Capitolo 10

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Mi sveglio in una stanza bianca e gialla e capisco che sono in un ospedale, ma cosa era successo?
Non riesco a parlare e a muovermi, posso solo muovere gli occhi, comincio a respirare velocemente, troppo velocemente. All'improvviso vedo la faccia di Ian, era molto preoccupato.
Ian: Amber?! Come stai? Stai bene ? Cosa ti senti?.... Posso aiutare in qualche modo!......uhm..... Chiamo un infermiere!
Lo vedo premere più volte il tasto di emergenza con violenza, ma visto che nessuno arriva dopo un secondo Ian vedo che corre verso la reception, intanto sento arrivare un infermiere che mi sta calmando e qualsiasi cosa avessi mi sta passando, ora riesco a parlare e a sedermi. Intanto sta arrivando Ian con un'altra infermiera ma lei si gira e se ne va subito.
Io: ma cosa è successo?
Infermiere: sei caduta dalla sedia a scuola e hai picchiato la testa qualche giorno fa,non riusciamo a rintracciare i tuoi genitori ma questo... Ragazzo è venuto il prima possibile
Ian: Si appena ho capito che c'eri tu sull'ambulanza sono corso da te! Ero preoccupato
Io: Oh! Grazie mille a tutti! Posso andare a casa ora?
Infermiere: no, serve un maggiorenne per firmare qualche documento e poi portai andare
Io: credo che i miei genitori siano fuori città! I-I-Io devo uscire da questo posto!
Infermiere: mi dispiace ma temo che questo non sarà possibile-
Ian è molto nervoso, come se nascondesse qualcosa

L'infermiere lascia la stanza, la mia testa scattò verso Ian
Io: hai qualcosa da dirmi?!
Ian: ....Mhh..... No?
Io: IAN! Se c'è qualcosa, me lo devi dire!
Ian: .... Ma....no
Io: Ian sul serio! Che persona saresti, la cosa sembra seria!
Ian: ok... Ma non ti devi arrabbiare
Io: ok....
Ian: ecco...io...in realtà....
Io: cazzo dillo e basta!!!
Ian: sono stato pagato per essere il tuo ragazzo e per farti dimenticare di Eva....
Io: COOSA?! È da chi?!!!!
Ian: si.... Da i tuoi genitori.... Scusami ma io avevo bisogno di soldi perché mia mamma è malata...e poi sei carina quindi ho detto.. Perché no?... Ma visto che sei in ospedale pensavo fosse giusto dirtelo.... E in realtà ho ventotto anni! Ho solo fatto finta di andare al liceo!
Io: io odio i miei genitori! Lo odio! LI ODIOO!
Ian: ma no hanno provato ad aiutarti....
Io: e tu che cosa fai per vivere?
Ian: lo gigoló.... Ma tranquilla non ho malattie...niente !- mi dice con un sorriso rassicurante
Io: ah....
Mi è venuta un idea... Visto che lui è maggiorenne può farmi uscire da qui!
Io: Ian! Io posso perdonarti se mi fai uscire da questo posto! E continuerò a dire ai miei genitori che stiamo insieme così ti continuano a pagare!
Ian: beh... È una buona proposta.... Accetto!
Io sorrido compiaciuta ma anche un po' disgustata dal fatto che lui era uno gigoló.

Esco dall'ospedale e vedo una ragazza con i capelli bianchi, penso alla mia povera sorellina e a tutte le sventure che le sono capitate.
Arrivo a casa e vado in camera.
Odio tutto!
La vita fa schifo e ho voglia di morire!
Vado in bagno, prendo in mado delle pillole, me le infilo in bocca e le ingoio.

Mi sveglio in camera mia... Era solo un sogno?

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