4

110 21 24
                                    




Quando mi calmai mi staccai da Spencer.

Erano strane le sensazioni che quel ragazzo riusciva a trasmettermi, non le capivo; non comprendevo come potesse farmi sentire in quella maniera. Lo ringraziai e lo salutai.

Nel momento in cui stavo per andarmene lui mi afferrò per un braccio.

" Dove pensi di andare? Ti sei presa cura di me quando ero in condizioni pessime e ora lo farò io con te. Voglio farti divertire."

Sorpresa da questa sua affermazione, non accettai subito, ma volevo davvero pensare ad altro e Spencer riusciva a farmi dimenticare i miei problemi e soprattutto Cole.

"Va bene, ma solo per stavolta" dissi.

Spencer mi fece salire in macchina dal lato del passeggero e partì. Non sapevo dove fosse diretto, fin quando non arrivammo.

Mi aveva portato ad un luna park.

Ero sorpresa, non avrei mai immaginato che mi avrebbe portata in  un luogo che trasmette così tanta gioia e allegria alla sola vista. Mi prese per mano e sentii un brivido invadere il mio corpo. Mi portò su quasi tutte le giostre del luna park, non avevo mai riso così tanto prima d'ora.

"Ti stai divertendo Miss?"

"Si ma non chiamarmi così." feci il broncio.

" Come sei carina" disse.

" Basta con questi complimenti, andiamo a casa".

" Va bene, anche se avevo qualcosa in mente.." Mi bloccai d'istinto, non riuscivo a capire cosa volesse intendere, ma decisi di non dargli peso. Mi riaccompagnò a casa. Lo salutai e salii nel mio appartamento.

Decisi ti rilassarmi così  riempii la vasca, accesi le candele profumate e  rimasi lì per più di un'ora. Dopo essermi vestita, accessi il telefono e trovai delle notifiche. Una era da parte di Spencer che mi aveva scritto su instagram poiché non aveva il mio numero.

L'ultima, invece, la peggiore.

Non capivo se fosse reale o meno. Il display si accese nuovamente, due notifiche : erano da parte di Cole.

Avevo passato una giornata stupenda ed ero riuscita a dimenticarmi di lui grazie a Spencer e poi mi arriva un suo messaggio.. Non ci sentivamo da mesi.

" Ehi, dobbiamo parlare" aveva scritto.

Quelle parole rimbombavano nella mia testa che fu invasa da mille pensieri. Ero nel panico, non sapevo cosa fare, mi chiedevo la motivazione del suo messaggio ma non riuscivo a trovarne nemmeno una. Dopo quello che aveva fatto cosa voleva da me, non avrei dovuto nemmeno rispondergli. Ma lo feci. Lo chiamai. Il telefono squillava quando ad un certo punto sentii la sua voce" Crystal?"

Non riuscivo a rispondere, tutta la mia forza e il mio coraggio erano svaniti nel nulla. Dopo un po' trovai la forza per dire quelle quattro parole " COSA VUOI DA ME?".

Non erano uscite fuori con il  tono aggressivo che  mi sarei aspettata, ma almeno ero riuscita a pronunciarle.

"Ti devo parlare, incontriamoci al bar vicino casa mia alle nove ".

Non sapevo dove avrei trovato la forza di incontrarlo e di parlargli ma accettai e riattaccai. Non persi tempo nel prepararmi indossai una semplice tuta grigia, una felpa e mi feci una coda alta. Quando arrivai sulla soglia della porta  del bar ebbi dei ripensamenti, ma mi feci coraggio ed entrai. "Ciao Crystal".

Mi salì un groppo in gola.

" Ciao Cole volevi vedermi...".

" Si, volevo dirti che mi dispiace per tutto quello che ti ho fatto e volevo dirtelo di persona." Cosa? La rabbia cresceva in me sempre ti più.

" Ti dispiace? Ti dispiace? Ma chi vuoi prendere in giro, e come puoi pretendere di farmi venire qui e volere che io ti creda dopo avermi tradito. " ci fu un attimo di silenzio poi continuai.

" Si, è questo quello che hai fatto mi hai tradito, io ti amavo cazzo, eri tutto per me. Sono stata una merda per colpa tua e ora mi vieni a dire che dispiace. No, non lo accetto" La mia rabbia era ormai incontrollabile, ma fuoriuscì dal mio corpo  attraverso le lacrime. Iniziai a piangere.

Cole si avvicinò a me per abbracciarmi. " Toglimi le mani di dosso!" Si allontanò ti scatto.

Squillò il mio telefono, era Spencer. Uscii dal locale di corsa, e proprio mentre uscivo Cole gridò" Non ho mai smesso di amarti, dal primo giorno che ti ho vista, e mi pento per quel gesto stupido che ho fatto, perché io amo te".

Quelle parole mi facevano male, e allo stesso tempo mi risuonavano in testa "NON HO MAI SMESSO DI AMARTI" aveva detto.

Non sapevo cosa pensare, il flusso delle mie lacrime si intensificò sempre di più. Risposi alla chiamata di Spencer, cercando con tutte le mie forze di placare il pianto.

" Crystal, stai bene? "

" Si, tranquillo"

"  Stai piangendo? Dove sei in questo momento?"

"Vicina al Bar Lucy's"

" Aspettami lì, arrivo subito". Passarono soli cinque minuti e Spencer arrivò, mi fece salire in auto. Non capii cosa mi stesse dicendo, non potevo, avevo solo le parole di Cole per la testa " NON HO MAI SMESSO DI AMARTI". Questa era la frase che si ripeteva nel mio subconscio.

Spencer mi portò a casa, mi fece sedere sul divano e mi diede dell'acqua. Gli ero davvero riconoscente.

" Vuoi raccontarmi quello che è successo? " Feci cenno di no e lui si sedette accanto a me.

Io appoggiai la testa sulla  sua spalla e quando mi calmai gli raccontai tutto, " Che pezzo di merda" esordì Spencer. Quelle parole mi diedero sollievo e mi fecero sorridere. Spencer anche se mi conosceva da poco tempo riusciva a risollevarmi il morale.

Qualcuno suonò improvvisamente alla porta, non aspettavo visite.

Era Abby.

Le aprii la porta e la feci entrare. Abby, indossava i suoi amati pantaloni a palazzo e un maglioncino rosso, aveva i capelli mossi raccolti dietro in una crocchia e un cappotto nero. Mi lanciò uno sguardo interrogativo, guardava me e poi Spencer e poi di nuovo me. " Perché hai pianto e chi è lui? " disse indicando Spencer.

" Ehm, è una lunga storia.." le risposi.

CHANGE MEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora