Non si nasce Villain, si diventa |Touya Todoroki - Dabi|

Extra 2 - Rei Todoroki

In una stanza d'ospedale al momento ci sono quattro persone che chiacchierano tra loro delle novità e di ciò che hanno fatto di recente, ma una di loro si è improvvisamente persa nei propri pensieri.

Rei Todoroki osserva con amore i suoi tre figli finalmente riuniti e sereni: Fuyumi sorride allegramente alla storia che Natsuo sta raccontando, anche se quest'ultimo non sembra altrettanto divertito, al contrario, si direbbe che gli infastidisca molto ciò di cui sta parlando, mentre Shoto ha come sempre un'espressione apatica, ma chi lo conosce bene potrebbe riconoscere l'ombra di un sorriso sui suoi lineamenti.

E Rei pensa a come sarebbe bello se anche il marito e il primogenito fossero lì, come una vera famiglia. Ma ciò non è possibile, perché Enji non viene mai a trovarla, entrambi troppo insicuri e spaventati, e Touya purtroppo è morto in giovane età.

Touya... anche solo a pensarci, Rei sente un peso sul cuore e rivede le fiamme blu del Quirk di suo figlio, le stesse fiamme che l'hanno crudelmente strappato via da questo mondo.

Forse avrebbe dovuto fare qualcosa, lo sa, ma in quel periodo della sua vita, Enji era sempre agitato e diventava aggressivo con un nonnulla. Queste sono solo scuse, è ovvio: lei era sua madre, avrebbe dovuto difenderlo a costo della vita, invece era lei che si sentiva rassicurata e protetta da quelle spalle troppo piccole per portare un peso così grande; era lei che poi ha confuso quella schiena confortante con quella brutale di suo marito, e quegli occhi dolci e gentili che urlavano disperatamente alla ricerca di un aiuto che non sarebbe mai arrivato con le occhiate furenti e mortali che Enji le rivolgeva ogni volta che provava a fare qualcosa.

Non era del tutto colpa di Rei, lo sapeva, però non poteva fare a meno di pensare che, se solo avesse trovato il coraggio di ribellarsi, ora Touya sarebbe ancora vivo, a ridere con un sorriso malizioso di ciò che Natsuo stava parlando.

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