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Mi trovavo seduta sul divano accanto a Spencer.

"Allora... non sono a conoscenza del motivo per il quale io ti stia dicendo questo  , visto che ti conosco da sole poche ore.

" Non sapevo a cosa si riferisse, ma ero curiosa nel sentire quello che voleva dirmi.

" Qualche giorno fa, ho litigato pesantemente con la mia ragazza, beh ormai ex, lei mi ha solamente usato. Ha anche insultato la mia famiglia pesantemente...Mia madre c'è rimasta veramente male e io mi sento una merda per averla umiliata in questa maniera." si interruppe.

Iniziò a piangere, io ero molto preoccupata per lui, si era aperto con me. Mi aveva raccontato una parte della sua vita molto importante e decisi di prendergli  le mani. Con questo gesto avrei voluto fargli capire che in me avrebbe trovato un sostegno.

Appena sfiorai la sua pelle, una scossa invase il mio corpo. Accarezzavo delicatamente le sue mani e lui me lo faceva fare. Dopo un po' mi disse " Guardiamo un film?" io accettai e lasciò a me la scelta. Così scelsi un film random su Netflix, ma non riuscii a vederlo poiché mi addormentai.

 
Aprii gli occhi lentamente, mi ritrovai con la testa poggiata sul petto di Spencer che mi stringeva a se.

Stavo bene in quella posizione, mi sentivo protetta e non volevo muovermi. Spencer ad un tratto aprì gli occhi, "Buongiorno Miss" la sua voce assonata era stupenda, ma era tornato lo stronzo del giorno prima, quel soprannome non mi piaceva.

La cosa che mi colpì  fu che anche lui non si mosse, e rimanemmo abbracciati per un po'. L'imbarazzo in me cresceva sempre di più, sentivo i suoi occhi addosso e decisi così di alzarmi dal divano. Lui non reagì.

" Devo andare." dissi e mi diressi subito alla porta senza poter dargli il tempo di rispondermi.

Non so se lo avrei rivisto, ma ero stata ingenua a rimanere li, non dovevo proprio entrare in casa sua. Non devo rifare gli stessi errori che ho commesso in passato.

Ho sofferto davvero tanto, e mi si chiude lo stomaco se penso a tutto quello che ho passato per Cole, e nonostante questo continuo tuttora a starci male. Rivederlo ieri non ha aiutato.  Decisi di chiamare le mie amiche e di organizzare una festa per dimenticare tutto quello che era successo, e soprattutto per cercare di dimenticare Spencer.

Organizzammo una festa a casa mia, mi aiutarono Kelly, Abby e Cheryl. Per Kelly era un modo per distrarsi e non pensare all'accaduto della notte precedente, per Abby e Cheryl era un motivo in più per divertirsi. Ovviamente Cheryl si occupò di procurare dell'alcool. Abby invece si occupò degli inviti.  Invitò così tante persone  che non potevo immaginare come sarebbe stata ridotta la mia casa il giorno dopo.

La maggior parte della gente presente alla festa non la conoscevo nemmeno.

Sì, tra alcool e musica per un momento ho dimenticato i miei problemi, ma senza ottimi risultati.

Inutile dire che la mattina dopo era un caos: bicchieri sparsi per casa, gente ancora sbronza sui pavimenti e molto ma molto disordine. Per fortuna le mie amiche mi aiutarono a ripulire tutto e a rimettere a posto. Dopo aver finito decisi di uscire e di andare a fare due passi, questi due giorni erano stati davvero ricchi di avvenimenti inaspettati.

Avevo cercato in tutti i modi di non pensare più a Spencer ma invano. Io a quel ragazzo che si era confidato con me, che mi aveva abbracciato e stretta a se per tutta la notte, ci pensavo e non potevo farne a meno. Stavo camminando con  i miei auricolari, lungo il percorso del parco. Ero immersa nella musica e nella natura, senza avere distrazioni esterne. Sentivo dei rumori molto lontani, ma sempre più intensi così, mi tolsi gli auricolari e vidi Spencer che mi chiamava.

Ma cosa avrebbe potuto volere da me? Perché  mi stava chiamando? Non poteva semplicemente lasciarmi in pace? 

" Ei, ieri te ne sei andata di corsa, non vorrei averti spaventata Miss". Questo nome mi urtava sempre di più . " UNO non chiamarmi Miss" ....

"Miss " disse lui.

" Puoi smetterla per favore e perché mi hai seguito, non voglio vederti".

" Non la smetto, sei bella quando ti arrabbi".

Cosa? Sono bella? Quelle parole mi risuonavano nella testa, aveva detto che ero bella.

" Questo non cambia il fatto che io non voglia vederti".

" Beh ma a me non importa se tu vuoi vedermi o no. Io voglio vederti".

Quelle parole mi colpirono. Ma non potevo, non dovevo cedere, l'idea di stare male mi assaliva e stavo andando in panico.

" Cosa ti prende? Ho detto qualcosa di sbagliato?" Non risposi, non ne avevo la forza, mi tornò in  mente tutto il male che Cole mi aveva fatto. Scoppiai in lacrime, le mie gambe iniziarono a cedere. Proprio quando stavo per cadere Spencer mi afferrò, fui assalita dal suo buonissimo profumo e dal calore che mi trasmetteva.

Lo strinsi forte e mi adattai alla sua corporatura.

CHANGE MEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora