III

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Il tanto atteso giorno dell'inizio delle lezioni era arrivato. Migliaia di bambini e ragazzi si preparavano ad alzarsi presto e ancora un po' assonnati a fare colazione, vestirsi e dirigersi a scuola. Alcuni spaventati per l'inizio di un nuovo percorso, altri felici di rivedere gli amici, altri ancora con il pensiero all'estate e poca voglia di riprendere a studiare, la cosa certa era che sarebbero tutti, comunque, tornati a scuola.

7:30 in punto scesi e salì sulla macchinetta di Chiara
<<Pronta?>>
<<Ma sì>>
<<Beata te...>>
<<Dai è l'ultimo anno e ci diplomiamo>>
<<Sì, infatti, per fortuna poi abbiamo chiuso con il liceo>>

Fuori la scuola migliaia di studenti e al suono della campanella i corridoi iniziarono a popolarsi con la solita corsa ai posti migliori, prima o ultima fila, a seconda della voglia di seguire.
Le lezioni incominciarono in modo tranquillo, tra la conoscenza dei nuovi prof e qualche chiacchiera con quelli che si conoscevano già.
A ricreazione Emma e Chiara uscirono dall'aula per fare due passi e staccare un po'.

Eravamo poggiate al muro a dividerci una merendina quando lo vidi passare, era Mattia, tutti lo conoscevano, era il famoso e misterioso ragazzo tenebroso e affascinante di cui tutti parlavano ma senza mai farsi sentire. Le storie su di lui erano praticamente di dominio pubblico. Tanti cercavano di tenersi lontani e la cosa certa era che non bisognava farlo innervosire, eppure aveva un non so ché di intrigante. Lo guardai e i nostri occhi s'incrociarono per qualche secondo, istanti che sembrarono eterni, e poi lui proseguì, sicuro di sé, per la sua strada.
<<Lascia sta Emma>>
<<Che?>> chiesi ritornando alla realtà.
<<Ha pure preso un'altra denuncia per rissa quest'estate. Levatelo dalla testa>>
<<Ma io non ho fatto niente>>
<<Fidati, ha un passato oscuro e una vita complicata. È un ragazzo poco stabile, frequenta strani giri, probabilmente è pure pericoloso. Porta solo guai. Evita di incrociarlo>>
<<D'accordo. Conosco quello che si dice su di lui, non mi ha mai fatto niente personalmente, ma stai tranquilla che non ho intenzione di immischiarmi in certe cose>>
<<Brava, non fa per te>>
<<Lo so>>.

Eppure qualcosa dentro Emma si era mosso, una certa curiosità si faceva strada, si chiedeva se tutto quello che aveva sentito sul conto di Mattia fosse vero. Probabilmente sì, ed era meglio dimenticare di aver incrociato il suo sguardo.

Proseguendo per il corridoio, dopo l'incontro con la ragazza dal viso angelico e per bene, Mattia si chiedeva perché quegli occhi avessero catturato la sua attenzione. Una sorta di scarica elettrica aveva attraversato il suo corpo, forse una reazione al contrasto tra la rabbia dentro di lui e la tranquillità che emanava lei. Svuotando la testa da quel pensiero tornò in classe fino alla fine delle lezioni.

Il giorno seguente a ricreazione Emma era nuovamente con Chiara per i corridoi della scuola quando da lontano riconobbe quel volto, era ancora lui, Mattia.

Chiara era distratta, concentrata a rispondere a dei messaggi e così, senza farmi notare, seguii Mattia con lo sguardo mentre ci passò accanto. Non so bene perché mi nascondessi, perché avessi timore di farmi notare dalla mia migliore amica, intenta a guardare quel ragazzo. Forse era perché Chiara non aveva stima di lui come credo, del resto, un po' tutti o forse era perché, così facendo, non dovevo ammettere che qualcosa di quel tipo misterioso aveva attirato la mia attenzione.

Eppure sono sicura che anche lui mi stesse guardando!

Ma che cavolo mi passa per la testa, ovvio che è tutta un'idea mia. Ci siamo incrociati per i corridoi, ma non c'è nulla di strano, in fondo frequentiamo la stessa scuola.

Si ma la frequentiamo da quattro anni ormai, sicuro ci eravamo già incontrati, ma non ricordo i nostri sguardi incrociarsi e mantenere il contatto.

Passione o distruzione?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora