla qui- gli disse in modo gentile.
-no la ringrazio,una buona serata-e se ne andò.
gli aveva detto una menzogna?no non era da lei. però lei gli aveva detto che andava da sua zia. una strana sensazione gli invase il corpo. dove poteva essere. ma a questo non ci penso subito. pensava più che altro al fatto che gli aveva mentito. forse pensava che non gli avrebbe acconsentito di andare dove doveva andare. ma perché nascondersi. non era arrabbiato questo era sicuro perché lei non avrebbe mai fatto una cosa del genere,era stato qualcuno a dirgli di non parlare.
ecco perché negli ultimi giorni era strana, come se nascondesse qualcosa. doveva fare qualcosa ma non ha fatto nulla.
era solo deluso. il fatto che gli aveva mentito dove stava andando realmente. non tornò subito a casa. stette fuori per tutta la serata a pensare anche dove lei si trovasse. verso mezzanotte rientro silenziosamente a casa. quando si mise a letto prese il telefono pensando che lei gli avrebbe scritto qualcosa. ma nulla. allora decise di chiamarla più volte ma non rispondeva. magari stava dormendo. vabbe si addormentò e pensò che non avrebbe fatto parola a lei finché non gliene avrebbe parlato lei.la mattina seguente è il suo telefono a portarlo alla realtà. era lei.
"mh buongiorno" gli rispose lui con la voce ancora impastata dal sonno
"buongiorno dormito bene?" sembrava tranquilla.
"si, ma mi sei mancata sai" gli dice lui facendo finta di non sapere nulla ma in realtà aveva ragione. gli era mancata.
"anche tu a me" la suo tono voce però non era molto tranquillo. sembrava spezzato come se volesse piangere ma non poteva "oi stai bene piccola?" chiede lui alla fine preoccupato
"si tranquillo" no non stava tranquillo c'era qualcosa che non andava.
"sicura?"
"sicura"
"ok dai ci sentiamo più tardi" in realtà non le disse che quel giorno sarebbe andato a casa sua
"ah più tardi".qualche ora dopo lui si prepara ed esce di casa. suona ma non rispondeva nessuno. prova ancora ma nulla. voleva sfondare la porta. capiva che lei non stava bene e doveva fare qualcosa ma non sapeva cosa. alla fine si arrese. torno a casa sua e prese il telefono. la chiamò. nulla. ci riprovó ma ancora niente. non lo stava lasciando così cioè senza una spiegazione e niente. ma non si arrese.
"*tuo nome* stai bene?"
"rispondimi ti prego"
"ci sei"
ma niente nessuna risposta.la sera provó a chiamarla di nuovo ma ancora nulla. avrebbe aspettato domani mattina quando l'avrebbe incontrata a scuola. intanto si chiedeva cosa aveva sbagliato. se aveva fatto qualcosa di sbagliato.
si addormentò con una lacrima che gli rigava il viso.*spazio autrice*
heyy si allora questo capito è un po' diverso dagli altri appunto perché è più dal punto di vista di Finn.
spero che vi stia piacendo la storia <3
~Giusi💗
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𝒅𝒊𝒐 𝒔𝒆 𝒈𝒍𝒊 𝒎𝒂𝒏𝒄𝒂𝒗𝒊||immagina su finn
Romancetu e Finn diventate migliori amici,ma il destino vuole che non siate soltanto amici... buona lettura <3