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" Ti sta da dio, Crystal sei.....sei stupenda" disse Spencer guardandomi con quegli occhi sgranati ma allo stesso tempo ipnotici.

Sentii le mie guance in fiamme, dopo tutto non ero abituata a tutte queste smancerie e complimenti.

Io e Spencer cercavamo un vestito per la festa del giorno seguente.

Tutta opera di Abby, che aveva invitato più della metà del corpo studentesco. Non capivo cosa ci fosse da festeggiare, in fin dei conti il semestre era appena iniziato e la fase più dura doveva ancora arrivare; comunque, accettai.

Non potevo rifiutare l'invito della mia amica, se lo avessi fatto sarebbe venuta lei stessa in persona a trascinarmi fuori di casa e portarmici. Perlomeno non aveva più motivi per obbligarmi, era solita a dire che stavo sempre in casa e che le feste mi avrebbero fatto bene; ma da quando io e Spencer ci eravamo riappacificati non c'ero quasi mai.

Con lui ogni giorno c'era una sorpresa diversa, d'altronde stava mettendo in atto la sua '' Gloriosa Impresa'', o almeno così lui la definiva, quella di conquistarmi. Peccato che non sapesse che in fondo mi aveva conquistata dalla prima volta, ma questo non glielo avrei mai detto. Mi piaceva vederlo mettersi in gioco e poi che c'era di male nel fare un po' la stronza?

Sentii la presenza di qualcuno dietro di me e venni risvegliata dai pensieri. Spencer mi stava accarezzando le spalle, lasciando scorrere le sue dita grinzose sulla mia pelle nuda. Al suo tocco una scossa di elettricità salì lungo la mia schiena, nessuno mi aveva fatto provare queste sensazioni al solo tatto prima d'ora. Appoggiò la testa nell'incavo del mio collo, riuscivo a percepire i suoi respiri sempre più irregolari; le sue mani continuarono a scendere fino a fermarsi all'altezza dei fianchi.

"Cazzo Miss, mi fai impazzire" mi sussurrò all' orecchio. Il suo alito caldo mi solleticò il lobo, dallo specchio del camerino di fronte a noi lo guardai negli occhi e mi stampai un sorriso beffardo in volto.

" Come no, ora vai fuori stupido, siamo pur sempre in un negozio, contieniti." dissi allontanandomi da lui.

"Altrimenti?" rispose immedesimandosi in un possibile sfidante.

" Sarà difficile per te conquistarmi, di certo non puoi farlo in questo modo. Pensi che una come me sia interessata a te!"

Mi si avvicinò con una scintilla maliziosa negli occhi" Prova a ripeterlo ora" la distanza tra noi era di nuovo pochissima, il mio cuore batteva all'impazzata, dovevo assolutamente allontanarmi se non volevo morire li per arresto cardiaco.

" Io....I-io...."

"... Non ti resisto Spencer" finì la frase con un ghigno e si spostò un po' per farmi riprendere fiato.

" Non c'è bisogno che tu lo dica, ormai ti leggo nel pensiero Miss" annuii stordita.

Che presuntuoso! Mi avventai su di lui e iniziai a tirare pugni e calci con tutte le mie forze, per cercare di ritirare il mio cenno di assenso; ma niente, lui non smise di ridere.

Spinsi Spencer fuori dal camerino, richiusi la tenda e mi rivestii velocemente. Quando mi avviai verso l'uscita, tentò di fermarmi. " Dai Miss, non ti arrabbiare, stavo scherzando" disse mettendosi un pugno davanti la bocca per trattenere una risata.

Mentre uscivo fuori dal negozio, sentivo dei passi dietro di me. Da bravo stalker Spencer mi stava seguendo ma non fu per questo che mi fermai all'improvviso. Vidi Cole fermo davanti le vetrine, stava parlando con un suo amico, presumo.

" Non vedo l'ora di trasferirmi, ero rimasto qui solamente per quella troietta." Le sue parole mi rimbombarono intorno come se stesse gridando. Mi sentivo ferita.

CHANGE MEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora