9. Le memorie di Tristano

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Quella mattina Tristano si svegliò. Era sempre così brutto svegliarsi e dover vivere le giornate, pensava lui. Restò ancora qualche ora disteso a guardare fuori dalla porta inesistente della cappella gentilizia in cui si era stabilito, come se fosse una casetta. Dopo qualche ora si alzò e uscì fuori. Fu tentato di mangiare qualcuno dei loti, ma non lo fece, ricordando la promessa che aveva fatto a Lucia. Trascorse la giornata passeggiando lungo le rive del fiume Lete. Ad un certo punto decise di specchiarvisi. Osservò i suoi lunghi e scompigliati capelli neri. Gli imbarazzava ammetterlo, ma era molto sporco. Era pure dimagrito di molto, lo si vedeva dal suo volto. Da quanto tempo era lì? Da quanto non faceva un pasto decente o non si lavava? E se… e se se ne fosse andato? Poteva davvero? No, non poteva, Lucia glielo aveva detto la prima volta che si erano incontrati. Finalmente arrivò la sera e Tristano iniziò a raccontare la sua storia.

《Fui una persona terribile in vita, non tanto a causa delle mie azioni, ma quanto più del mio pessimo carattere, che faceva allontanare tutti da me. Un giorno, all'improvviso, tutti iniziarono ad ignorarmi: io parlavo e nessuno mi rispondeva. Ero stato colpito da una damnatio memoriae, e tutto ciò che mi riguardava, il mio letto, la mia scrivania, i miei vestiti, i miei possedimenti, i miei soldi, perfino il cibo che mi veniva servito in tavola, sparì dalla circolazione in un solo giorno. Fu terribile per me, poiché nonostante avessi un così pessimo carattere, ero comunque ipersensibile. Feci di tutto, anche gli atti più disperati, per dimostrare agli altri, ma soprattutto a me stesso che esistevo ancora. Alla fine tutti si convinsero così bene del fatto che io non esistessi, che ben presto cessai di esistere veramente.》

《È davvero brutto ciò che ti è successo. Tu avrai anche sbagliato, ma i tuoi parenti e conoscenti hanno fatto di peggio. Però consolati, adesso ci siamo noi con te, e noi non ti ignoreremo mai.》

《E se non mi bastasse? Io neanche vi conosco… noi non siamo amici, a malapena siamo conoscenti! E poi ho scoperto il segreto di questo posto, Lucia》finì tristano, guardando Lucia rabbiosamente negli occhi.

《Non capisco Tristano, cosa intendi?》chiese confusa Lucia.

《Tu non sei mai stata dimenticata in vita, come probabilmente molti di voi》affermò puntando il dito al cerchio di persone, muovendo lentamente il dito, in modo da indicarli tutti.

《Alcuni di voi sono stati dimenticati dopo la morte! Ma non è finita qui》lo sguardo di Tristano era amaro.

《La verità, l'amara verità, è che tutti alla fine verremo dimenticati. In fondo, prima o poi, tutte le persone che si ricordano di quella persona, verranno dimenticate… io posso anche accettare che la mia vita miserabile finisca qui, ma pensare che tutte le persone del mondo sono condannate a quest'orribile destino!》 Tristano, con il volto in lacrime, si voltò verso Lucia.

《Lucia, dimmi che c'è una speranza, ti prego.》

Lucia aveva mantenuto un sorriso malinconico per tutto il tempo. 《Capisco quello che dici Tristano, e una speranza c'è: alla fine, ciò che hai fatto in vita, resta alle persone, anche se esse si dimenticano di te. Ma io sono più preoccupata per te Tristano, tu sei felice?》

Tristano fu rincuorato dalla sua risposta, e sorpreso dalla sua domanda. Si asciugò le lacrime e rispose sorpreso e un po' arrabbiato.
《Lucia, ma è normale che non lo sia. Voglio dire, quali motivi ho per essere felice?》

《Allora lascia che faccia qualcosa. Dimmi cosa devo fare per farti felice!》

《Lucia, tu non puoi fare niente, al massimo puoi compatirci, ma nulla di più. I tuoi stessi consigli, non sono molto utili. Tu vuoi salvare tutti, ma non puoi.》

《Ma ci deve essere un modo per, se non renderti felice, almeno consolarti》disse disperata Lucia, aprendo le braccia.

《Lucia, c'è solo una cosa che mi può come minimo consolare in questa vita, che è anche il motivo per cui non l'ho fatta finita fino ad ora》rispose lui, pronunciando amorevolmente il suo nome, facendola sobbalzare al sentire l'ultima frase.

《Quale?》

《L'oblio del sonno. Per tutto il giorno è l'unica cosa che attendo, e quando la realtà si perde e si confonde, in quegli attimi poco prima di addormentarmi, mi sento felice.》

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 09, 2021 ⏰

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