My hero

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Iniziò un nuovo giorno per i due giovani cadetti. Il biondo si svegliò presto, oramai abituato a gli orari della caserma, mentre il rosso stava ancora dormendo beatamente all'interno del proprio letto. Il biondo per evitare che il compagno arrivasse in ritardo lo provò a svegliare il più dolcemente possibile, per evitare degli sguardi pieni d'odio verso i suoi confronti.....ma questo servì a poco. Il rosso appena si svegliò era a un passo dalla bestemmia, guardava il biondo  con una espressione che poteva trasmettere tutto l'odio che provava in quel momento. Un brivido passò lungo la schiena del compagno impaurito da quello sguardo così maligno "S-scusami se ti ho svegliato. Ma se non ti sbrighi faremo tardi. Nessuno ti ha dato indicazioni sugli orari?" chiese il biondino intimidito, con voce tremante . Il rosso ancora con quello sguardo temerario stampato sul viso scosse la testa come segno di negazione, girandosi, per non vedere l'espressione penosa e tremante del compagno, per infine raggomitolarsi confortevolmente all'interno del proprio piumone, ignorando le parole del biondo. "Senti se non ci sbrighiamo saremo nei guai, ti prego non voglio essere sgridato dai prof." Il rosso si girò nuovamente verso il biondo, rassegnandosi dal suo crudele destino, si alzò sbuffando, incamminandosi verso il bagno. Il biondo fece un sospiro di sollievo meravigliandosi di essere sopravvissuto a quel ghigno e si iniziò a preparare anche lui per andare a gli allenamenti.  Appena il rosso uscì dal bagno lavato con una canotta color latte, semi trasparente, andò verso la direzione del  compagno per mettersi la tuta che li era stata data il giorno prima appena arrivato alla caserma. Keigo, oramai pronto, si girò verso di lui e notò delle ustioni su braccia e schiena sul corpo del rosso, così incuriosito li chiese come avesse fatto a procurarsi quei brutti danni. Il ragazzo dai capelli cremisi non fece altro che ignorarlo senza darli una risposta. Il biondo non rimase molto sorpreso d'essere stato ignorato, oramai aveva capito che il compagno lo stava odiando a morte per averlo privato del suo beato sonno. 

I due compagni dopo circa 10 minuti entrambi pronti arrivarono in palestra per poco non arrivando in ritardo

Keigo durante gli allenamenti era parecchio distratto, non riusciva a levarsi dalla testa le ustioni violacee del ragazzo dai capelli cremisi. Era troppo curioso, voleva sapere cosa gli era successo, non riusciva a soffocare quella voglia di sapere...
Essendo molto distratto venne sgridato parecchie volte dai suoi mentori a cui stava iniziando a mancare la voce a forza di urlare per correggerlo. Keigo per usare il suo potere al meglio doveva concentrarsi e focalizzare il bersaglio. Questa era l'unica cosa che in quel momento non era in grado di fare. I suoi mentori stufi e senza voce lo mandarono in camera caciandolo dalla stanza, riferendogli che le ore perse quel giorno le avrebbe recuperate il giorno dopo passando tutta la giornata al interno di quella saletta angusta e rovinata.  Il biondo non fece altro che annuire senza dare peso alle loro parole ignorandoli completamente, per ora il suo obiettivo non era quello di allenarsi e dare retta a quegli adulti insensibili, l'obbiettivo che aveva focalizzato oramai era quello di scoprire l'identità del ragazzo dagli occhi cristallini, così magari stabilire un  rapporto di amicizia "Voglio rompere il ghiaccio. Voglio farlo uscire dal suo nascondiglio. Voglio diventare suo amico." questi pensieri rimbombavano all'interno della testa del biondo, aveva già capito che dentro a quello sguardo di ferro c'era una persona buona, il suo acuto intuito non si era mai sbagliato e sicuramente non avrebbe sbagliato neanche questa volta, per questo non pensò di arrendersi neanche un millesimo di secondo, avendo una completa fiducia in se stesso. Così ,disubbidendo ancora una volta, appena vide i professori allontanarsi sgattaiolò verso la stanza del compagno. Finalmente riuscì a ammirare di nuovo quello spettacolo così intenso, le emozioni del ragazzo dai capelli dorati si attorcigliavano all'interno del suo petto facendogli risentire quelle farfalle che si divertivano a giocare ad acchiapparella volando all'interno del suo piccolo stomaco rendendo rossastre le sue guance, quelle farfalle lo stavano ferendo, sentiva il proprio peso corporeo maggiore rispetto a pochi attimi prima, come se stesse piano piano diventando un tutt'uno con il terreno, le sue caviglie stavano tremando come foglie colpite dal vento, sentiva il suo equilibrio piano piano perdersi in quelle fiamme, erano troppe emozioni mai provate, li era impossibile contenerle, i suoi occhi erano illuminati da quell'incendio cristallino che li riempiva il cuore di delle emozioni completamente sconosciute, ma allo stesso tempo bellissime. Era diverso dal giorno prima, non aveva mai provato queste sensazioni, sentiva le fiamme del compagno diventare una parte del suo corpo, ma non si sentiva bruciare, non lo aveva colpito, anzi non lo aveva neanche sfiorato fisicamente, sentiva un'emozione completamente differente; sentiva che quelle fiamme avevano preso posto all'interno del suo cuore, da fuori li riteneva uguali al giorno prima ma dentro di se le vedeva diverse, come se quel blu così intenso aveva riempito completamente il suo corpo. Non capiva come era possibile ma non si soffermò tanto su questa sensazione, preferì godersi lo spettacolo. "Sono così incantevoli...come può essere uno spettacolo di così tanta bellezza umano." pensava il biondo onorato di assistere a quello spettacolo unico al mondo.  Oramai era su un altro mondo, la sua testa aveva abbandonato la terra già da tanto tempo ormai,  il rosso era di spalle, non riusciva a vedere il suo volto.   Appena finì quell'aurea azzurra il biondo riuscì finalmente a vedere il viso del compagno.... il creatore di quello spettacolo così immenso era completamente a pezzi; era sfinito, le sue lacrime si mescolavano al sudore che li colava dal viso a causa dell'enorme sforzo fatto, si inginocchiò a terra con neanche un briciolo di forza in corpo, le sue ustioni erano peggiorate,  e solo da li Keigo capì da dove provenivano quelle macchie viola così bizzarre, estinguendo qualsiasi suo dubbio. Non avrebbe mai potuto immaginare che il rosso per creare quello spettacolo così incantevole doveva pagare un prezzo così alto. Il mentore, che lo stava osservando in silenzio munito di una strana tuta blu scuro fatta apposta per rimanere il più vicino possibile a quelle fiamme senza ferirsi, dalla sua bocca uscirono solo e solamente giudizi neanche una minima frase di conforto verso il povero ragazzo accasciato a terra senza neanche un briciolo di forza in corpo. Dopo tutto non aveva tuti i torti, il rosso aveva fallito nel portare a termine il suo obbiettivo, ma quei giudizi erano veramente troppo severi. Il biondo era paralizzato nel vedere quella scena straziante, aveva gli occhi fuori dalle orbite, uno sguardo così sorpreso quanto infuriato, in quel momento avrebbe potuto uccidere chiunque solo lo sfiorasse con un dito. Il professore se ne andò senza neanche un minimo di pietà verso i confronti del rosso lasciandolo la disteso per terra come un cadavere in decomposizione. Keigo si nascose per evitare di essere sgamato da quel demone senza anima e senza cuore, se lo avesse visto, chissà quali punizioni avrebbe dovuto subire. Appena non si accertò che il mentore si era allontanato  corse verso il compagno accasciato a terra impaurito per le sue  condizioni critiche. "EHY EHY TOU, RESISTI TI PORTO IN INFERMERIA" il rosso girò lievemente la testa spaventato non riconoscendo la voce del compagno inizialmente, la confuse anzi a la voce di un suo familiare, il fratello minore Natsuo che in quei casi veniva sempre in suo soccorso, ma appena mise a fuoco la vista riuscì a capire da chi provenisse quella voce, si sollevò dal fatto che era semplicemente quel pennuto, ma rimase comunque parecchio sorpreso dal suo comportamento essendo praticamente ancora sconosciuti, non ebbe neanche il tempo di aprire bocca che il biondo lo aveva già preso in braccio, lo teneva stretto a se, come se fosse impaurito che qualcuno potesse rubarlo, sfilandolo dalle sue esili braccia. Inizia a battere le maestosi ali cremisi sollevandosi da terra iniziando a volare il più velocemente possibile verso l'infermeria. Il rosso lo guardò più stranito del momento precedente, con voce soffocata e tremante dalla stanchezza e dai danni che li aveva procurato il calore delle fiamme alla gola disse sorpreso. "M-ma che stai facendo?! Verrai sgridato mettimi giù brutto pennuto!" I movimenti di Keigo non cambiarono, lo ascoltava ma non aveva intenzione di obbedire i suoi ordini, il suo obbiettivo era stato focalizzato l'ultimo passo era quello di portarlo a termine. Il rosso basito dal suo silenzio e dalla sua ostinazione, prova a convincerlo con un tono più dolce e pacato, ancora non comprendendo il motivo delle sue azioni  "*coff coff* perchè ti stai prendendo cura di me?...non ci conosciamo ne-" non riuscì a finire la frase per colpa di una occhiata fulminante da parte del compagno stufo di sentire le sue frasi senza senso, irritato altamente dalle sue parole. "Io sto facendo quello che avrebbe fatto un vero eroe" 

𝚆𝚑𝚢 𝚒 𝚕𝚘𝚟𝚎 𝚢𝚘𝚞...✍︎ //Dabi x Hawks Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora