Occhi nuovi.....

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Papà arrivò subito dopo la chiamata di Ashton. Non prima di urla e un lievi singhiozzio da parte di Clara per la paura.

Ashton non accettava la decisione del padre di chiamare la sconosciuta con il nome della sorella, non poteva.

Papà, pregando Dio che andasse tutto bene, si prese le responsabilità.

Diede all'ospedale tutti i dati della ragazza:

Silvia Irwin,
17anni,
Nata a Sidney
Il 17 Aprile
Del '98

Questa era la nuova identità della sconosciuta.

L'unica cosa che, papà, sperava e che la ragazza potesse ritrovare la sua vera identità.

Calum aveva una grandissima paura. Desiderava di poter vedere gli occhi della ragazza. Li immaginava chiari non come quelli della sua ' vita' .

Si perché credeva che gli occhi erano lo specchio dell'anima, per questo ogni paio d'occhi era diverso da un altro.

Sperava di poter mantenere la promessa fatta, la notte prima, alla sconosciuta.

Al contrario, Ashton, era lì nella sala d'aspetto solo per fare compagnia a Cal, che aveva insistito ad aspettare che la sconosciuta uscisse dalla sala operatoria.

Con loro c'èra anche la piccola Clara, che rallegrava sempre la situazione con le sue banboline.

"Ash? Mi prendi la piccola Missi?" domandò la piccola con sguardo da aristrocatica.

Ashton, voltò lo sguardo verso la piccola, che prima era rivolto al nulla.

"Come?" domandò Ash con un piccolo sorriso, pensando a quanto amava la sua piccola sorellina.

"Mi passi Missi?" ridomandò con ovvietà.

"Certo piccola principessa!" sorrise, sporgendosi per prendere la bambolina dai capelli di fuoco.

"Grazie signore!"esclamó la bambina tornando a giocare. Ad Ash li scappò un lieve risolino.

"Pensi che adrà bene?" chiese il bruno dai lineamenti asiatici al mielato che li era accanto.

"Spero di si! Così ce la toglieremo dalle palle!" sbuffò Ashton con noia.

"Dove l'hai messa la gentilezza, nel culo?"

Calum drizzò la schiena guardando l'amico con rabbia.

"Davvero ti importa di quella? " domandò Ash con sufficienza, corrugando la fronte che era coperta dal solito bandano.

"Quella ha un nome!"affermò con furia Calum.

"Si! Il nome di mia sorella!....Cal, non pensavo che eri così disperato, Dio!" Ashton si alzò iniziando ad andare avanti e indietro.

"Disperato?..io non sono disperato! "Mise in evidenza la parola portando il suo indice a puntare il suo petto.

Continuò.

"Quello disperato sembri tu! Non riesci ad accettare che esiste una ragazza identica a tua sorella, identica a lei!" il suo tono andò affievolendosi. Anche lui era incline a ciò che le riguardava.

"Calum, ma ti senti? Fino a due giorni fa non riuscivi ad uscire di casa perché ti mancava, e ora, ...hai trovato un sostituto non ti serve più versare lacrime per lei! Giusto?"

Dio, Calum avrebbe voluto ucciderlo!

Non pensava che il suo migliore amico, quello che lo conosceva di più, potesse dubitare per l'amore che lui provava verso la sorella.

remember [Ashton Irwin] [Calum Hood]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora