-OS-

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Perché? Perché lo ha fatto?

Non può arrivare un ricciolino e cambiare tutto. Non è possibile. Perché mi ha baciato? Perché è scappato? Non puoi lanciare una bomba e scappare. Non è corretto. Harry Styles dei miei stivali. Perché mi hai toccato così? E soprattutto perché mi è piaciuto così tanto?
Questo non finisce così. Non puoi baciarmi, toccarmi e lasciarmi come un salame. Questo non lo accetto. Noi siamo amici e dobbiamo risolvere. Forse era solo confuso... Si, ha sbagliato e per questo è scappato.
Devo cercarlo.

Ma dove può essere? A casa no, ci sono io. Da sua madre non penso...nella casetta abbandonata? Ovvio.
Prendo il cellulare, il portafoglio, la felpa di Harry e un'altra per lui. Non ha preso nemmeno qualcosa da mettersi addosso quando è partito come un razzo fuori, sarà sicuramente infreddolito. Esco e chiudo di fretta la porta di casa e corro verso la casetta. Non è lontana da qui. Dieci minuti a piedi e ci sono. Apro la porta e lo comincio a cercare.

"Harry dove sei? Dobbiamo parlare."

"Hazza?" urlai più forte.

"C-cosa ci fai qui Louis?"

"Ti cerco, no? Perchè piangi?"

"Non sono affari tuoi." rispose guardando fuori dalla finestra.

"Haz sei mio amico, certo che sono affari miei."

Mi guardava con quegli occhi verdi, pieni di dolore. Pieni di rabbia. La parola amico ha creato una smorfia slle sue labbra. Forse si sente in colpa. Mi avvicino a lui e gli accarezzo un braccio per fargli capire che non sono arrabbiato. O almeno ci provo.

"Cazzo Louis non toccarmi!" disse scostandosi bruscamente e urlando.

"Ehy ma che ti prende?" dissi lanciando il telefono, il portafoglio e la felpa che avevo in più per lui, sulla sedia che era lì.

"Ma non capisci?" rispose a sua volta rivolgendomi un sguardo carico d'ira.

"Io n-non so di che..."

"Ovvio. Tu non capisci mai niente. Io me ne vado."

No. Non se ne può andare. Non così.

"No!" gli presi subito la mano.

"Senti Haz, non importa ciò che è successo. Faremo finta di niente. Non ti preoccupare, ok? Tutto risolto."

"Cristo Louis. Ma ti senti quando parli?" disse ironico.

"Ma di che parli? Che ho fatto ora?"

"Parli di dimenticare. Che siamo amici e che non è successo nulla..."

"Ma noi siamo amici."

"No. Non lo siamo. I-io non posso. Devo andare."

"Merda. Harry non sono un fottuto indovino! Non so cosa passa per quella tua bellissima testa riccioluta. Me le devi dire le cose, non ci arrivo da solo. Non so che altro fare. Mi hai baciato e poi sei scappato. Non ti devi vergognare ok? Siamo amici, te l'ho già detto faremo finta di niente e andr..."

"Cazzo Loui stai zitto." disse avvicinandosi a me.

"No, tu non capisci che a m-..."

Non feci nemmeno in tempo a finire la frase che Harry mi baciò di nuovo. E ancora una volta ebbi quella sensazione allo stomaco. Mi strinse i fianchi ed io rimasi immobile. Poi si staccò e mi guardò negli occhi e vidi di nuovo quella disperazione nelle sue iridi. Tolse le sue mani dal mio corpo e sentì freddo. Si voltò e cominciò a camminare verso l'esterno. Io d'istinto lo presi per un braccio e lo voltai verso di me.

"No, questa volta non te ne vai."

"Cosa vuoi fare? Legarmi? Lo sai che non puoi."

"No, ma posso fare questo."

You and I, Forever //OS LarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora