CAPITOLO SPECIALE- Melissa's back-story

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Melissa, una dolce bambina cresciuta tra pizzi, merletti, spezie e dolcetti.
Una bimba amata e che amava a sua volta.
Cresciuta in una casa fuori Parigi, con i suoi vestiti pieni di balze, correva tra i lunghi corridoi della dimora, producendo coi piedini, un sottile rumorino di passi leggeri.

Melissa amava la natura, i prati verdi che si intravedevano fuori dalla sua finestra gigante della sua stanza da letto, l'odore della primavera e i fiori colorati che davano quel tocco di felicità al mondo.

Al tempo in cui Melissa aveva sei anni e mezzo, le sembrava tutto così semplice che si lasciava trasportare e cullare da quelle giornate felici trascorse con la sua famiglia.

Il fratello di Melissa era solito giocare con lei, un bellissimo bambino, con gli stessi capelli rossastri della sorella e gli occhi di un bellissimo marrone.
"Mi ricordano il miele d'acacia che porta il nonno in autunno." Diceva sempre la bimba quando guardava negli occhi il fratello.

Per lei non c'era nulla di meglio che passare le sue giornate a leggere storie, mangiare dolci e giocare fino all'ultimo minuto della giornata. Per poi andare a letto serena.

Quando compì otto anni, fu mandata alla scuola elementare del paese, dove fece subito conoscenza con la sua classe e ci fece amicizia.
Ma da lì iniziarono i problemi per la bambina spensierata dai capelli di fuoco.

I bambini più grandi si prendevano gioco di lei per i suoi capelli rossi, e gli stessi bambini prepotenti le ritorsero contro l'intera classe, facendo sopportare a Melissa tutti gli anni delle elementari come un vero inferno.

Aveva smesso di sorridere e piangeva tutte le sere tra le braccia della madre, affettuosa come sempre.
Il sorriso gentile di una donna altrettanto buona poteva riscaldare il suo cuore, e farla sentire speciale.

Arrivata poi alle medie, non se la passo così male, fece amicizia con parecchie ragazzine e anche alcuni ragazzini.
Ebbe la sua prima cotta per un ragazzino dalla carnagione chiara e i capelli neri come il carbone, gli occhi azzurro/argentati che sembravano brillare come zaffiri incastonati nelle sue iridi.
Il nome di quel primo amore giovanile, era Lori.

Melissa lo guardava da lontano, contemplando con dolcezza e amore ogni suo movimento, ogni suoi sguardo, ogni suo soffio sul ciuffo di capelli che ricadeva sempre davanti ai suoi occhi, ostruendogli la vista.
Si concentrava sul suo modo di scrivere, sulla sua postura sulla sedia, e amava osservarlo mentre parlava alle interrogazioni a voce.

Per Melissa la voce di Lori era come una dolce melodia che rimbombava nelle sue orecchie e non ne aveva mai abbastanza di ascoltarla.
Come una canzone che si ripeteva all'infinito ma che non stancava mai.

Il primo anno di superiori fu traumatico per Melissa.
Infatti si dovette separare da Lori, che aveva deciso per un percorso di studi diverso.
Dovette salutare suo fratello, che andò al militare per molto tempo.
E infine, vicino alla conclusione di quell'anno, subì l'ultima coltellata finale, la morte atroce dei suoi genitori.
Uccisi in una rapina finita male alla banca centrale della città più vicina.

Fu un durissimo colpo per Melissa, ed oltre alla perdita delle persone che amava, dovette lasciare anche la sua casa per trasferirsi, all'età di diciotto anni, in una comunità estera. Nella stessa città di Alice appunto, che ancora non aveva conosciuto.

Nessuno poteva tenerla in casa con sé, i nonni paterni erano troppo anziani per occuparsi di lei in maniera dignitosa, e i nonni materni erano morti di una brutta malattia quando Melissa compì appunto, diciotto anni.
Rimase a casa loro per un po' di tempo dopo la morte dei suoi genitori, ma purtroppo, finì male anche questa volta.

Melissa iniziò a reputarsi una "ragazzina sfortunata", e da quel momento, la dolce bambina piena di amore che era un tempo, si trasformò in una donna fredda, rigida e priva di cuore.

Iniziò a frequentare brutte persone che la condussero sulla strada della droga, la migliore cura per lei era l'ecstasy, che manteneva il suo umore più alto e quindi la faceva stare bene.
Fumava, beveva, si faceva in vena e molte volte, faceva uso di droghe pericolose che più volte la portarono in ospedale.

Le governanti della comunità, esauste dei suoi comportamenti ribelli e modi poco educati, la cacciarono malamente dal posto, non potendo più sopportare il carattere della ragazza.
"Hai solo diciotto anni, e a vent'anni saresti dovuta anche uscire da qui. Ti abbiamo dato cibo, acqua e un tetto sopra la testa. Sei una vera delusione, sparisci da qui."
Questa frase Melissa se la porterà dietro per tutta la vita.

Un giorno, mentre era a lavoro in un vecchio negozio di antiquariato, entrò una ragazza stupenda, dai lunghi capelli biondi lucenti e gli occhi azzurri, che le ricordavano molto quelli del suo primo amore.
La ragazza girava per il negozio, cercando tra i vestiti più sfarzosi possibili e gli accessori più carini.
Arrivò poi alla cassa.
"Abbiamo una tipa fantasiosa qua eh."
La biondina sorrise leggermente, per poi tornare seria. Lo sguardo vuoto della ragazza le ricordava il suo qualche anno prima.
"C'è...qualcosa che non va?"
La ragazza alzò lo sguardo per osservare Melissa negli occhi.
"Oh...no nulla, hai...davvero dei capelli stupendi, uhm...Melissa(?)" Disse la ragazza strizzando gli occhi sul cartellino col nome appeso al grembiule di Melissa.
"Grazie! Ehm..."
"Alice. Mi chiamo Alice."
"Bene, Alice, felice di conoscerti. Ci vediamo."

Alice continuò a tornare in quel negozio, e le due rafforzarono il loro rapporto, diventando amiche molto legate.
Un giorno, Melissa, conobbe un ragazzo, Thomas, un ragazzo stupendo, con gli occhi marroni scurissimi e i capelli tinti di rosso. Portava dei piercing su tutte le orecchie e ne aveva uno che dal lobo centrale si collegava direttamente al labbro.
Un commesso in un supermercato.

Per i due fu un colpo di fulmine.
Si iniziarono a frequentare circa due mesi dopo di conoscenza, e finalmente, quando la relazione sembrava abbastanza stabile, Melissa decise di presentare Thomas ad Alice.
Invitando entrambi ad una piccola festa in piscina.

Alice fu un po' riluttante, ma dopo le continue suppliche dell'amica, cedette e accettò l'offerta.
Quella sera, Melissa era contentissima di poter presentare alla sua migliore amica il suo ragazzo, ma non poteva immaginare quello che sarebbe accaduto di lì a poco.
Infatti, Thomas, palesemente ubriaco marcio, si avvicinò ad Alice, con l'intento di provarci.
"Basta. Smettila."
Melissa la sentiva urlare queste parole al suo ragazzo, e quando poi vide Thomas afferrarla e baciarla, non ci vide più dalla rabbia.
Decise di restare tranquilla e far finta di niente.
"Ti ripagherò con la stessa moneta, Alice."
Furono le ultime parole di quella serata.

Ed è così che arriviamo finalmente al punto in cui Melissa piomba in casa di Alice per avvertirla che le avrebbe rubato Shin. E che lo avrebbe fatto suo la stessa sera in cui sarebbe caduto ai suoi piedi.
Andrà come Melissa aveva sperato?

*Spazio autrice*
Ecco qua il capitolo speciale sul back-story di Melissa.
Spero vi piaccia, mi sono divertita molto a scriverlo. E sopratutto, mi sono ispirata a diverse serie TV, tra cui "Chiamatemi Anna" o "Anne with an E" che è una tra le mie preferite.
L'avete vista? Che ne pensate?
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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 07, 2021 ⏰

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𝐀𝐥𝐢𝐜𝐞 𝐢𝐧 𝐖𝐨𝐧𝐝𝐞𝐫𝐥𝐚𝐧𝐝🗝Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora