Non C'è Battito

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“Mike, sono a casa!” esclamo appena varco la soglia della casa dove vivo con Mike, mio marito.

Oggi sono tornata a casa prima perché non stavo molto bene, sono incinta di otto settimane e non ho ancora detto niente a Mike. Siamo sposati da poco più tre mesi, ma ci conosciamo da una vita; praticamente siamo cresciuti insieme.

Siamo fidanzati dall’asilo e i nostri genitori frequentano lo stesso club ed hanno una passione per il golf. Proveniamo entrambi da famiglie di chirurghi, mentre Mike ha seguito le orme dei nostri genitori io ho preferito specializzarmi in veterinaria perché amo gli animali. Ho aperto uno studio tutto mio, mentre lui lavora in ospedale.

Salgo le scale e sento vociferare dalla nostra stanza:
“Sai che ti amo… non posso andarmene ora. Cosa penseranno di me i miei genitori?”.
apro la porta della camera pensando che abbia la televisione accesa ma purtroppo non è così: è in compagnia di un uomo. Io urlo. Urlo contro di lui. Lui si alza dal letto nudo come un verme e mi segue. Esco di casa correndo, ma dimentico le chiavi dell’auto, quindi torno in casa per prenderle mentre lui ha indossato dei pantaloni.

Mi raggiunge e mi strattona per un braccio intimandomi di fermarmi, ma io non lo ascolto e gli mollo un calcio sullo stinco. Corro, entro in auto e metto in moto. Lui siede accanto a me e io gli urlo di scendere. Voglio essere lasciata in pace. Lui non mi ascolta e inizia a parlare e dire tutte cose che per me non hanno senso: dice che non mi ama e non mi ha mai amata, che mi ha sposata per avere una copertura, non può rivelare che lui è gay. Lui vuole stare con Kyle. Mi porto le mani sul grembo per difendere il mio povero piccolo innocente. Urlo come una pazza isterica e lo spingo fuori dall’auto, poi ingrano la marcia e scappo via.

Sono le due di notte e mi trovo a percorrere una strada di campagna, non so dove sto andando; ho gli occhi appannati dalle lacrime, ho spento il telefono. Abbasso lo sguardo solo un momento per prendere un fazzoletto ed asciugarmi gli occhi, ma quando rialzo lo sguardo, un cervo attraversa la strada.

L'impatto è inevitabile e pone fine alla sua vita e a quella del mio bambino...


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