Una notte di luna piena.

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Touya

Esce dall'infermeria la sera tardi. Mentre cammina sul grande corridoio che lo avrebbe ricongiunto alla sua piccola cameretta, il suo sguardo viene catturato dalla flebile luce della luna piena che prendeva il ruolo da protagonista in quel cielo blu riempito da tante piccole stelline. "che giornataccia....avrei preferito morire invece di vivere questo orribile giorno." pensa con gli occhi illuminati da quella splendida luce. La notte da sempre è stata il suo momento preferito. Non si sarebbe mai annoiato di ammirare la luna, che come ogni notte risplendeva in mezzo al buio. Anche se era una figura senza anima che semplicemente faceva cosa la natura le imponeva, a lui piaceva immaginare che i crateri che erano presenti sulla sua superficie formassero un viso, con tante espressioni diverse, come se anche essa fosse in grado di esprimere delle emozioni, le cose per lui più difficili da controllare e comprendere. A volte pensava come quel viso pallido riuscisse a sopportare il fatto che il sole fosse più splendente di lei, che esistesse un'entità impossibile da raggiungere, un obbiettivo impossibile da realizzare, come faceva a combattere contro il vuoto che le donava questo sentimento orrendo. La invidiava, per lui era un mistero, ma aveva intenzione di scoprirlo. Fa un profondo sospiro, la saluta con un piccolo sorriso e riprende il suo cammino. "Spero che Keigo non faccia troppe domande, non c'è la faccio più sono troppo stanco, desidero solo che stia in silenzio." Dopo poco tempo arriva a destinazione, prende la chiave della camera e la infila dentro la serratura aprendo la porta. Prima di entrare aspetta una reazione da parte del biondino, che stava giocando come al solito con una delle sue piume rosso fuoco.

Keigo

Sente la porta aprirsi e di colpo si volta verso di essa per capire se ad aprirla fosse stata la persona che attendeva fin da troppe ore. "Touya..." bisbiglia limitandosi a guardarlo. Lo lascia entrare senza porgli tutte le domande che lo avevano assalito fino a quell'istante. In silenzio abbassa il capo ascoltando i suoi movimenti e cercando di capire se si sarebbe infilato subito sotto le coperte. Non udendo una risposta al suo richiamo, capisce che non aveva intenzione di parlargli, e questo lo rendeva triste. Prende coraggio e decide allora di tentare di prendere in mano la situazione con delle semplici parole, che a volte potevano incidere più di una spada, se non avesse risposto neanche a quelle se ne sarebbe fatto una ragione e sarebbe rimasto in silenzio. "Penso che sia da sciocchi chiederti scusa per averti salvato la vita, infatti non sarà questo che io farò. Voglio dirti che hai ragione, sono un ingenuo, ma lo accetto, perché se essere ingenui significa fare del bene, allora l'obbiettivo della mia vita diventerà essere la persona più ingenua che esista. Sono contento che tu sia salvo. Buonanotte Touya." Parla con un tono pacato, leggermente scuro, non era disinvolto ed euforico come al suo solito. Si infila sotto le coperte e tira giù le piume che avevano invaso il suo letto aspettando pazientemente una risposta, anche se era convinto che non l'avrebbe mai ricevuta. 

Touya

Anche se non voleva lo ascolta comunque. La sua voce lo irritava, non perché avesse un suono acuto e stridulo ma perché sapeva che era a causa sua se adesso sembrava triste. Intuisce che anche lui fosse confuso e in un certo senso irritato verso i propri confronti. Capisce che le sue parole lo avevano veramente ferito, non era stata sua intenzione... di questo ne era certo, ma purtroppo come al suo solito non era riuscito a controllarsi. Appena interrompe il suo intervento si volta verso di lui, il biondo che lo stava involontariamente distruggendo. Nota che non lo stesse più guardando e abbassa lo sguardo pensieroso "mi stai dando le spalle... forse sarai stanco anche tu, ma conoscendoti credo che il tuo unico desiderio sia ottenere delle risposte...riesco a capire quello che stai provando." Pensa in pena per lui.  Si alza dal letto, combattendo contro i dolori e si siede al suo fianco, sopra il materasso del letto del biondo.  Rimane in silenzio per alcuni secondi per pensare a quello che dovesse dirgli. "Sono io quello che deve scusarsi. Sono una persona cocciuta e me ne rendo conto, ho lasciato scappare quelle parole che molto probabilmente ti hanno ferito, ho visto...la tua forza di volontà e il tuo aiuto come-" si ferma improvvisamente dal parlare, spalanca gli occhi alzando il capo, poiché finalmente riesce a ottenere la risposta che stava cercando "dei nemici, delle cose a me sconosciute, che io non ho mai avuto il desiderio di provare e che non ho mai sentito di fare, si...ero spaventato dalla tua benevolenza..." i suoi occhi celestini si illuminano di gioia e la sua mente riesce a liberarsi di una delle tante domande che la riempivano. "ecco perché le tue risposte erano sbagliate... non saresti mai stato in grado di rispondere a una domanda impossibile per una persona esterna alla mia mente da chiarire. Perdonami Keigo, adesso ho capito è stata tutta colpa mia. Facciamo finta che questo non sia mai successo....per favore" la sua voce a tratti era tremante dallo stupore, aveva scoperto un nuovo modo di vedere le cose, tutto questo grazie a lui, ed è per questo che li è incredibilmente grato. 

Keigo

Contro ogni sua aspettativa lo sente avvicinarsi, incredulo dallo stupore si gira e gli fa spazio per sedersi. Lo ascolta molto attentamente, era contento, finalmente stavano discutendo come delle persone normali, si rende conto che, anche se lentamente, stava raggiungendo il suo obbiettivo iniziale, forse veramente un giorno sarebbero diventati veri amici. "siamo due persone completamente diverse, è stato grazie a un miracolo divino che ci siamo incontrati, perché sicuramente se ti avessi visto per strada  ti avrei ignorato come un qualsiasi passante, perdendo l'occasione di conoscere una persona  così rara e meravigliosa come te, mi stupisci sempre di più in ogni minuto che passa, sei incredibile." pensa in silenzio con il viso riempito dalla gioia dello stupore che gli avevano trasmesso le sue parole. Poggia una mano sulla sua spalla allungando uno dei suoi soliti raggianti e bellissimi sorrisi. "Ti perdono Tou, sono contento che hai capito. Scusami, non riesco a reggere momenti come questi." dalla gioia inizia a battere le ali come un pennuto e imbarazzato ridacchia. Dopo poco riesce a calmare i suoi sentimenti e lo guarda dritto negli occhi perdendosi in quel bellissimo mare azzurro ritornando a essere il Keigo Takami di tutti i giorni.  "Adesso per sdebitarti per quanto mi hai fatto sentire in colpa ti obbligo a dormire insieme a me perché non riesco a prendere sonno. Alza quelle chiappette bruciacchiate e unisci il tuo letto al mio sbrigati!"

Questo fu il primo passo che segnò l'inizio di una grande e insolita amicizia...che forse un giorno sarà così forte da passare a un grado successivo. 

//ehi ehi ehi! Contro ogni vostra aspettativa la vostra cara e amata Akira è tornata! Mi sento incredibilmente in colpa per non aver pubblicato niente per mesi, purtroppo ho iniziato il liceo classico e non ho mai trovato il tempo di rilassarmi e iniziare a scrivere. Ho anche cambiato impostazione, da oggi penso che scriverò con questo metodo. Spero che questo capitolo della storia sia stato di vostro gradimento ihih ;]

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 24, 2023 ⏰

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𝚆𝚑𝚢 𝚒 𝚕𝚘𝚟𝚎 𝚢𝚘𝚞...✍︎ //Dabi x Hawks Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora