mancanze

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La corsa in ospedale fu immediata. Con ben due ambulanza: una per la ragazza e una per il guidatore.

Invece l'altro passeggero , che si trovava in auto, prestarono soccorsi diretttamente sul luogo. Non era grave a quest'ultimo. Solo un braccio rotto e qualche bernoccolo sulla testa.

Il guidatore della vettura se ne uscì con una piccola frattura alla costola, per l'impatto con l'airbag e una mano rotta. Niente di minimamente paragonabile con ciò si procurò la giovane ragazza.

Tre costole rotte, un polmone perforato da quest'ultime, una frattura alla clavicola e perdita di coscenza...

Il guidatore aveva ricevuto la stanza numero 123, mentre la ragazza aveva la 321. Molte stanze a dividerli,ma si trovavano in quell'edificio per la stessa ragione.

Il ragazzo, ancora sotto schok, raccontò tutto ai medici, mentre quest'ultimi li gessavano la mano.

"Parti dal dire il tuo nome.." lo aiutò il medico mentre prendeva le bende per il gesso.

"Allora... Io..mi chiamo Ashton Irwin. Mi trovo in questo schifo di ospedale perché ero ubriaco fradicio e non ho visto la ragazza che stava attraversando la strada. Così ho mandato in ospedale tre persone, me compreso." treminò il suo racconto Ashton con una faccia di dolore per il dottore che li sembrava così maldestro.

"Tra cui un mio amico, Calum, e questa ragazza.." continuò affievolendo la voce al pensiero di tutto quel sangue per terra.

"Tu, per caso, sai come sta la ragazza?" domanda il dottore.

Ad Ashton sembrava che il medico fosse specializzato in psicologia che nel lavoro che stava facendo perché li procurava un terribile dolore.

"No ..." rispose sentendosi un pò in colpa per la giovane ragazza.

"Bhe te lo dico io!" esordì infuriato il dottore facendoli di proposito male.

"La ragazza é arrivata in ospedale con un'emoragia interna dovuta dalla perforazione del polmone destro dovuto alla rottura di 3 costole e della clavicola..." si fermò per riprendere fiato e soprattutto per far arrivare il suo messaggio al ragazzo che stava soffrendo già abbastanza.

"Ma la parte migliore e che non sappiamo chi sia, il suo nome, quanti anni ha, niente..

E non potremo neanche venirlo a sapere perché ora lei é in coma e secondo le opinioni di vari medici, potrebbe soffrire di una grave amnesia.." su quella parola aumentò il tono così da far zittire tutti nella stanza.

La suardo del medico era duro. Fissava Ashton con occhi spalancati mentre il suo corpo immobile e teso, come una corda di violino, diceva più di qualuncue parola.

"Se mia figlia si trovasse al posto di quella povera ragazza, non credo proprio che, ora, tu staresti ascoltando le mie parole.

Io non capisco la gioventù di oggi è così bruciata..."

"Senta dottore la pagano per fare da psicologo e per delle fottute lezioni sulla vita, o per farmi un cazzo di gesso?..mm?" esclama il ragazzo ormai infuriato sul comportamento del medico, assolutamente non apropriato al suo diploma.

"Ho finito!"risponde duro il dottore

"Grazie"disse con finta felicità alzandisi dal lettino con un pò di difficoltà. Aveva sempre delle fratture.

"Clara!" esclama il ragazzo vedendo la sorellina correre verso di lui a braccia aperte e un sorriso a 32 denti.

"Ooh. Piano, piano!" istruisce Ashton stringendo la bambina che li era appena saltata adosso.

remember [Ashton Irwin] [Calum Hood]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora