capitolo 6

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torni a casa e l'unica cosa che fai quel pomeriggio è pensare alle parole della tua vecchia amica. succederà mai che vi riavvicinerete? una parte di te credeva di si. l'altra credeva di no. passi un weekend tranquillo. tranne qualche crollo mentale perché lui ti mancava,ma per il resto nulla di strano. ogni tanto prendevi il telefono ed aprivi la vostra chat e iniziavi a scrivere,ma prima di inviare il messaggio scritto ti ricordavi che in realtà lui non ti avrebbe risposto. non riuscivi a dimenticarlo e questa cosa ti faceva male.
inizia una nuova settimana. cerchi di evitarlo per tutto il tempo. e ci stavi riuscendo. ci stavi però. era mercoledì, ed il mercoledì avevi corso di storia....
entri in classe e lui era già seduto nel suo banco. tu ti dirigi verso il tuo banco. entra il prof e comincia la lezione.
-bene ragazzi allora come compito per casa dovete farmi un Powerpoint a coppia-annuncia il prof.
tutti si guardano in torno per decidere il proprio compagno di lavoro.
-nonono ragazzi ho già formato io le coppie - annuncia il professore.
PANICO.
mano mano annuncia le coppie la tua attenzione viene catturata dal cognome Wolfhard.
- .... con *Tuo cognome*.
ecco ci mancava solo questo. ed il compito andava per il venerdì.
suona la campana, salutate il prof che esce dall'aula e tu metti i libri nel tuo zaino.
-ci vediamo a casa mia alle 16:30- quanto ti era mancata la sua voce.
-o-ok a più tardi-gli dici tu. ancora non lo avevi visto in faccia. avevi paura che se avessi incrociato il suo sguardo saresti scoppiata. ti fai coraggio e alzi lo sguardo per guardalo. quanto ti era mancato quello sguardo. i suoi occhi erano come se parlassero da soli. volevi abbracciarlo. quanto lo volevi ma non potevi.
-a più tardi allora-gli dici oltrapassandolo.
-a più tardi- gli senti dire con un filo di voce.
erano più o meno le 16:20 e decidi di metterti le scarpe. esci di casa ed arrivi davanti casa sua puntuale. suoni il campanello ed era lui ad aprirti. lo saluti e vi dirigete in camera sua. iniziate il lavoro. non scambiate parola. erano passate due ore ed ancora non avevate finito. verso le 19:30 finalmente avete finito. prendi il giaccone e ti dirigi verso la porta.
-te ne vai senza salutare- ti senti richiamare alle spalle. non pensavi che volesse rivolgerti la parola per tutta la giornata,visto che quel pomeriggio non avevate parlato praticante per niente.
-oh em scusa... ciao-dici tu facendo un sorriso senza nessun motivo in realtà. e lui,cosa che non ti aspettavi ricambia.
scendi e metre stai per aprire la porta pensavi che tutto il pomeriggio non avevi fatto altro che studiare e che non ti eri neanche resa conto della sua presenza. ma ora tutto era più lucido nella tua mente e tu scoppi in lacrime come ogni volta che pensavi a lui ultimamente. fai per aprire la porta così che lui non ti sentisse ma troppo tardi. senti dei passi provenire dalle scale. era lui che dopo averti sentita piangere non aveva resistito più ed era venuto verso di te. tu ti volti di scatto con il viso rigato di lacrime.
lui si avvicina verso di te.
-hey tutto ok? -chiede lui preoccupato,sapendo già però la tua risposta.
-n-no- dici tra un singhiozzo e l'altro. volevi dirgli una cosa ma ti stavi trattando da non dirla. ma non ci sei riuscita.
-F-Finn - lo chiami tra i singhiozzi e lui ti guarda negli occhi
-....abbracciami....- lui non esita neanche di un secondo e ti stringe tra le sua braccia. quanto ti erano mancate. erano come uno scudo. riesci a sentire il suo profumo. mado quanto ti era mancato.
- dio se mi sei mancata- dice lui in un sussurro che tu senti e gli rispondi
-non sai quanto tu sei mancato a me-
la serata procede per il meglio. lui si scusa per il suo comportamento ma tu lo perdoni.
era ormai tardi e lui non ti lascia camminare da sola a quell'orario.
-però una cosa- dici tu un po piano
-si dimmi- dice lui guardandoti.
-em non è potrei dormire qui nel divano? -chiedi in imbarazzo.
-e me lo chiudi pure. se non te la senti di dormire insieme a me non ci sono problemi- dice lui e tu lo ringrazi.
ti porta una sua felpa e un pantalone largo da usare come pigiama e vi date la buonanotte. adoravi indossare le sue felpe,erano cosi larghe e cosi calde. pogi la testa sul cuscino e ti addormenti subito pensando a quello che era appena successo.

suona la sveglia e tu alzi la testa dal suo petto per spegnerla. dopo aver aperto gli occhi ti accorgi che lui ancora dorme. amavi guardarlo dormire. ma quella mattina dovevate alzarvi per andare a scuola. cosi inizi a chiamarlo.
-Finn..- lo chiami in uno sbadiglio. ma lui non ti rispondeva.
-Finn dai sveglia se non faremo tardi a scuola.- ma niente. ancora non apriva gli occhi.
-Finn dormiglione ci sei? - lo chiami ma ancora niente. inizi a preoccuparti.
-Finn...- inizi a muoverlo. ma ancora niente.
-Finn..- lo chiami ancora più forte ma nulla. inizi a piangere vedendo che non rispondeva e non apriva gli occhi.
-Finn ti prego no.... - dici tra le lacrime. lo chiami un altra volta. una altra volta ancora ma niente. allora passi ad urlare il suo nome ma nulla comunque. il suo corpo era lì morto....
-FINN...
e ti svegli di botta con le lacrime agli occhi. e li capisci che era un sogno. o peggio un incubo....

*Pov Finn*
quando lei gli disse di abbracciarla non aspetta nemmeno un secondo. eccola di nuovo lì. tra le sue braccia. mado quanto gli era mancata. passano tutta la serata insieme. lei gli chiese se poteva rimanere a dormire nel divano. anche se a malincuore,dice che può dormire li. gli porta una sua felpa e un pantalone. sapeva quanto lei amava mettere le sue felpe. gli da la buonanotte e si dirige in camera sua. si mette nel letto ma non riesce a chiudere occhio. non riusciva a capire come lei lo aveva perdonato. era stato uno stronzo nei suoi confronti ma lei lo aveva perdonato. perché alla fine era vero. lei ci sarebbe stata per lui. stava pensando a lei quando sente delle urla dal piano di sotto. sente urlare il suo nome.
-FINN... -
era lei. balza giù dal letto pensando che ci fosse qualcuno in casa. ma in realtà quando scende la ritrova nel divano seduta in preda alle lacrime.
- *suo nome* sono qui- dice lui con voce serena.
lei si volta di scatto e lo guada bene come se non credeva che fosse li.
-Finn... - dice tra le lacrime
-sono qui era solo un brutto sogno- si avvicina a lei ed inizia ad abbracciarla, a tenerla stretta a se. come per fargli capire che lui era li con lei e non era sola.
-ti va di raccontarmi il tuo sogno? - chiede lui pentendosene subito perché pensava che non glielo avrebbe mai raccontato.
-t-tu eri nel mio sogno.... io ti chiamavo ma t-tu non rispondevi e-e io ho iniziato a chiamarti ma- scoppia di nuovo in lacrime
-shhh è tutto passato,io sono qui con te e non ti abbandonerei mai così. ok? - dice lui guardandola negli occhi mentre con il pollice asciugava le sue lacrime.
-p-posso venire a dormire con te? - dice lei dopo essersi calmata.
-dai vieni- gli dice lui prendendola per la mano.
lei entra e si mette nel letto e lui si mette vicino a lei. lei si avvicina a lui e pogia la testa sul suo petto. lui mette il suo braccio intorno alle sue spalle come per tenersela stretta.
-grazie-dice lei prima di addormentarsi. e lui gli stampa un bacio tra i capelli e si addormenta anche lui...
non l'avrebbe abbandonata MAI.

*spazio autrice*
heyy scusate se non ho più postato ma in questi giorni ho avuto un po di cose da fare anche nell'ambito scolastico. questo capitolo è molto più lungo rispetto a quello precedente,ma come vedete ci sono molti eventi:)
e nulla non so quando uscirà il prossimo capitolo. buona lettura <33
~Giusi💗

𝒅𝒊𝒐 𝒔𝒆 𝒈𝒍𝒊 𝒎𝒂𝒏𝒄𝒂𝒗𝒊||immagina su finnDove le storie prendono vita. Scoprilo ora