Capitolo 9

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La mattinata passa velocemente, mentre vado in mensa un volantino mi sorprende quindi lo prendo in mano e lo leggo, era per il ballo di San. Valentino. Sorrido e penso ad Ian. Arrivo alla mensa e tutti sono zitti, mi sorprende molto perché di solito c'è una battaglia di cibo quindi. Mentre cammino nel corridoio tra i tavoli sento qualche fischio e qualche "Whooo". Poi arriva Ian, con un enorme cartello in mano con scritto : Vuoi andare al ballo con me?" È una rosa in mano, io sorrido e annuisco, dopodiché tutti applaudono e ritorna il casino. Corro verso di lui e lo bacio, lui mi porge la rosa e io la prendo e sorrido.
Io:" Grazie signor. Somehalder"
Ian : " A lei signora"
E io rido
Tutti a scuola pensano che io sia bella e sexy ma sanno anche che non sono una con cui ci si fa un giro e basta, quindi nessuno ci ha mai davvero provato, e questa del fiore è la prima volta. È fantastico come lui mi fa sentire i brividi ogni volta lo guardo, che lo penso, che lo bacio. All'improvviso mi blocca dai miei pensieri e mi afferra la mano, mi trascina fuori dalla mensa e mi porta nello sgabuzzino.
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Il pomeriggio passa velocemente e io sono sempre più innamorata di lui, Ian mi fa dimenticare di tutto lo schifo nella mia vita, io morirei senza di lui.
La campanella sta suonando, mi alzo dalla sedia, mi giro per salutare il professore ma lui non c'è, allora mi guardo intorno per domandare ai compagni ma nemmeno loro ci sono. Ma fino a pochi secondi fa c'erano. I banchi e le sedie cominciano a scomparire uno ad uno, nemmeno la stanza rimane, resto solo io, nel nulla. All'improvviso appare una sedia, sento una forza che mi spinge su quella sedia, non faccio in tempo a fare nulla che sono ammanettati alla sedia sia mani che piedi. Sono sempre più spaventata, non so cosa fare. Sento solo una forza che mi colpisce, io non riesco a muovermi perché più mi ribello più sento dolore. Non capisco nulla, le lacrime stanno rigando il mio viso e voglio porre fine a tutta questa tortura. Tutto diventa nero e io svengo.
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Mi sveglio in una stanza bianca e gialla, mi guardo intorno e capisco che sono in un'ospedale, ma cosa era successo?

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