7. Le memorie di una persona mai esistita

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Quella sera fu una donna adulta vestita in modo molto alla moda a parlare. Mostrava un sorriso, ma era un sorriso nervoso.

《La mia è una storia molto particolare, diversa da tutte quelle che avete sentito finora. Certo, nella mia infanzia sono stata molto sola, anche a causa della mia timidezza, ma dall’inizio delle superiori sono cambiata. Durante l’estate tra le medie e le superiori, esattamente l’ultimo giorno di scuola, mentre malinconica  guardavo fuori dalla finestra, mi venne un’idea: e se avessi finto di essere qualcun’altro? Se avessi soddisfatto gli altri e fossi diventata una persona impossibile da odiare? Feci così. Iniziai a decidere la mia personalità, come mi sarei comportata da quel momento in poi. Non doveva essere una personalità che si discostasse troppo dalla mia, altrimenti non sarei riuscita ad impersonarla, e non doveva essere nemmeno troppo perfetta, altrimenti mi avrebbero invidiato. Dovevo essere solare, ma non troppo scatenata, altrimenti le persone calme e tranquille mi avrebbero odiato, e dovevo essere un po' più scatenata con le persone più scatenate, altrimenti mi avrebbero reputato una persona noiosa. Immaginai anche delle situazioni tipo e come avrei risposto. Mi misi addirittura a scriverle e recitarle. Quando iniziò la scuola riuscii perfettamente a nascondere me stessa e a mostrare la persona che non ero. Continuai questa farsa per tutta la vita. Ero felice quando ero a casa, da sola, perché potevo finalmente essere liberamente me stessa. Potevo finalmente smettere di essere una persona solare ed essere la persona pigra, triste e insicura che ero.  Mi adattavo sempre a chiunque e a qualunque situazione in modo da non essere odiata, e alla fine sono finita qui, subito dopo la mia morte. Ho mangiato una mela, chiedendogli perché mi trovavo qui, ed essa mi ha dato una risposta: ho mostrato a tutti una persona che non ero, così nessuno ha mai potuto conoscere la vera me stessa, la mia anima. Non mi hanno mai dimenticato, perché semplicemente non mi hanno mai conosciuto. È come se non fossi mai veramente esistita.》

《Tranquilla, qui potrai essere chi vuoi e io, anzi, tutti noi, ti accetteremo sempre per quello che sei》disse Lucia sorridendo.

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