Una Lunga Notte

14 2 2
                                    

“Parlami Maya!”

Sento una voce femminile che mi parla in modo dolce. Sono sdraiata in un letto morbido, c’è una leggera confusione accanto a me. Non riesco ad aprire gli occhi.

Sono in ospedale, penso.

“Il mio bambino?” chiedo portandomi le mani sull’addome. Sento una voce maschile rispondere piano:

“Quale bambino?” Nessuna risposta. Riesco a malapena ad aprire gli occhi e vedo Nadine che mi osserva con  aria preoccupata. Riesco a mettermi seduta e domando come sono arrivata in casa loro. “Ti ha accompagnata Daryl. Ci hai fatto prendere un enorme spavento, bambina mia. Sei rimasta incosciente per quasi un'ora. Che succede bambina, vuoi parlarne?”

Abbasso gli occhi e vedo i miei indumenti sporchi di fango. Daryl è seduto nella poltrona accanto al divano e mi tiene la mano. “Stai bene?” chiede a me, poi si rivolge a Sonny e Nadine: “Volevo portarla in ospedale, sarebbe stato meglio. E se sta male di nuovo?”
I due coniugi mi osservano spaventati e infine ritrovo la parola: “Oh , ma per favore! Sono solo svenuta, non sono mica in fin di vita. Ora preferirei tornare a casa scusatemi, ma proprio non me la sento di restare per cena visto che sono tutta infangata.”

“Non se ne parla che andrai a casa e resterai da sola, resto con te.”

“Scusami? Nessuno ti ha interpellato.” Saluto i due coniugi e mi dirigo verso l’uscita mentre sento qualcuno seguirmi.

“Ehi, non fare la bambina. Li hai quasi fatti morire di paura. Li ho rassicurati che sarei restato a vegliare su di te questa notte.”

"Ma sei pazzo? Tu non resterai a casa mia, io non ti conosco. Potresti essere un assassino, oppure un alieno che vuole cibarsi di me. E poi non avevi un impegno?" domando.

"Ascolta bene brutta stronzetta dei miei stivali, Ho promesso a loro che ti avrei controllata e così farò. Verrai da me. Io uscirò e se starai poco bene Harmony si occuperà di te. Così è deciso. Ora sali su questa cazzo di macchina!"

"Come ti permetti!" mi avvicino a lui che finisce con la schiena incollata al Pick-up e poi con tutto il coraggio del mondo gli mollo due sberle lasciandolo interdetto.

Ringhia contro di me e poi mi prende in spalla facendomi urlare, apre lo sportello e mi butta sul sedile a lato del passeggero intimandomi di non provare mai più a fare ciò che ho fatto perché questa volta ho avuto solo fortuna.

Fa il giro dell'auto e in una frazione di secondo parte in direzione di casa sua.

Ho l'adrenalina a mille, non ho mai schiaffeggiato nessuno in vita mia, neanche Mike.

"Scendi" mi intima. Non mi sono accorta di essere già arrivati a casa sua e che Harmony è in vestaglia ed è seduta sotto il portico ad aspettarci.

Scendo dall'auto e mi appresto a raggiungere Harmony. "Vieni tesoro, ti ho preparato un bagno caldo e la cena." Dice mentre lui sgomma via.

🐷

"Ti ha colpito?" ride di gusto Sean "oh, cazzo... Devo proprio conoscere questa piccola furia"
Dice il mio amico mentre continua a ridere dopo aver sorseggiato la sua birra.

Non ascolto più le sue parole perché non faccio che pensare al suo comportamento quando quel cervo ci ha tagliato la strada. Parlava di un bambino, lo avrà perso? Era sposata? E suo marito dov'è?
Lo squillo del mio telefono interrompe i miei pensieri. Rispondo : "Sabrina... Non ho voglia di litigare."

"Daryl, devi firmare i documenti per il divorzio. Te li ho mandati tramite email. Per favore." dice lei, infine annuisco e le dico di non preoccuparsi visto che domani mattina avrà ciò che vuole.

"Buonanotte Sean." Metto i soldi sul tavolo ed esco dal bar.

Da quando sono tornato dall' Afghanistan non ho più avuto rapporti con Sabrina, anche se era l'unica famiglia che mi era rimasta. Lei mi ha tradito, ha tradito la fiducia dell'uomo che l’amava. Quando sono tornato a casa lei era incinta di quattro mesi e indovinate un po', il bambino non era mio. Suo figlio ora ha due anni e mezzo.

Credo sia giunto il momento di firmare le carte del divorzio e tagliare i ponti con il passato.

Un nuovo inizio [Pausa] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora