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Verso le 18:00 finii di assaporare quel mare in cui splendeva il chiarore della luna e delle stelle in mezzo all'oscurità della notte. Poco dopo arrivammo a casa mia nonna, dove avevamo intenzione di soggiornare per queste vacanze invernali. Ho sempre amato la mia nonna paterna. Lei è colei che mi ha in parte educato e mi ha visto crescere, parte della mia infanzia l'ho trascorsa assieme alle sue battute e le sue telenovelas della Rai. Inoltre è grazie a lei che è stato ereditato il riconosciuto piatto tradizionale di famiglia "riso al forno" formato da riso di ottima qualità con mozzarella, mortadella, pomodori e patate lesse. In assoluto il mio cibo preferito, dove il bis di certo non è mai mancato. Ultimamente però, a causa della piccola "localizzazione" fatta dai miei zii e da mia nonna, tutto era cambiato. Prima quando venivo in questo paesino abitavano in una sorta di villetta costruita dal mio bisnonno stesso e sin da bambino amavo restare giù in giardino per giocare a pallone oppure per raccogliere i limoni che crescevano ogni anno, api permettendo. Infatti, le api, sono sempre stato simbolo di paura per me, nonostante io in tutti i miei 15 anni di vita non sia mai stato punto. Ora, comunque sia, già da due annetti, dopo che la nonna e i miei zii si sono trasferiti, mi ritrovavo davanti un appartamento che pareva la dimora di un re, grazie alla sconfinata lunghezza che si ergeva per tutto il corridoio. A momenti mi perdevo! Verso le 20:00 la nonna aveva preparato il classico riso al forno, in particolare per il suo nipotino Pietro. Ah, dimenticavo, oggi è la vigilia di Natale e di conseguenza i miei fratellini stavano pulpitavano nell'attesa di vedere il caro Babbo Natale, ovviamente con tanto di risultato invano, non tanto per smentire la loro credenza in esso, bensì per il solo fatto che, come me alla loro età, entro mezzanotte già crollavano al suolo privi di sensi tanta era la fatica per rimanere svegli. Io oramai non riuscivo più a pregustare il senso del regalo, anzi, ogni volta che i miei mi chiedevano cosa volessi per Natale, non avevo mai una risposta pronta. L'unico elemento che mi ha sempre fatto respirare l'aria natalizia è quella di famiglia. Infatti oggi per quanto riguardava i parenti di mio padre, eravamo al completo. Passata la mezzanotte qualche bicchiere di spumante non mi era mancato. Ultimamente c'è sempre una scusante per ottenerne un goccino, mi piace davvero molto. La maggiorparte dei miei cugini avevano quasi il doppio della mia età, ma erano tutti molto simpatici. Dei minorenni gli unici superstiti a quest'ora eravamo io e mio cugino di secondo grado, una vera e propria peste reincarnata da chissà quale creatura dotata di stupefacenti mal assortiti. Tuttavia, era stato di una gradevole compagnia, nonostante avesse qualche anno in meno di me. Era un buon metodo per riaccendere il mio classico carattere infantile, sempre tenuto senza un minimo di ritegno davanti a tutti. Per le 3:00 di notte stavo collassando dalla totale stanchezza, fino a quando dopo dieci minuti, dopo aver fatto i bisognini che il mio sacro bagno mi concede, mi scaraventai nel letto. 

Io, la natura e il cieloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora