Venni improvvisamente svegliata da una luce accecante.
Non avevo voglia di alzarmi. Mi stropicciai gli occhi e lanciai un'occhiata veloce in direzione dell'orologio appeso sulle pareti beige della mia camera.
" Cazzo" mormorai con voce ancora impastata dal sonno.
Tentai di alzarmi e non appena lo feci mi ricordai di essere in compagnia.
Spencer mi stava stringendo a se in una stretta presa. Era tardi, dovevo svegliarlo.
Commisi un errore. Mi soffermai a guardarlo. Con le mie dite accarezzai i lineamenti del suo volto, scendendo dalla fronte fino alle labbra. Non appena feci scorrere le mie dita sulle labbra di Spencer me ne ricordai il sapore, le sensazioni provate e tutto quello che quel magico bacio mi aveva trasmesso. Non potevo negare che in quel momento lo desideravo, avrei voluto avventarmi sulla sua bocca e far si che le nostre labbra rimanessero incollate per sempre. Tornai alla realtà quando Spencer pian piano aprì gli occhi.
" Buongiorno miss."
' O MERDA . . . quella voce, quello sguardo.'
La sua voce assonata mi fece sciogliere, non potevo resistergli.
" Buongiorno Lahey " squittii io con evidente tono imbarazzato.
" Da quando mi chiami per cognome?" chiese stranito.
" Da oggi e fin quando non mi chiamerai più miss." risposi con un sorrisetto di sfida, il quale venne contraccambiato da lui.
" Perché sei così vicina? Non ce la fai a starmi lontano vero?" ammiccò.
Io sprezzante mi voltai di scatto dall'altro lato e feci per alzarmi dal letto.
Mi afferrò per i fianchi, tirandomi a se. Appoggiò il suo torso nudo sulla mia schiena, quel contatto inaspettato mi diede i brividi.
" Ehi! lasciami andare, avremmo dovuto essere in piedi molto tempo fa." dissi provando a rialzarmi nuovamente.
" Non voglio alzarmi da questo letto e non voglio rimanere qui senza di te." disse mettendo il broncio.
Era così carino, come potevo rifiutare il suo invito?
" Ti concedo altri cinque minuti poi dobbiamo alzarci, c'è la festa oggi ricordi?"
Accennò un'affermazione e non perse occasione per farmi voltare così che mi potesse guardare dritta negli occhi. Fece scorrere le sue mani lungo il mio corpo. Con tocchi leggeri risalì dai fianchi infilando le mani sotto la mia maglia per sfiorare la mia pelle nuda. Si fermò poco sotto il reggiseno e iniziò a eseguire dei movimenti circolari con le dita.
Era una tortura, da una parte lo bramavo con tutta me stessa, dall'altra c'era qualcosa che mi frenava, non sapevo cosa fosse e volevo scoprirlo al più presto.
Non era giusto che lui stesse li a torturarmi con le sue carezze e che io rimanessi con le mani in mano quindi spostai delicatamente le sue mani dal mio corpo.
" Ora tocca a me" dissi. Ripresi dove ero rimasta poco prima accarezzai le sue labbra, scendendo a poco alla volta sul torace muscoloso e scolpito di Spencer.
L'incanto svanì quando il telefono di Spencer squillò e lui imprecò : " Proprio ora che ero riuscito ad ottenere qualcosa da te Crystal, ti sei salvata. " ridacchiai e gli indicai il telefono sul comodino.
Sembrò titubante inizialmente, in seguito rispose. Non avevo assolutamente intenzione di immischiarmi negli affari personali di Spencer ma non potei fare a meno di udire una voce squillante provenire dal telefono e ipotizzai fosse una voce femminile. Il suo sguardo si incupì e il suo umore cambiò in un istante. Ciò che aveva sentito non doveva essere molto positivo. Si alzò di scatto dal letto, si rivestì velocemente e senza neanche darmi il tempo di fare domande usci di casa dicendo: " Scusa devo proprio andare, mi farò perdonare. Per le sei vengo a prenderti e andiamo alla festa." La porta si richiuse e io rimasi di nuovo sola nel mio appartamento.
STAI LEGGENDO
CHANGE ME
Teen FictionUna ragazza di nome Crystal non ha ancora superato la sua storia precedente , ma incontrerà un ragazzo che si dimostrerà interessato a lei. Riuscirà ad aprirgli il suo cuore?