Extra 4 - Natsuo Todoroki

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Natsuo è contentissimo di iniziare l'università e lo è ancora di più all'idea del suo trasferimento nei dormitori, anche se gli dispiace lasciare sua sorella e suo fratello con Endeavor.

Al momento è in camera sua, circondato da tantissimi scatoloni di tutte le misure, aperti o chiusi. Ha quasi finito e al momento sta controllando l'ultimo cassetto del suo comò, quando trova qualcosa che non vedeva da molto tempo: la pallina che Touya e Fuyumi gli avevano regalato in quel compleanno di tanti anni prima.

Le farfalle di ghiaccio sono ancora intatte stranamente, ma le fiammelle di cartone ormai sono gelide e, come tutta la pallina, circondate da uno spesso strato di polvere. Una delle poche cose che ricorda di quel giorno è ciò che suo fratello gli aveva promesso: le avrebbe scaldate ogni volta che sarebbe servito.

Peccato che poi le cose iniziarono a farsi complicate in famiglia e non ci fu più il tempo di perdersi nei bei momenti sereni. Infine, quel fatidico giorno, le fiamme sarebbero state troppo potenti e avrebbero distrutto la pallina intera, proprio come avevano fatto con il loro proprietario.

Natsuo sente una rabbia improvvisa verso quello che dovrebbe essere definito il loro padre, che però non ha saputo ricoprire tale ruolo. E sente della rabbia e del rimorso anche verso sé stesso, che non ha saputo fare di più per aiutare i suoi fratelli e sua madre, se non piangere, fare il broncio e farsi proteggere dal fratello maggiore.

Probabilmente era il membro della famiglia con cui si confidava di più, ma nonostante ciò non gli è mai stato di nessun aiuto, anzi, per lui era solo un peso. Sapeva che Touya non lo considerava tale, ma vista la sua inutilità sia fisica che psicologica non poteva essere altrimenti.

Ricordava di tutte le volte che Touya veniva nella sua stanza, alla ricerca di qualcuno con cui sfogarsi, mentre si chiedeva per quale motivo fosse stato messo al mondo: "Perché sono vivo se non ho nemmeno uno scopo? Esisto solo per essere un fallimento?" E Natsuo cercava di capire, ma allo stesso tempo era confuso e quasi spaventato dal suo fratellone che continuava a proteggerlo, facendosi carico di un peso che non gli apparteneva, ma che avrebbe dovuto condividere con loro.

Il senso di colpa cresce ad ogni passo che fa verso la porta di casa, pronto ad andarsene e a lasciarsi tutto alle spalle :il dolore, la solitudine, la pazzia, il terrore, la morte e, forse, anche quei pochi ricordi felici che non sono sprofondati in un mare di disperazione, compreso il piccolo ma sincero sorriso di Touya.

[parole: 435]

Non si nasce Villain, si diventa |Touya Todoroki - Dabi|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora