Suspect.

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Passó una settimana e Maggie continuava a stare male ogni volta che era al lavoro, con le compresse prescritte quando era stata portata in ospedale sette giorni prima, che non funzionavano.
Per fortuna Jacobs era stato ritrovato ed i suoi tre rapitori arrestati con una trappola congegnata dal Bureau.
E Dana, approfittando del fatto che non c'era nessun caso, chiamò Maggie nel suo ufficio, che divideva con Isobel, ma momentaneamente sola, visto che la mora era in bagno a dare di stomaco.
"Ciao... Volevi vedermi?"
"Si." Sorrise la donna, togliendo gli occhiali da vista "Io credo di aver capito cos'è successo e non dirò nulla, anche perché ci sono io, ai piani alti e non ho obiezioni da fare né rimproveri..."
"Ti ringrazio." La interruppe Maggie.
Dana annuì, poi prese un flacone di compresse e lo diede alla castana "Più che la medicina che ti hanno prescritto in ospedale, ti consiglio queste... Vedrai che funzionano."
Maggie prese il flacone e lo fissò "A-Block... Mai sentito. Cos'è?"
"Serve per sopprimere il calore ed alleviare i dolori e... Tutto il resto." Disse Dana, fermandosi, avendo notato che Jubal si stava avvicinando.
L'uomo bussò e Dana gli diede il permesso di entrare "Ciao, scusa il disturbo...a riunione sta per iniziare."
"Va bene." Rispose la donna "Poi riferiró ad Isobel... Mi raccomando." Rivolse a Maggie, prima di andare e la castana annuì, con Jubal che le guardava interdetto, tuttavia se ne andò poi con il boss.
Allora la castana mise in tasca il flacone di pillole e poi entrò in bagno, ove trovò Isobel, intenta a bagnarsi il viso "Ehi..."
"Ehi..." Sorrise un poco la mora.
"Sei stata ancora male?"
"No... Anche perché ho lo stomaco vuoto... Non ho ancora mangiato nulla..."
"Non va bene, devi mangiare. Se non per te, fallo per il bambino..."
Isobel sorrise dolcemente, fissando la castana dal riflesso dello specchio e Maggie le si avvicinò, abbracciandola da dietro "Maggie..."
"Credo che Dana abbia capito, ma non dirà nulla."
"Lo so... L'ha lasciato intendere anche a me..." Sussurró la mora, cercando di resistere alla tentazione di voltarsi e baciare Maggie.
Ma non ci riuscì.
L'Omega si voltò nell'abbraccio dell'Alpha e le cinse il collo con le braccia, mentre Maggie le cinse la vita, carezzandole la schiena e le loro labbra, dopo tanto tempo, si unirono in un bacio urgente ed appassionato, pieno d'amore.
Rimasero strette l'una all'altra a riprendere fiato, facendosi le fusa "Mi erano mancate tantissimo le tue labbra..."
"E a me le tue!"
"Quanto vorrei che il bambino fosse mio..."
"Lo vorrei quanto te!" Ammise Isobel, esponendo il collo ai bacetti di Maggie "Ma tu e Terence avete lo stesso gruppo sanguigno... L'ho letto sul tuo fascicolo..."
Maggie era scioccata, incredula "Io... Ho lo stesso sangue di quell'idiota... Non ci posso credere!" Ammise, amareggiata, quasi con le lacrime agli occhi.
"Mi dispiace tanto... Non sai quanto lo desideri anch'io, perché almeno so che lui sarebbe amato. Terence lo chiama palla al piede e nemmeno è nato..."
Maggie strinse i pugni per la rabbia "Avrei tanto voluto che non fossi stata il mio capo... Non avremmo avuto problemi."
"Già... Per non parlare di Lisa e Terence." Disse Isobel e l'Alpha annuì.
Proprio Maggie poi, ancora scossa per la notizia, diede un ultimo bacio ad Isobel, prima di tornare al lavoro.

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