∆~P.10~∆

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Era Marzo.
Da poco era arrivata la primavera e l'inverno era sparito nell'aria.
C'era caldo, ma non troppo si stava bene.
I fiori coprivano la maggior parte dei prati dei cortili di Hogwarts.
Il venticello che rinfrescava l'aria non mancava mai e io mi sentivo libera come se potessi spiccare il volo e allontanarmi da tutto e tutti.

Ero affacciata alla finestra della mia camera quando sentii qualcuno bussare alla mia porta.
"Avanti!" Urlai sperando che la persona al di là dellla porta.
La porta marrone coperta quasi tutta dallo stemma della mia casata si aprii e fece capolino monete meno che lui....Draco.
"Ma ciao piccola" disse mentre si avvicinò a me dopo aver chiuso la porta a chiave così che nessuno potesse entrare nel caso noi ci stavamo baciando o semplicemente stando abbracciati.
Mi baciò ripetutamente il collo spostando i miei capelli biondo-castani sulla spalla opposta a dov'era lui.
Si sedette vicino a me e guardò fuori pure lui.

"È bella la primavera no?" Gli chiesi.

Lo só che poteva sembrare una domanda strana ma secondo me era piena di significato.
Una semplice frase può avere milioni di significati.
Ecco perché le persone interpretano alcune frasi in modo totalmente diverso da altre.

"Si, perché questa domanda amore?" Chiesi di rimando lui.

Spazio autore
Da questo capitolo potrete leggere anche i pensieri di Draco.

Draco

Appena presi porto vicino a Meg lei mi chiese
"È bella la primavera no?"
"Si, perché questa domanda amore?" Chiesi di rimando.
"Secondo me è più bello l'inverno,i fiocchi di neve che scendono sul prato come le mie lacrime ogni sera nel letto sul mio viso, il sole che scompare come la mia felicità e  il freddo sembra il mio cuore, gelido incapace di provare amore, felicità o anche gioia solo ed esclusivamente tristezza...questo almeno prima di incontrare te❤️ " io a quelle parole mi emozionai, le presi il viso e la baciai intensamente come non ho mai fatto prima.
È la mia vita.
"Ti amo, ti amo ti amo ti amo!" Ripetei urlando
"Shh amore così ti sentiranno!" Disse mettendomi l'indice sulla bocca in segno di silenzio e io sorrisi.
"Tra poco potremmo stare insieme senza problemi amore" continuó lei.
Già aveva ragione.
Non vedevo l'ora di poterla baciare in pubblico o urlare ai quattro venti che la amo ed è solo mia, di nessun altro.

Era Marzo.

E aspettavo con ansia che la scuola finisse.
Anche lei avrebbe insegnato e ci saremmo visti tutti i giorni.

Non pensavo ad altro.



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