Capitolo 3-Il parco

51 5 2
                                    

Mi svegliai lentamente,non avevo voglia di alzarmi ma di sotto sentivo la voce di mia madre.

-Scarlett allora ti vuoi svegliare? Mi devi fare un favore tesoro.-

Mi alzai dal letto e mi misi le ciabette,aprì la porta e camminai fino ad arrivare alle scale.

-Tesoro lo sò che vorresti dormire tutto il giorno,hai avuto una brutta giornata oggi ma mi serve un favore e lo sò che ti scoccio ma...prima che chiuda il supermercato,potresti andare a comprarmi il pane? Scusa piccola.-

-Non puoi andare tu? Sai che odio i supermercati! E non mi va-

-Sono impegnata a preparare la cena! Ti sto chiedendo un favore! Qui mangi pure tu. Non sto cucinando per me stessa!-

-ok ok. Calmati però. Vado.-

Feci un lungo respiro e mi incamminai verso camera mia per mettermi gli stavali e indossare il giacchetto.

Uscita di casa mi avviai verso il supermercato. Ero sulle note di "nothing else metters" dei Metallica. Quella canzone diceva tutto, su come affrontare la situazione a scuola "fottendoti". Ero a metà strada e vidi il parco vicino casa mia. Alla sua vista mi vennero in mente le immagini di quella visione che avevo avuto oggi a scuola.

-Scarlett....Scarlett,Scarlett...-

La musica d'un tratto si fermò e sentii delle voci che mi chiamavano. Entrai al parco e seguì un sentiro pieno di lucine,non sò il perché ma sentivo che quelle voci provenivano da quelle piccole lucciole.

Le lucine mi portarono davanti a un albero,era quello della mia visione a scuola. Era uguale,alto,snello e leggermete curvo. Mi avvicinai di più e vidi di nuovo questo vortice nero. Avevo di nuovo questa sensazione di calore,come se già c'ero stata. Le lucine entrarono dentro questo vortice e io indietreggiai il passo,avevo un pò di paura,neanche ci dovevo stare qui! Dovevo andare al supermercato, prendere il pane e tornarmene a casa. Invece sono qui davanti a un albero con il tronco vorticoso e inquietante.

"...non sò se entrare o no... che faccio?"

Mi feci coraggio,mi avvicinai all'albero e toccai il vortice. Era freddo e molliccio,feci uscire il dito da quel coso e sospirai.

"Dai provaci"

Deglutii ed entrai nel vortice. La mia testa iniziò a girare,non solo la testa ma anche il nero che mi circondava,più giù vidi le lucine di prima,che si muovevano in una specie di danza. D'un tratto chiusi gli occhi e andai a sbattere contro il terreno,poi caddi in un sonno profondo.

-Hey! Svegliati.-

Mi disse una voce sconosciuta,ma sinceramente  non mi andava di reagire.

-HEYYY! SEI VIVAAA! SVEGLIATIIIII!-

Mi alzai di scatto e diedi uno schiaffo a quello sconosciuto. Era istinto,nessuno mi svegliava così bruscamente,neanche miss perfettina mi aveva urlato contro stamattina.

-Ma sei PAZZAA!!!- mi disse

-Senti bello,nessuno mi sveglia così. -

- Eh? Che tipa strana che sei,non hai le orecchie?-

- Ma che dici? Si che c'è l' ho! Sei cieco?-

In effetti guardando bene davanti a me non c'era un ragazzo tanto normale,aveva le orecchie lunghe come quelle...degl'elfi? Guardai bene il ragazzo,aveva i capelli rossi che gli arrivavano fino sotto le spalle,occhi verdi,non era tanto alto e aveva un viso davvero carino. Che strano,girai la testa da tutte le parti,ero seduta sul prato e intorno a me c'era tanto verde che pensavo di sognare, Alberi,piante mai viste prima, fiori,le luci di prima e vicino a me c'era un ruscello,sopra di esso c'erano delle creature strane,non sapevo che cosa fossero,erano minute,avevano delle piccole pinne ed erano celesti. Tutto intorno a me sembrava luccicare, era un paridiso terrestre.

-Mmm...allora...MI SPIEGHI COME HAI FATTO AD ATTRAVERSARE IL GRANDE ALBERO? NESSUNO L'OLTREPASSA DA ANNI ORMAI.-

l'elfo imbizzarito era leggermente alterato.

-NON LO SÒ! MA AVEVO SEGUITO DELLE LUCCIOLE CHE MI CHIAMAVANO!-

Questo tipo mi dava già sui nervi. A un certo punto l'elfo si avvicinò di più a me,talmente tanto da toccarci il naso. Arrossimmo.

- H-hey allontanati un pò!- lo spinsi con la mano

-N-on è possibile che un'umano possa attraversare il portale.-

- Senti non lo sò ok?-

- L'unica persona che lo può attraversare e..-

- Erik! Allontanati! Lei è Scarlett....Scarlett la nostra guardiana. È tornata.-

Disse una voce tremolante che si aggiunse.

Guardiana? Di cosa? Io?

-Scarlett...tu..!- disse Erik,Che finì con abbracciarmi. Ma che stava succedendo?

PhantasiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora