Capitolo 4

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Quando mamma e Lucas arrivarono mi abbracciarono e piansero con me, eravamo tutti disperati, scoprii che la madre di Eva era morta per lo stesso motivo, e che probabilmente Eva non è morta per il sole ma per una malattia genetica.

Per giorni non ho mangiato, né dormito e né mi sono alzata dal letto, chiusi a chiave la porta così che nessuno potesse entrare nella mia stanza e mi lasciai alla depressione. Un mio amico : Ian, 1 giorni fa ha bussato alla mia finestra, visto che saltavo la scuola, lui ha i capelli neri con riflessi blu scuro e degli occhi azzurro chiarissimo, è alto, muscoloso e affascinate. Comunque ha bussato alla mia finestra e io l'ho fatto entrare, mi ha passato il pacchetto di sigarette e abbiamo fumato insieme, ( non fumiamo regolarmente ma ogni tanto), Ian è così gentile con me, gli ho raccontato tutta la storia, lui mi ha abbracciata e aiutata, ha passato la notte con me è poi è andato a scuola.

-tornerà?- pensavo

-ma certo che torna, ha capito che sono sull'orlo si suicodarmi- rispondo al mio pensiero iniziale.

Passano le ore, io lo aspetto e nell'aspettarlo già mi sento meglio perché non mi concentro su Eva, delle volte mi sembra di sentire la sua voce, ma poi invece è solo il mio cervello...

Alla fine mi sono addormentata e mi svegliò il bussare sul

Vetro della mia finestra di Ian, apro la finestra e lo faccio entrare, lui però non si muove, e poi mi fa cenno di uscire, non esco da giorni, non lo so... Alla fine decido di uscire dalla finestra, ho addosso dei pantaloncini corti neri, con sotto delle calze nere non coprenti, una maglietta bianca e un giacchettino marrone chiaro. I capelli sono sciolti e ho gli occhiali da sole rotondi neri, Ian invece, ha una maglietta grigia con lo scollo a V e dei jeans neri. Siamo dei tipi Rock, lui mi fa salire sulla sua Harley e mi porta in un bar, è bellissimo, tutto stile "vecchio west", sembrava di essere in un film. Dopo qualche birra e qualche sigaretta comincio a sorridere, guardandolo, lui mi fa sorridere, nonostante tutto, lui mi fa stare bene. Quindi siamo sempre più a nostro agio e la voglia di baciarlo e irrefrenabile. Torniamo sulla moto e quando arriviamo a casa mia, prima che io vada in camera, lui si avvicina a me è mi bacia, è una sensazione bellissima,

Io: adesso cosa siamo?

Ian: credo che stiamo... Tipo insieme no?- dice insicuro mentre un sorriso mi cresce sul viso

Io: si...ok.. Grande! Domani ci vediamo!.......a scuola!

Ian: davvero?! Torni?

Io:si alla fine ho saltato troppa scuola

Ci salutiamo e io torno in camera

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